Chapter 56

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Piper's pov

La sera decidemmo di andare in un pub situato in centro città, che aveva attirato l'attenzione di Nicky sin dal primo giorno.
Era un pub vecchio stile: i mobili erano tutti in legno scuro, ed anche nell'aria sembrava esserci un non so che di vintage.
Il barista era il tipico uomo di montagna: barba folta, camicia a quadri, jeans larghi e comodi.
Scegliemmo un tavolo piuttosto appartato, posto all'angolo in fondo alla sala.
Per passare però, dovemmo farci strada tra un gruppo di ragazzi leggermente ubriachi, i quali ci guardarono interessati.
Forse anche troppo interessati, tanto che Alex mi prese per mano come per proteggermi, e quel gesto mi fece sorridere spontaneamente.
Ci sedemmo attorno ad un tavolo quadrato; io mi trovavo all'angolo contro la parete, Lorna era alla mia sinistra, Alex alla mia destra, mentre Nicky ed Allie dalla parte opposta.
"Alex, ordiniamo il solito noi?" disse Nicky guardando con aria di sfida la mia fidanzata.
Al ridacchiò, e disse sicura: "Certo, vodka fino a crollare"
Lorna si voltò a guardare Nicky stupita, ma quest'ultima le stampò un bacio sulla guancia per rassicurarla.
"Al..." le dissi, ma lei mi fece l'occhiolino e sospirai.
Pensandoci bene, prima di allora non avevo mai visto Alex davvero ubriaca, in qualche modo riusciva sempre a porsi un limite.
Allie ed io scegliemmo di prendere dei margarita, mentre Lorna optò per un mojito.
Mi guardai un po' attorno: nel pub c'era anche un tavolo da biliardo, un tabellone per giocare a freccette, ed al bancone erano presenti vari mazzi di carte per chiunque avesse voglia di fare qualche partita.
Quando Nicky andò a prendere da bere, prese con sé anche un mazzo di carte, e una volta tornata da noi ci guardò con un sorriso.
"Che ne dite? Giochiamo?" propose mostrando le carte.
Noi accettammo volentieri, ed Alex con un movimento rapido gliele prese dalle mani.
"Le mescolo e le divido" spiegò sorridendo, e così fece.
Durante il corso della prima partita continuammo a ridere, forse anche grazie a tutto l'alcol in circolo.
Al e Nicky avevano già bevuto tre shottini di vodka tutti d'un colpo, ed evidentemente l'effetto si stava facendo sentire.
Ma giocando a carte, notai che non riuscivo mai a capire quando Alex bluffava.
Scrutavo i suoi occhi verdi in cerca di qualche indizio, qualcosa che mi facesse comprendere quando mentiva, però era talmente brava che mi ingannava sempre.
"Qualcosa che non va, Chapman?" mi chiese osservandomi dapprima con un sorrisetto, poi scoppiando a ridere.
Io alzai gli occhi al cielo divertita, e lei bevette un altro shottino di vodka.

