Capitolo 5

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Taehyung's pov

È da mezz'ora che giro per la scuola, alla ricerca dell'auditorium.
Questo istituto è immenso.

"Hai bisogno di aiuto?" Alzo gli occhi su un ragazzo.
Guardandolo meglio mi ricordo che frequenta la mia stessa classe, mi pare si chiami Seokjin.

"Oh, si grazie. Mi sono perso, cercavo l'auditorium".
Dico, leggermente imbarazzato.
Il ragazzo sorride annuendo.
"Non preoccuparti, capita a tutti. Vieni, ti accompagno, visto che devo andarci anch'io".

Lo ringrazio, iniziando a camminare con lui lungo il corridoio.
"Comunque piacere, io sono Seokjin, ma puoi chiamarmi Jin. Siamo nella stessa classe, non so se ricordi".
Annuisco, stringendo la mano che mi sta porgendo.
"Certo che si. Piacere, Taehyung. Ma puoi chiamarmi Tae".
Sorride.

"Allora, come ti trovi qui?" Chiede, mentre saliamo una rampa di scale, diretti al secondo piano.
"Bene tutto sommato, se non fosse per il mio compagno di stanza" confesso sinceramente.
"Fammi indovinare, è un demone?"
Faccio segno di si.

"Oh bene, anche il mio lo è. Sono insopportabili. Credo che vogliano abbattere la barriera di odio che ci divide, mettendoci in stanza insieme".
"E se posso chiedere, chi sarebbe il tuo?" Continua poi, con sincera curiosità sul viso.

Sospiro.
"Jeon Jungkook".
Jin sussulta. Mi chiedo se ci sia qualcuno che non lo conosce già.
"Il peggiore. A questo punto io non dovrei lamentarmi. Il mio è quel Kim Namjoon che frequenta la nostra stessa classe".

Faccio mente locale.
"Quel ragazzo con le fossette e i capelli viola?" Domando, tanto per essere sicuro di averci preso.
"Esatto" mi risponde Jin.

"Non è male comunque" commento divertito.
Jin annuisce ridendo.
"Già, se non fosse un demone ci avrei fatto anch'io un pensierino".
Ridiamo insieme, mentre avanziamo verso una porta con su scritto "Auditorium".

Entrando, vediamo gli studenti già seduti sulle sedie, che guardando un piccolo palco davanti a loro, o che chiacchierano.
"Oh, ecco il mio amico" esclamo, vedendo Jimin seduto accanto a Hoseok.

"Allora ci vediamo" mi saluta Jin, prima di dileguarsi nei posti in prima fila.
Cammino verso Jimin, sedendomici accanto.
"Ehi Tae" mi saluta, abbracciandomi.
"Ho da dirti una cosa" mi bisbiglia poi all'orecchio, prima di allontanarsi.
"Ma dov'eri finito?" Chiede Hoseok.
"Mi sono perso" rispondo semplicemente, scrollando le spalle.

All'improvviso il brusio cessa.
Guardando l'entrata dell'auditorium capisco il motivo: Jungkook e il suo amico stanno entrando.
Passando accanto a noi, Jungkook mi incenerisce con lo sguardo.

Il suo amico, Yoongi, rivolge un sorrisino a Jimin, un sorrisino che cela qualcosa di misterioso dietro.
Jimin ricambia ghignando, mentre distrae Hoseok abbracciandolo, che ovviamente non si è accorto di nulla.

I due prendono posto nella fila davanti alla nostra.
"Non mi piace quel tipo" commenta Hoseok, indicando Yoongi.
"Neanche a me" risponde Jimin, ma si vede lontano un miglio che mente.

"Sfigato" ammicca Jungkook a mo' di saluto, girandosi verso di me.
Lo ignoro, spostando lo sguardo altrove.

La preside compare sul palchetto, schiarendosi la voce.
Jimin smette di sbaciucchiare Hoseok, rivolgendo la sua attenzione alla preside.

"Di nuovo un caloroso benvenuto" inizia lei, rivolgendoci un ampio sorriso.
"Spero che la vostra prima lezione sia stata istruttiva e interessante. Credo che vi abbiano già illustrato brevemente le regole d'istituto, ma in mattinata se ne sono aggiunte delle nuove. Quindi vi prego di ascoltare in assoluto silenzio".

