Capitolo 49

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Taehyung's pov

Non capisco cosa gli sia preso.
D'accordo, è normale che non riesca a controllarsi, ma scappare in questo modo non lo è per niente.

Mi ha lasciato sul letto come un ebete, e non si è fatto vedere fino alla sera.
Credeva che io dormissi, quando è uscito dal bagno.
Speravo che almeno anche lui dormisse con me, ma si è infilato nel suo letto, senza nemmeno rivolermi un'occhiata.

Persino questa mattina, quando mi sono svegliato, non era in camera.
Una delle mie grandi preoccupazioni è che possa incolparsi di ciò che è successo ieri sera.
Non deve assumersi la colpa, perché lui non c'entra nulla.
Insomma, è la nostra natura e siamo fatti così, non può farci niente se ogni tanto perde il controllo.
Anzi, ha resistito fin troppo, e di certo il mio provocarlo non lo ha aiutato.

Vorrei trovarlo, per dirgli tutte queste cose, ma di lui non c'è traccia.
Ho perlustrato ogni angolo della scuola, rigorosamente accompagnato da Jimin che non vuole lasciarmi solo, ma è come si fosse volatilizzato.

"Vorrei continuare ad aiutarti, ma se non corro in classe arrivo in ritardo" dice Jimin, piuttosto dispiaciuto.
Scuoto la testa.
"Sta tranquillo, vai. Io rimango ancora un po', magari Jungkook salta fuori".

Sbuffo, mordendomi il labbro nervoso.
Jimin mi saluta più volte, prima di girarsi completato verso il corridoio, e correre via.

Nel frattempo ripasso mentalmente i luoghi in cui magari non ho controllato bene, valutando se sia o no il caso di riandarci.
"Tae!" Mi volto, riconoscendolo prima ancora di vederlo.

"Jungkook, ma dove sei stato?" Chiedo, camminando velocemente verso di lui.
Prima che possa rispondermi, lo abbraccio.
"Non sparire più così, mi hai fatto preoccupare".

Mi allontano, per guardarlo in faccia.
E la sua espressione sorpresa, sorprende anche me.
"Quindi non sei arrabbiato?" Domanda, incredulo.

Scuoto la testa, sorridendo.
"Come potrei esserlo, Jungkook? È la tua natura, non puoi cambiarla. È già una fortuna che tu sia riuscito a mantenere il controllo. E poi è stata anche colpa mia, non dovevo provocarti in quel modo".
Arrossisco, spostando gli occhi altrove.

Jungkook ridacchia.
"Non essere triste, mi piace molto il tuo modo di provocarmi".
Rido anch'io, trovando nuovamente il coraggio di guardarlo.

Ma in un attimo, ritorna nuovamente serio.
I suoi sbalzi di umore mi fanno girare la testa.

"Mi dispiace per essere così complicato. Vorrei essere in grado di poterti baciare, senza aver paura di poterti fare del male da un momento all'altro. Ma non riesco a controllarmi, vorrei ma...".
Lo zittisco, coprendogli la bocca con una mano.

Un'idea improvvisa mi colpisce.
"Tu mi aiuterai a non farmi controllare dal potere della manipolazione, non è vero? Perciò io ti aiuterò ad avere più autocontrollo".

Jungkook scoppia a ridere di gusto, continuando per diversi secondi. 
Lo guardo stranito, prima che smetta di ridere e mi dica cosa c'è di tanto divertente.
"Il motivo per cui perdo il controllo sei tu, e proprio tu vuoi farmi da insegnare? Sarà divertente".

Arrossisco nuovamente, abbassando la testa.
Un milione di immagini di come potrebbero finire in realtà le mie "lezioni", mi fa improvvisamente sentire caldo.

"Oh, ma come sei carino quando ti imbarazzi" mi pizzica una guancia, continuando a prendermi in giro.
"Aish, smettila" schiaffeggio la sua mano, allontanandomi leggermente.

"Dai piccolo, non prendertela".
Mi mette un braccio attorno alle spalle, conducendomi verso il corridoio.
"Andiamo a dare inizio ai tuoi insegnamenti".

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Il prossimo capitolo sarà interessante, non dico altro. 🌚🌚🌚🌚🌚🌚

__HELLISH PARADISE__•KookV•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora