Chapter 68

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Piper's pov

*3 giorni dopo*
"Piper? Piper, mi stai ascoltando?" mi chiese Allie.
Stavamo andando all'università insieme, chiacchierando del più e del meno.
O meglio, lei parlava, mentre io rimanevo in silenzio, pensierosa.
"Ultimamente hai sempre la testa tra le nuvole" affermò preoccupata.
Io mi strinsi nelle spalle, scusandomi.
Non vedevo Alex da tre giorni ormai, ed ovviamente continuavo a pensare sempre e solo a lei.
Tra di noi era...finita.
Le avevo lasciato vari messaggi e l'avevo chiamata più volte, senza mai ottenere risposta.
"Non puoi continuare a stare così, lo sai anche tu" disse Allie.
"E cosa dovrei fare?" domandai, accennando un sorriso ironico.
"Cerca di distrarti un po'...non so, fai qualsiasi cosa che riesca a farti pensare ad altro" mi consigliò la mia amica.
"Facile dirlo..." sussurrai.
Lei sospirò, sistemandosi lo zaino sulle spalle.
"Comunque ricordati che domani c'è la visita alla mostra di Van Gogh. Ci dobbiamo andare o Evans si incazzerà" disse.
Mi portai una mano alla fronte, dato che me n'ero completamente scordata.
L'insegnante aveva organizzato una visita che, secondo lui, sarebbe servita per il nostro percorso di studi. Perciò la mattina seguente noi e tutti gli altri compagni di corso saremmo dovuti andare.
"Te n'eri dimenticata vero?" mi chiese Allie, con tono divertito.
"Già. E io che domattina volevo dormire qualche ora in più" risposi sconsolata.
"Hai passato gli ultimi giorni a letto a deprimerti, credo che tu abbia dormito abbastanza" mi fece notare lei.
Le rivolsi un'occhiataccia, ma subito dopo mi venne in mente un'altra cosa.
Alex frequentava le nostre stesse lezioni. Ciò significava che sarebbe venuta anche lei alla mostra?
"Ci sarà anche Alex?" domandai allarmata ad Allie.
Lei inarcò un sopracciglio, scrollando le spalle.
"Alla visita? Credo di sì" rispose con tranquillità, anche se non appena finì la frase sgranò gli occhi, e si corresse subito:
"Però non preoccuparti, forse nemmeno deciderà di venire...insomma sai com'è, queste cose la annoierebbero troppo" disse tutto d'un fiato, forzando un sorriso per rassicurarmi.
Io sospirai amareggiata, ma non perché non volessi vedere Alex. Al contrario, le avrei voluto parlare, solo che lei mi avrebbe probabilmente ignorata.
Ce l'aveva con me e lo sapevo, me ne dovevo fare una ragione, ma non ci riuscivo.
"Comunque Al amerebbe quella mostra" dissi ad Allie, e lei mi guardò interessata.
"Forse alcune volte può sembrare abbastanza superficiale, ma in realtà adora riflettere, analizzare e perdersi nei suoi pensieri. Non so, ho come l'impressione che l'arte le piaccia" spiegai, mentre mi nacque un sorriso spontaneo ripensando a lei.
Allie annuì in risposta, ma subito dopo si fermò.
Eravamo ormai arrivate davanti l'università, e la mia amica si era fermata ad osservare qualcosa. O meglio, qualcuno.
"Non ne sono sicura ma...è Alex quella?" chiese, corrugando la fronte.
Seguii la direzione del suo sguardo, e quando mi voltai vidi in lontananza Alex, che scendeva da una grande moto nera.
Potei riconoscerla immediatamente.
Aveva addosso una giacca, anch'essa nera, di pelle.
Si sfilò il casco dalla testa, rivelando i lunghi capelli corvini. Aveva tinto le punte di blu, come voleva fare da tempo.
"Non sapevo guidasse la moto" disse Allie.
Io ero incapace di proferire parola, alla vista di Alex così.
Sembrava diversa, aveva un'aria da ribelle che la rendeva ancora più sexy.
Tutti gli occhi erano puntati su di lei. Io stessa mi persi a guardarla, praticamente incantata.
"Attenta a non sbavare" mi prese in giro la mia amica, ridacchiando.
Ma solo allora mi accorsi che Al non era sola. Infatti con lei c'era un'altra ragazza, che scese dalla moto pochi secondi dopo.
Alta, capelli lunghi e mossi, di un rosso acceso.
Si avvicinò ad Alex ed allacciò le braccia attorno al suo collo, per poi sorridere e baciarla, in mia opinione con troppa foga.
Non ci potevo credere.
Al la prese per i fianchi, e ricambiò il bacio.
Mi aveva sostituita con una qualunque nel giro di tre giorni.
Mi lasciai sfuggire un 'ma che cazzo', presa dall'irritazione e anche dalla gelosia.
"Oh merda" esclamò Allie alla mia destra, vedendo la mia espressione.
Decisi di avvicinarmi, ed andare verso di loro.
La rossa continuava a ridere come una gallina, rimanendo attaccata ad Alex.
Era fastidiosamente ridicola, la sua voce acuta avrebbe potuto forarmi i timpani.
"E menomale che ero io quella che rimpiazzava alla velocità della luce" affermai acida, rivolgendomi ad Alex e riformulando le sue parole di qualche giorno prima.
Le sorpassai senza nemmeno aspettare una risposta, dirigendomi direttamente all'università.
Potei però sentire il loro sguardo su di me, e la voce di quell'oca chiedere ad Al "chi era?", riferendosi a me.
"Nessuno" sentii rispondere Alex, con voce così calma da farmi arrabbiare.
Non mi voltai, ed entrai a scuola spalancando violentemente le porte d'ingresso.
Andai direttamente in aula, e presi posto nelle ultime file.
Allie mi raggiunse poco dopo, stupita ma divertita dalla mia reazione.
"Sono passati tre giorni. Solo tre fottutissimi giorni!" esclamai incredula.
"Sai anche tu che non c'è niente di serio tra loro" affermò la mia amica, prendendo posto di fianco a me.
"Mi fa incazzare" dissi, accasciandomi sulla sedia ed incrociando le braccia.
"Ti vuole solo vedere arrabbiata. Comunque, Emily non l'hai più sentita?" mi chiese Allie, cambiando argomento.
"Beh...sì, ci siamo scritte un po' ma non è stato nulla di che" risposi vaga, e lei mi guardò come per invitarmi a spiegarle meglio.
"Insomma, non-" iniziai a dire, ma mi fermai non appena vidi entrare in aula Alex, con accanto quella ragazza fastidiosa.
La rossa stava costantemente appiccicata a lei, e la sua voce stridula mi innervosiva a tal punto che avrei voluto uscire dalla classe.
"Perfetto, ci dovevano essere anche loro due ovviamente" dissi seccata, con tono ironico.
Si sedettero a qualche fila di distanza da me ed Allie, proprio di fronte a noi.
Continuavano a sbaciucchiarsi e stuzzicarsi, sorridendo come due idiote.
Stavo perdendo la pazienza.
"Si è seduta lì davanti apposta" affermai, stringendo con forza la penna che avevo in mano.
"Ma no, non penso sia da Alex" mi tranquillizzò Allie.
Invece era proprio un tipico comportamento da lei. Mi voleva infastidire, e devo dire che ci stava riuscendo anche bene.
Finalmente il professore entrò in aula, ed io tirai un sospiro di sollievo dato che furono costrette a smettere di ridacchiare e baciarsi.
"Non pensarci, piuttosto prova a seguire la lezione" mi consigliò sottovoce la mia amica.

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