Chapter 19

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Piper's pov

Rimasi un po' con Alex a letto, a sorridere e parlare.
Credevo che dopo la notte precedente la situazione sarebbe stata imbarazzante, ma non fu così.
Mi trovavo talmente bene con lei che non riuscivo a capacitarmene.
"Mi sembra di conoscerti da sempre" ammisi sorridendo.
"Vale lo stesso per me" rispose ricambiando il sorriso.
"Comunque è ancora mattina presto, Allie dovrebbe dormire. E io devo tornare a casa mia..." dissi, e mi alzai per raccogliere i miei vestiti.
Mi misi la maglietta ma subito dopo sentii la mano di Alex sul mio braccio pronta a fermarmi.
"Che ne dici di una doccia prima? Abbiamo tempo" mi propose con un sorrisetto.
Io esitai un attimo, ma poi dissi: "meglio di no"
"Daiii..perché?" sbuffò lei, e mi fece ridacchiare per quel comportamento.
"Alex, mi sento male se sono fidanzata e allo stesso tempo faccio queste cose con te"
"Allora lascia Larry al più presto no? Problema risolto" disse facendo spallucce.
"È...complicato" sospirai abbassando lo sguardo e prendendo i pantaloni.
"D'accordo, non voglio metterti fretta" concluse comprensiva.
Io le sorrisi.
"Sarà un casino raccontare tutto ad Allie e spiegare le cose a Larry" sospirai.
Inoltre io stessa non sapevo cosa provassi per Alex, sapevo solo che non potevo fare a meno di lei.
"Si sistemerà tutto" mi rassicurò, poi si alzò per vestirsi.
Arrossii ricordando la notte precedente, e lei quando mi vide ridacchiò.
"Adoro quando arrossisci" ammise mentre si infilava una t-shirt.
"È colpa tua se ho sempre le guance rosse."
Rise nuovamente, e anche a me spuntò un sorriso spontaneo. La sua risata era più bella di una melodia.
"Io invece adoro quando ridi" confessai.
Lei mi guardò con un sorrisetto, si avvicinò a me, e mi stampò un bacio casto sulle labbra, che fece sciogliere il mio cuore.
"Non credo di essere mai stata così dolce con nessuno" disse.
Io persi un battito e mi venne da sorridere come una scema.
Che effetto mi stava facendo Alex Vause?
Con Larry non avevo provato nulla di minimamente simile, e a quel punto mi chiesi se lui mi fosse davvero mai piaciuto.
"Prima che te ne vai preparo un caffè, va bene?" domandò.
Io annuii e chiesi dove fosse il bagno, dovevo sciacquarmi il viso per svegliarmi.
"La prima porta a destra" indicò.
Io la ringraziai ed entrai.
Mi lavai il viso assonnato, poi appoggiai le mani al lavandino e guardai il mio riflesso.
Avevo delle occhiaie abbastanza visibili, dato che avevo dormito poco.
«E perché è stata una notte faticosa...» mi ricordò una vocina in testa.
Mi morsi il labbro ripensando a ciò che era successo, quando improvvisamente notai dei segni violacei sulla mia pelle.
Partivano dal collo e scendevano lungo il mio petto.
"Cazzo" esclamai allarmata.
Come avrei fatto a coprirli?
Uscii immediatamente dal bagno e appena vidi Alex le domandai spiegazioni.
"Guarda!" le indicai i succhiotti.
"Ho fatto un bel lavoro, devo ammetterlo" disse sorridendo.
"Alex, non sto scherzando. Mi spieghi come faccio a coprirli?" chiesi nel panico.
Lei mi afferrò per il polso per farmi avvicinare lentamente, e allacciò le sue braccia attorno alla mia vita.
"Scusa, la prossima volta li farò in altri posti" disse facendomi l'occhiolino, mentre era a qualche centimetro di distanza dalle mie labbra.
Mi mandava in tilt stare così vicino a lei.
Il suo profumo mi dava alla testa, e il suo corpo a contatto col mio mi provocava continui brividi. Perciò dovetti allontanarmi per pensare ad una soluzione.
"Mi metterò una sciarpa, non c'è altro modo" sospirai.
"Ho sentito che alcuni li coprono col trucco" spiegò versando il caffè pronto.
"Ci proverò...però veramente, potevi evitare" esclamai sbuffando piano.
"D'accordo, hai ragione, scusa" disse porgendomi la tazza.
Alex sapeva quando essere ragionevole, perciò non riuscivo ad essere arrabbiata con lei.
"Non importa" dissi, e presi una bustina di zucchero.
Lei sorrise e dopo poco mi domandò: "oggi hai lezione con Smith?"
Io la guardai sorpresa e risposi: "sì, anche tu?"
"Già, non lo sopporto" sbuffò sorseggiando il caffè.
"Di solito anch'io odio le sue lezioni, ma visto che ci sarai tu credo che saranno piacevoli" affermai dando voce ai miei pensieri.
L'avevo detto davvero? Con quale coraggio?
Di colpo cercai di spiegare: "cioè...volevo dire..."
Lei ridacchiò e disse: "saranno sicuramente fantastiche con te al mio fianco"
Il mio cuore a quella frase accelerò, mentre avevo le guance che andavano a fuoco.
Alex doveva smetterla di farmi arrossire così spesso.

Finii per bere il mio caffè velocemente, visto che dovevo tornare a casa.
Alex mi accompagnò alla porta, e una volta all'uscio ci fermammo entrambe.
Non volevamo separarci, nonostante sarebbe stato per poco tempo.
Lei mi guardò negli occhi e anche se non disse nulla sapevo che stava pensando la stessa cosa.
"Dovrei andare..." esclamai.
"Sì...a dopo allora" rispose lei.
Rimase alla porta anche mentre scesi le scale; potei sentire il suo sguardo bruciare sulla mia schiena.
"Voglio assicurarmi che tu non cada un'altra volta" disse con un sorriso.
Io ridacchiai, ed arrivai a casa.
Girai la chiave nella serratura il più piano possibile, cercando di non fare rumore.
Entrai e le luci erano ancora spente.
«Bene, Allie dorme» pensai sollevata.
Di colpo però vidi la luce accendersi e comparve lei che mi guardò confusa.
Certo che Allie si era svegliata anche se avevo fatto un'entrata migliore di un ninja.
"Torni solo adesso?" chiese assonnata.
"S-sì. Torna pure a dormire, è presto" dissi con un sorriso imbarazzato cercando di mascherare il nervosismo.
"Dove sei stata?" domandò.
No, tutto tranne l'interrogatorio.
"Ti spiegherò tutto dopo" esclamai.
"Sei fortunata perché il mio cervello al momento sta ancora dormendo...ma dopo dovrai spiegarmi" esclamò sbadigliando.
"Si, si, va bene" risposi mentre lei tornò in camera sua.
Tirai un sospiro di sollievo, mi buttai sul divano appoggiando il braccio sulla fronte e ripensai a tutto ciò che era successo.
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*spazio autrice*
Avevo postato prima il capitolo, ma wattpad ha sclerato quindi ci sono stati dei problemi mahahah
Comunque spero vi piacciaaa, ho già pronto il prossimo, forse lo pubblico stasera :)

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