Chapter 4

1.6K 92 2
                                    

Alex's pov

Passarono altre ore, ma non riuscii a concentrarmi a lezione. Continuavo a ripensare al passato. Non avrei mai immaginato che Stella avrebbe trovato il coraggio di tornare dopo tutto ciò che aveva fatto.
A lei non importava se gli altri soffrivano, o se subivano le conseguenze delle sue azioni. Lei credeva sempre di essere al centro del mondo, in ogni situazione.
Improvvisamente però tornai alla realtà, e mi resi conto che avrei dovuto cambiare aula per seguire l'ultima lezione, con la prof Evans.
Arrivai in classe giusto in tempo, ma i posti liberi erano davvero pochi.
Di colpo notai la stessa ragazza bionda nella quale continuavo ad imbattermi, e proprio alla sua destra c'era un posto vuoto.
Mi feci coraggio e decisi che mi sarei seduta di fianco a lei: ero davvero curiosa di sapere di più sul suo conto, volevo capire perché di punto in bianco avevo iniziato ad incontrarla ovunque, ed addirittura a sognarla.
Così mi avvicinai, e nel modo più gentile possibile le chiesi: "è libero?"
"Sì...sì, certo" mi rispose, sembrando un po' sorpresa.
Mi sorrise pure, e non potei fare a meno di pensare a quanto fosse bella, tanto che spontaneamente comparve un sorriso anche sul mio volto.
«Alex ma che diavolo ti prende?» pensai subito dopo.
Era davvero raro che qualcuno mi facesse cambiare umore così velocemente, se non impossibile.
Mi sedetti sistemando le mie cose, e durante il corso della lezione stranamente non pensai più a Stella, a Sylvia o al trasloco.
Pensai solo alla ragazza che mi sedeva di fianco.
Era come se avesse un potere strano, c'era qualcosa che mi incuriosiva ed attraeva a lei. Desideravo davvero conoscerla meglio, desideravo vederla sorridere di nuovo, e vedere quelle fossette.
«Mio dio, credo di essere impazzita. Dovrei mettere un freno a questi pensieri.» mi maledii mentalmente.
Le lanciai alcune occhiate, ma probabilmente non se ne accorse. Al contrario di me, lei seguiva attentamente la spiegazione dell'insegnante.
Al termine dell'ora uscii di fretta dato che sarei dovuta andare a parlare col proprietario del nuovo appartamento per domandargli le ultime informazioni.
Però appena fui in corridoio una voce ben nota mi chiamò.
"Alex! Da quanto tempo!" sentii dire alle mie spalle.
Mi girai e vidi Nicky, così sorrisi immediatamente.
Nicky ed io ci conoscevamo da tutta la vita, anche durante i momenti duri che avevo passato lei c'era sempre stata. Devo dire che era una delle poche persone, se non l'unica, che non aveva dubitato di me ed era rimasta al mio fianco.
"Hey Nicky! Tutto bene?" le domandai.
Dopodiché chiacchierammo e scherzammo un po', ed ero davvero contenta di averla rivista. Sapeva sempre come farmi ridere con le sue solite battute.
"Nick devo andare a parlare col proprietario dell'appartamento in cui mi trasferisco oggi, ti va di vederci per un caffè dopo? Abbiamo tanto di cui parlare" le dissi sorridendo.
"Certo, mi era mancato chiacchierare con te" e ricambiò il sorriso.
Dopo esserci salutate mi incamminai verso il parcheggio dove avevo lasciato l'auto quella mattina.
Misi in moto, ed arrivai all'appartamento poco dopo. Lì chiarii le ultime cose col proprietario, e lo ringraziai nuovamente per avermi concesso di affittare l'ultimo piano.
Mi disse che in qualche modo gli ricordavo sua nipote, per questo mi aveva lasciato il piano migliore del condominio.
Infondo era un signore gentile, ed apprezzai davvero quel gesto di cordialità.
