__HELLISH PARADISE__•KookV•

Capitolo 67

Taehyung's pov

Stamattina siamo stati svegliati dal professor Taeyang, con l'urgente avviso di doverci parlare.
Per questo adesso siamo nella sua aula di danza, seduti per terra con il professore davanti a noi.

"Insomma, vuole dirci perché siamo qui?" Borbotta Jungkook, sbadigliando e guardandolo con aria assonnata.
Oggi è l'unico giorno in cui non abbiamo lezione, e noi lo stiamo sprecando qui.

"Si tratta di una cosa davvero davvero seria. E non so come possiate prenderla". Il professore sospira, mordicchiandosi il labbro.
"Malissimo, se continua a tenermi qui quando potrei fare cose migliori con il mio ragazzo" risponde Jungkook, sbuffando.

"Jungkook!" Urlo indignato, colpendogli il braccio con il pugno.
"Tu sei il demone, Jungkook" dice il professore, tutto a un tratto.
Mi giro di scatto, guardandolo stranito.

"Ma va? Lo so da me che sono un demone" ribatte Kookie, alzando gli occhi al cielo.
"Non ho detto un demone, ma bensì il demone" ripete Taeyang.

Dentro di me si fa spazio una consapevolezza che magari c'era già da prima.
Spero vivamente di starmi sbagliando.
Sento una stretta al cuore, non appena realizzo.
"Il demone supremo Jeon..." sussurro, con il fiato corto.

Jungkook si volta verso di me, aggrottando la fronte in un'espressione confusa.
"J-jungkook... P-perché sei diventato metà demone? C-cosa h-hai fatto?" Domando, con un nodo in gola.

"Io..."
Non risponde e abbassa la testa. Sento un'onda di rabbia non mia colpirmi in pieno viso.
Mi avvicino prontamente a lui, poggiando le mani sul suo viso.
"Jungkook, devi dirmelo. Non serve che tu ti arrabbi".

Scuote la testa, scrollandosi malamente di dosso le mie mani.
"Devi farti i cazzi tuoi, Taehyung!" Si alza in piedi, girandosi verso il professore.
"Io non sono quel demone! Vieni qui con la pretesa di sapere tutto, ma non sai un cazzo! Non sai niente di me!" 

Jungkook alza una mano, e per un secondo penso che voglia dargli un pugno, ma poi la riabbassa in fretta.
Volta appena il viso per guardarmi in faccia, e sussulto vedendo i suoi occhi come fiamme ardenti.

"Non seguirmi" sibila, prima di uscire dalla stanza.

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So che non è un granché come capitolo, ma è da tanto che non scrivo questa storia.
Ovviamente verranno spiegate più cose nel prossimo capitolo.
Spero solo possa piacervi ugualmente