Si sporge verso il tavolino lì accanto, prendendo un foglio.
"Ripassiamo brevemente le regole che vi sono già state spiegate.
Niente tecnologia, alcolici o fumo. Il coprifuoco è alle dieci di sera e non è possibile lasciare i propri alloggi prima delle sei del mattino, a meno che non sia un'emergenza. È permessa una solo uscita, il sabato, coprifuoco a mezzanotte.
Passando alle nuove regole:
Non si può cambiare il proprio compagno di stanza. Molti di voi hanno protestato, perché il compagno che vi siete ritrovati non è di vostro gradimento. Ma ricordatevi, dobbiamo sconfiggere l'odio che i demoni e gli angeli provano da secoli l'un l'altro".

Jimin si sporge verso di me, sussurrandomi all'orecchio:
"Se sono tutti come quel Yoongi, può stare sicura che non odierò nessuno".
A mio malgrado sorrido, anche se provo un profondo dispiacere per Hoseok.

"Seconda nuova regola: è severamente vietato introdursi in stanze altrui durante la notte.
Terza regola: le relazioni tra gli studenti sono permesse, a patto che non vengano date troppe dimostrazioni di affetto in pubblico.
Quarta e ultima regola: non si usano i propri poteri per scatenare una rissa, o far male al prossimo. Nemmeno per gioco".

La preside appoggia nuovamente il foglio sul tavolo.
"Rispettate le regole, e riusciremo a vivere tutti in perfetta armonia. Vi auguro un buon anno scolastico. Il pranzo sarà pronto a mezzogiorno in mensa, al secondo piano. Avete perciò un'ora libera, sfruttatela al meglio".

Detto ciò, scende dal palco scomparendo così com'è arrivata.
I primi studenti si alzano, scomparendo subito oltre l'entrata.

"Jiminie, devo andare in biblioteca per dare un'occhiata ai libri. Ci vediamo più tardi" avvisa Hoseok, sporgendosi per dare un bacio a Jimin.
Il più piccolo ricambia, ma ha lo sguardo fisso su Yoongi.

Scuoto la testa. Non sa quanto è fortunato ad avere Hoseok.
"Ci vediamo amore" lo saluta Jimin, prima di trascinarmi fuori dall'auditorium.

"Avere Yoongi come compagno è assolutamente la cosa più bella che potesse capitarmi" urla Jimin, una volta che mi ha trascinato in un angolo nascosto della scuola.

"Perché?" Chiedo, visibilmente sorpreso.
Insomma, cosa può mai essere capitato in mezz'ora che l'ho lasciato solo?
"Ma perché è un figo stratosferico, mi sembra ovvio" risponde, con un sorriso a trentadue denti.

Roteo gli occhi.
"È un demone" ribatto, come se ciò spiegasse tutto.
"E allora? Dobbiamo smetterla con tutti questi pregiudizi su di loro" sbotta, perdendo il sorriso.

Alzo le mani.
"Wo wo, calma. Non volevo insultare nessuno. E solo che Hoseok non merita tutto ciò, se non lo ami più dovresti almeno dirglielo".

Jimin scuote la testa.
"Certo che lo amo, ma non ci vedo nulla di male nel divertimi con altri nel frattempo".
"Ma aspetta, non hai ancora sentito il pezzo forte" Continua, battendo le mani tutto contento.

Sbuffo, incrociando le braccia al petto.
"Dai dimmi".
"Yoongi mi ha esplicitamente fatto capire che vuole portarmi a letto".

Rimango in silenzio, a metà tra lo scioccato e l'arrabbiato.
"E cosa c'è in questo da andarne fiero?"
Sputo, non volendo credere alla stupidità del mio amico.

"Ma come cosa c'è? È un demone, è amico del ragazzo che è praticamente già il più popolare della scuola, e vuole per giunta scopare con me".
Faccio una smorfia di disgusto per la sua volgarità.

"Io invece ci vedo solo dello schifo. Hai un ragazzo che ti ama e tu lo butti via così? Fai quel che vuoi, ma non piangere quando ti ritroverai con il cuore spezzato dell'ennesimo coglione a cui non frega un cazzo di te".

Lo lascio lì, andandomene.
Io sul serio non so come possa dar via il suo corpo in quella maniera.
Non gli manca niente: è un bel ragazzo, ha un fidanzato che lo ama. Perché debba ridursi in quel modo proprio non lo so.

Spero per lui che usi la testa, e non si conceda a quel Yoongi.
Perché se così fosse, non ne uscirà nulla di buono.

__HELLISH PARADISE__•KookV•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora