Capitolo 68

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Taehyung's Pov

Rimango con il prof Taeyang, che mi chiede con estrema gentilezza di rimanere così può spiegarmi tutto.

Sospiro, annuendo.
"Va bene, ma faccia in fretta. Devo andare da Jungkook".
Lui annuisce, poggiando la mano sulla mia spalla.
"La farò breve allora".

Fa una piccola pausa, spostando gli occhi sul pavimento e rialzandoli subito dopo su di me.
"Come ormai ti è già chiaro, Jungkook è il demone supremo. Ti prego di non interrompermi, se hai domande lasciale per dopo".

Sto letteralmente sudando freddo, e il cuore martella rumorosamente nelle orecchie, rendendomi difficile capire le parole del professore. Ho la bocca più asciutta del deserto, e sento le gambe molli.
Sotto tutte queste sensazioni spiacevoli, una rabbia disumana, ovviamente non mia, mi attanaglia ogni centimetro del corpo. Cerco di non pensare a cosa possa fare Jungkook con tutta questa rabbia.

"Jeon era la mia anima gemella".
Sobbalzo alle parole di Taeyang. Mi ero quasi dimenticato che fosse qui.

"Io sono un angelo, ovviamente. Secoli e secoli fa, incontrai Jungkook nell'esercito dell'imperatore. Mi parve strano che si mescolasse tra gli umani, come parve strano a lui che lo stessi facendo anch'io. Non mi disse
mai il reale motivo per cui era lì, e io non gli dissi il mio. Passarono i mesi e gli anni. Finalmente uscimmo dall'esercito, e comprammo una casa tutta nostra. Ma Jungkook era cattivo, oltre ogni misura. La morte di un suo caro amico, lo fece impazzire totalmente. Iniziò a uccidere e far del male a chiunque, anche a me".

Si ferma per qualche secondo, guardandomi dispiaciuto.
Poi si alza lentamente la maglia, e vedo una lunga cicatrice sullo sterno.
Allungo una mano, ma prima che possa toccarla lui abbassa di nuovo la maglia.

"Mi ha ferito con il fuoco. È una delle poche cose che può uccidere noi angeli. Per i demoni il fuoco è meno letale di una mosca".

Mi mordo il labbro, guardandolo.
"S-sei sicuro che è davvero Jungkook, il mio Jungkook?" Chiedo, stupendomi della mia voce flebile.

Il professore annuisce, stringendomi la spalla per confortarmi.
"Lo so per certo. Il viso è sempre quello. Ma riprendiamo con la storia. Jungkook era arrivato al limite del possibile, troppo crudele persino per la sua stessa natura. Perciò è dovuto intervenire l'angelo supremo. Kim. Il suo nome è ancora tuttora sconosciuto, ma sta di fatto che uccise Jungkook. Ma prima che potesse farlo, non si sa né come né perché, una parte di lui si è legata all'angelo. Da quel giorno i Jeon e i Kim sono legati. È per questo che siete anime gemelle".

__HELLISH PARADISE__•KookV•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora