__HELLISH PARADISE__•KookV•

Capitolo 52

Jungkook's pov

È ormai notte fonda, e noi siamo ancora in camera di Jimin e Yoongi.
Un Taehyung assonnato sonnecchia sulla mia spalla, mentre Yoongi mi parla di non so cosa, non sto ascoltando.

"Kookie, andiamo in camera?" La voce flebile di Taehyung mi arriva alle orecchie.
Lo guardo stropicciarsi gli occhi e sbadigliare.
"Va bene piccolo".

Stringo la sua mano, dando un'occhiata a Jimin addormentato sulle gambe di Yoongi, e salutando quest'ultimo.
Mentre camminiamo verso la nostra camera, Taehyung si stringe a me, camminando con gli occhi chiusi.

Sorrido, circondandogli il fianco con un braccio e portandomelo più vicino.
Entriamo in stanza e Taehyung si fionda sul letto, aprendo poi le braccia.
"Vieni".

Ridacchio, per la sua solita tenerezza.
Mi infilo velocemente il pigiama, rivolgendogli uno sguardo malizioso prima di spegnere la luce.
Mi stendo accanto a Taehyung, tirandolo a me e abbracciandolo.

Lui fa passare un braccio attorno al mio collo, giocando con i capelli.
Chiudo gli occhi, posando la testa sulla sua spalla e godendomi le sue carezze.
Sospiro, baciandogli lentamente le clavicole lasciate scoperte dalla camicia della divisa, ormai quasi del tutto sbottonata.

"Jungkook" ansima, stringendo le gambe attorno al mio corpo.
Allontano le labbra dalla sua pelle, tornando tranquillamente con la testa sulla sua spalla.
Per oggi ho testato il mio autocontrollo a sufficienza, non posso correre il rischio due volte.

Taehyung protesta, spingendosi contro di me.
Mugolo, ma lo afferro per i fianchi e lo fermo.
"Oggi basta, abbiamo già fatto troppo".
Sbuffa ma annuisce.

"Okay, ma almeno lasciati baciare" mormora, sollevandosi su un fianco per sfiorarmi le labbra con le sue.
Rimango fermo, aspettando che sia lui a fare la prima mossa.
Per quanta voglia abbia di essere più "intraprendente", la paura di non potermi controllare mi blocca.

Taehyung mi circonda il collo con le braccia, annullando completamente la distanza tra i nostri visi e baciandomi.
Ricambio lentamente, ignorando la sua lingua che cerca di intrufolarsi tra le mie labbra.
Meglio mantenere un ritmo pacato.

Mugola di disapprovazione ai miei rifiuti, e mi strattona la maglia che ha stretta nel pugno.
Prende tra i denti il mio labbro inferiore, mordendolo con più violenza del dovuto.
Ansimo, lasciando il via libera a Taehyung di intrufolare la lingua nella mia bocca.
Sospiro, permettendoglielo. Dopotutto non sarà di certo questo a mandarmi in tilt.
Anzi, andrà tutto bene finché uno dei due non incomincerà ad eccitarsi più del dovuto, il che succederà presto.

Senza preavviso me lo ritrovo seduto a cavalcioni su di me.
Si separa dalle mie labbra con un sonoro schiocco, scendendo a baciarmi il collo.
Poso le mani sui suoi fianchi, ma per allontanarlo.
"Taehyung, basta".

Lui mi ignora e posiziona le labbra appena sotto l'orecchio, mordendo piano.
Mi lascio sfuggire un gemito, pentendomene all'istante.
Non serve che lo incoraggi.

"Taehyung, basta" ripeto, aumentando la presa sui fianchi.
"Shh Jungkook, lasciami fare" bisbiglia al mio orecchio, con la voce ancora più roca ed eccitante del solito.

Chiudo gli occhi, cercando di pensare ad altro.
Non devo assolutamente permettermi di cedere.
Ma inevitabilmente ritorno a rendermi conto del piacevole calore di Taehyung, al suo profumo che sta facendo diminuire la mia volontà, al fatto che sia seduto su di me, e al suo respiro affannato mente mi bacia il collo.

"Cazzo Taehyung, ti ho detto di smetterla!" Lo sposto di lato, andando a rifugiarmi il più lontano da lui.
Con la schiena premuta contro il muro, cerco di calmare il respiro affannato.
Guardare Taehyung con il labbro stretto tra i denti, e gli occhi dorati per l'eccitazione non mi aiuta.

Serro gli occhi, mordendomi il labbro fino a farlo sanguinare.
Magari il dolore mi distrarrà.
Faccio respiri profondi, sentendo il cuore regolarizzare i battiti.

"È tutta colpa mia".
Apro di scatto gli occhi, vedendo Taehyung con le lacrime agli occhi e il labbro leggermente sanguinante che riflette il mio.
Mi sento in colpa adesso.

"Cosa stai dicendo?"
Scuote la testa, "la verità. È solo colpa mia se soffri così. Odio vederti in questo stato".
Tira su con il naso, con le prime lacrime che rigano le sue guance.

Dimenticando tutto, lo raggiungo sul letto, abbracciandolo.
Si appoggia al mio petto, singhiozzando.
"Ehi piccolo, calmati. Adesso sto bene, non è niente".
Gli accarezzo la schiena, lasciandogli dei baci sulla guancia.

Scuote la testa.
"È c-colpa m-mia... È t-tutta c-colpa...".
Piange così forte che non riesce nemmeno a parlare.

Non vorrei farlo, ma a quanto pare non riesco a calmarlo normalmente.
Chiudo gli occhi, concentrandomi e pensando a qualcosa di tranquillo.
Mi viene in mente un mio ricordo con Taehyung, il giorno del nostro primo appuntamento.
Cerco di trasmetterglielo mentalmente.

Devo esserci riuscito, dato che Taehyung smette poco a poco di piangere, limitandosi a emettere dei piccoli versi ogni tanto.

"Va meglio?" Domando, guardandolo in faccia.
Annuisce, con ancora gli occhi lucidi e il naso arrossato.
"Oh, piccolo".

Lo abbraccio, appoggiando il mento sulla sua testa.
"Non piangere più, non serve".
Si muove lentamente tra le mie braccia, appoggiandomi poi la testa sulla spalla.

Sfiora la mia guancia con le dita, prima di accarezzarla dolcemente.
Traccia il profilo della mascella, arrivando alle labbra.
Gli mordo giocosamente un dito, e lui lo ritra velocemente sorridendo.

"Adesso vuoi dirmi perché credi che sia colpa tua?" Domando, guardandolo negli occhi.
Sbuffa, torturandosi il labbro inferiore con i denti.

"Tu mi hai detto più volte di smetterla, che era meglio non rischiare, ma io ti ho ignorato e ti ho provocato. Non mi sono fermato quando me lo hai chiesto, e per colpa mia adesso stai soffrendo. E non dire che non è vero, sento il modo diverso in cui mi abbracci".

Sospiro, annuendo e abbassando la testa.
"Non ha senso mentire a questo punto. È vero, per me tutto questo è una tortura, ma non è colpa tua. Non posso biasimarti se vuoi di più, ma non posso dartelo. Qui l'unico colpevole sono io. Sono uno stupido che non riesce a controllarsi".
Abbasso la testa, allontanando le braccia da Taehyung.

"E invece no, sono io quello che non vuole spingersi troppo oltre perché ha paura, e non si sente pronto. Se solo non fossi così idiota... Avresti tutto il diritto di lasciarmi".

Rialzo prontamente la testa, sentendo nascere la rabbia a causa delle sue parole.
"E sentiamo, saresti idiota solo perché ancora non sei pronto? Ma cosa cazzo dici? Quando capirai che non è il sesso quello che mi interessa? Ti aspetterò anche un vita intera se serve, e lo faccio perché ti amo" Urlo.

Taehyung rimane impassibile a fissarmi, prima che un piccolo sorriso spunti sulle sue labbra.
"Davvero?"
Annuisco esasperato, "certo che si".

Sorride più ampiamente, abbracciandomi.
"Oh Jungkook, è la cosa più bella che potessi dirmi".