Prima di tornare a casa, o meglio quella che a breve sarebbe diventata la mia ex-casa, decisi di chiamare velocemente Nicky.
"Hey Al! Ti manco già? Su su, è passata solo un'ora da quando ci siamo viste" scherzò facendomi ridere.
"Ovvio, sai che non posso nemmeno respirare senza te. Ad ogni modo ti va di vederci per quel caffè? Ti allego la posizione di un buon bar che ho trovato stamattina." risposi.
"Certo, non ho nulla da fare al momento. E comunque confessalo che in verità sei appiccicosa e che non vedi l'ora di rivedermi" ridacchiò lei.
"Sono piuttosto sicura sia il contrario" la presi in giro ridendo.
"Come no" rise, poi aggiunse "sarò là tra qualche minuto"
"Non mi fare aspettare però" le dissi sorridendo.
"Potrei arrivare in ritardo di proposito" e rise.
Sospirai sorridendo e chiusi la chiamata.
Arrivai al bar in poco tempo, presi posto e subito dopo arrivò anche Nicky.
Lei venne verso di me e mi salutò.
"Ammettilo che sono stata buona a non farti aspettare" disse sorridendo.
"Si guarda, dovrebbero farti santa Nicky" scherzai.
"Eh lo so, però comunque oggi offri tu, visto che io sono già stata troppo buona ad arrivare in orario" disse facendomi l'occhiolino.
Alzai gli occhi al cielo, ma sorrisi e accettai.
Ordinammo i caffè e chiacchierammo del più e del meno, quando nel bar entrò qualcuno che attirò subito la mia attenzione.
"Non ci posso credere...non ancora" dissi piano.
Nicky mi guardò incuriosita.
"Cosa c'è? È successo qualcosa?" mi chiese.
Io indicai la ragazza che si era appena seduta vicino la finestra: stavolta era di schiena e di nuovo non mi aveva notata.
"Vedi quella ragazza? È strano...ma oggi l'avrò già vista un milione di volte. E non la conosco nemmeno." spiegai alla mia amica.
"Sono cose che capitano, non c'è niente di così assurdo" mi rispose sorseggiando il caffè.
"Sì ma...c'è un'altra cosa. Questa notte l'ho anche sognata, nonostante non l'avessi mai vista prima" aggiunsi.
Nicky mi guardò stranita "Stai scherzando? Non dirmi che ora fai pure sogni premonitori." disse sorridendo all'ultima frase.
"No, non sto scherzando, oggi mi sono seduta vicino a lei a lezione ed è stato...tutto troppo strano. È strano l'effetto che mi fa, non riesco a spiegarmelo. Non mi è mai successo niente di simile." confessai.
"Aspetta, vuoi dirmi che frequenta la nostra università?" mi chiese interessata.
"Già, la sto incontrando ovunque" risposi.
"Okay forse tutto questo non è proprio normale, specialmente perché è così improvviso, ma magari...è destino che vi conosciate?" azzardò lei.
"Non saprei" risposi, e guardai di nuovo quella ragazza bionda che ora stava parlando con la stessa amica che avevo visto oggi in corridoio.
Notai che anche stavolta aveva deciso di sedersi vicino la stessa finestra, come quella mattina. Quel posto probabilmente le piaceva.
Dopo poco lei e la sua amica salutarono il barista e si avviarono verso l'uscita.
Nicky a quel punto mi guardò, e disse sicura: "Alex, dovresti almeno chiederle come si chiama."
Io mi girai verso di lei inarcando un sopracciglio.
"Perché dovrei? Magari da domani non la incontrerò più e significherà che tutto questo è stato solo un caso" risposi.
"Mmm, eppure io ho la sensazione che tu e lei vi vedrete ancora per molto tempo" affermò vaga.
•——————————•
*spazio autrice*
Sto postando questo capitolo alle 3 di notte ma dettagli
Spero che la storia non sia troppo noiosa o brutta (?)
Se non avete trovato orribile questo capitolo lasciate pure una stellina se volete:) lo apprezzerei tantoo tysm <3

A window full of messagesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora