__HELLISH PARADISE__•KookV•

Capitolo 27

Jimin's pov

Esco fuori dalla mensa, con in testa l'unico pensiero di seguire Yoongi.
Lo trovo nel corridoio adiacente alla mensa, totalmente deserto.

"Yoongi..." Lo chiamo esitante.
È appoggiato agli armadietti, con la fronte premuta contro.
"Yoongi un cazzo" sputa, con una calma apparente.

"Yoongi, lasciami spiegare" sussurro, camminando piano verso di lui.
"Non devi spiegare niente, Jimin!" Urla, facendomi sobbalzare per il suo improvviso cambio di tono.

"Io mi sono fidato di te. Ti ho aperto il mio cuore, ti ho confessato cose della mia vita che nessuno sapeva, e tu mi hai mentito. Mi hai mentito, giurandomi che avevi lasciato il tuo fidanzato. Ma evidentemente era tutta una gran presa per il culo!"

Rimango in silenzio, sentendo il dolore opprimermi sempre di più.
Io non l'ho mai preso in giro. Gli ho mentito solo su Hoseok, ma era vero che prima o poi lo avrei lasciato.
Gli voglio bene, è vero, ma voglio stare con Yoongi.

Vedo gli occhi lucidi di Yoongi, e mi sento maledettamente in colpa.
"Yoongi, io voglio solo sp-".

"Sta zitto, Jimin!" Urla, prima di sferrare un violento pugno all'armadietto.
"Ahi!" Grido, sentendo un forte dolore alla mano destra.
Non capisco perché adesso abbia iniziato a sanguinare, non ho fatto nulla.

Alzo gli occhi su Yoongi, e sono sorpreso di vedere che guarda la mia mano scioccato.
"C-come hai fatto?" Chiede, con un tono di voce molto più basso rispetto a quello che ha usato pochi secondi fa.
"Io non lo so" rispondo sinceramente, tenendomi la mano dolorante stretta al petto.
Fa un male cane.

Mi cade lo sguardo sul pugno ancora chiuso di Yoongi: è ridotto nella stessa maniera della mia mano.
Improvvisamente una lampadina si accende nel mio cervello.
C'è solo una spiegazione a questo.

"Siamo anime gemelle" realizzo, guardando Yoongi.
Ha un'espressione di puro sgomento.
"A quanto pare" risponde semplicemente, con lo sguardo vacuo.

Cammina lentamente verso di me, prendendomi poi la mano ferita quando mi è di  fronte.
"Ti fa male?" Domanda, esaminando le nocche spaccate uguali alle sue.
Annuisco.
"Un po'" mormoro, guardandolo.
La sua espressione preoccupata mi fa sentire ancora più in colpa.
Io l'ho fatto soffrire e lui si preoccupa per me.

"Yoongi, io non volevo farti del male. Pensavo solo che..."
Scuote la testa, posandomi la mano libera sulla guancia.
"Non parliamo di questo adesso. Prima di tutto curiamo la tua mano, e dopo affronteremo ogni tipo di discorso".
Annuisco, non potendo fare a meno di sorridere.

Gli circondo il collo con le braccia, rubandogli in fretta un bacio.
"Potrai anche essere un demone, ma per me sei il mio angelo".