Proseguimmo a giocare per un'altra ora, finché io, Allie e Lorna non ci stancammo, perciò decidemmo di abbandonare la partita per chiacchierare.
"Hanno paura di perdere" sussurrò Al a Nicky, ma la sentimmo tutti.
"Ti posso battere quando vuoi" la provocò Allie ridacchiando.
Io diedi una leggera spinta ad Alex, però lei si riposizionò di fianco a me, più vicina di quanto già non lo fosse.
"Prova a spingermi di nuovo" mi stuzzicò con voce roca, guardandomi con un sorrisetto.
"Dai, Al" le dissi, spostandola da me.
Lei fece una smorfia che mi vece sorridere, e tornò a giocare.
Mentre lei e Nicky erano prese dal gioco, Lorna si rivolse a me ed Allie.
"Allora ragazze, come vanno le cose in amore?" domandò, e noi scoppiammo a ridere dal tono con cui lo disse.
"Che c'è? Dai sono seria, non mi va di giocare ancora a carte e fare battute idiote" disse con un sorriso, poi aggiunse: "Allieee aggiornaci, su. Sappiamo che anche se ti vengono dietro 300 ragazzi tu finisci col rifiutarli tutti"
Allie ridacchiò, poi sospirò divertita.
"Okay, forse potrei aver conosciuto uno che non è così male. Ma lo conosco ancora da troppo poco" esclamò alzando le spalle.
Io e Lorna ci lasciammo sfuggire un urlo entusiaste, e la pregammo di raccontarci ogni singolo dettaglio.
Disse che si chiamava Jack, l'aveva incontrato ad una festa e da allora si erano tenuti in contatto.
"È un tipo a posto, mi fa sempre ridere" spiegò sorridendo.
"Non mi avevi detto nientee" le dissi.
"È perché lo conosco da pochissimo" rispose, leggermente imbarazzata.
Continuammo a riempire Allie di domande, finché lei decise di cambiare argomento.
"Va bene, va bene. Però adesso basta parlare di me; Lorna, tra te e Nicky invece tutto bene vero? Vedo che siete molto unite" disse con un sorriso.
Lorna annuì, sorseggiando il cocktail.
"Però litighiamo spesso per motivi di gelosia. E delle volte mi sembra che per lei io non sia così importante" spiegò sospirando.
"Lorna, davvero, basta guardarla per capire quanto tenga a te" la rassicurai, ma lei si strinse nelle spalle.
"Poi litighiamo anche quando Nicky è in ritardo" aggiunse lei ridacchiando.
"Anche io ed Alex spesso ce la prendiamo per delle sciocchezze" la tranquillizzai sorridendo.
Alex infondo se l'era presa per dei succhiotti.
"Quando non le rivolgo abbastanza attenzioni si infastidisce, e ha sempre quell'aria da 'posso ottenere tutto ciò che voglio'" dissi ridendo, poi feci una breve pausa e continuai: "Ma la verità è che tutti abbiamo delle debolezze. Non si finisce mai di conoscere una persona, infondo anche tu e Nicky vi state conoscendo"
Lorna sospirò, passandosi una mano tra i capelli.
"Il fatto è che non mi parla mai tanto di lei, oppure è vaga. Sento invece che passa molto tempo al telefono parlando con Alex, quindi mi viene da pensare che sappia più cose Alex su di lei di quanto non faccia io" affermò insicura.
"Non preoccuparti, sicuramente Nicky si mostra davvero anche con te, devi solo capire quando. Per esempio io ho scoperto solo di recente che Alex ha avuto poche relazioni serie e durative, poiché agisce con cautela prima di aprirsi con qualcuno" spiegai.
A quell'ultima frase vidi Allie fare una specie di smorfia, come se non sapesse perché stessi confessando quelle cose a Lorna.
"E per quanto riguarda la gelosia? Non discutete per quello?" domandò Lorna.
"Non sai quante volte" disse Allie ridacchiando, ed io sorrisi.
"Beh, sì, spesso. Ma alla fine risolviamo sempre, come fate tu e Nicky infondo" affermai appoggiando il mento sul palmo della mano.
Al e Nicky erano ancora troppo prese dal gioco per sentire la nostra conversazione, e ormai non erano più sobrie.
"Alex Alex, guarda quelle!" disse Nicky indicandole un gruppo di ragazze.
"Porca miseria" esclamò Al sognante.
"Hai visto che culo ha quella rossa?" fece notare la riccia con tono d'approvazione.
Alzai gli occhi al cielo, ma decisi di ignorare la situazione; tanto erano completamente ubriache.
Lo sguardo di Lorna invece si fece più cupo, e per cercare di distrarla io ed Allie decidemmo di fare la loro stessa cosa, osservando un gruppo di ragazzi.
Cominciammo a fare commenti simili a quelli che stavano facendo Alex e Nicky.
Io indicai un ragazzo a caso, e dissi: "Quel biondo là ha dei pettorali scolpiti che sono fantastici"
Ed Allie aggiunse con un sorrisetto: "sì, e credo che abbia anche un pacco fantastico" facendoci ridere.
Alex ci sentì, ed intervenne dicendo: "guarda che secondo me ce l'ha piccolo"
Io le diedi una leggera gomitata, ma lei mi bloccò il polso e si avvicinò al mio viso.
"Assicurati di guardare solo me in quel modo" disse appoggiando la sua fronte sulla mia.
Quella frase del tutto inaspettata mi fece arrossire, e subito dopo mi sussurrò all'orecchio un "sei mia" che mi provocò dei brividi di piacere.
Stavolta Alex non si spostò per tornare al posto di prima, ma mi circondò delicatamente la vita con un braccio.
Nicky invece si era fatta silenziosa con Lorna, probabilmente perché quello era il suo modo di esprimere la gelosia.
Al e Nicky smisero di giocare a carte, e notai che anche riprendendo a chiacchierare Alex cercava continue mie attenzioni.
Mi stuzzicava accarezzandomi il bassoventre e tentando di alzarmi la maglietta, oppure si strofinava contro il mio collo lasciandomi leggeri baci, o ancora mi accarezzava le cosce come per provocarmi.
Ad ogni suo tocco sentivo delle leggere scariche elettriche pervadermi il corpo, però cercai di ignorarle.
Nicky invece aveva tirato fuori la sua sigaretta elettronica, ed anche Alex la provò, sprigionando un dolce aroma di menta nell'aria.
"Posso provarla?" chiesi incuriosita.
Allie mi guardò inizialmente stupita, dato che di solito non ero una che sperimentava nuove cose.
Si stupì anche Alex, tanto che la allontanò da me.
"Pipes con un solo tiro ti metteresti a tossire come non so cosa" affermò.
"Dai voglio sentire il sapore della menta" spiegai, e mi protesi verso di lei.
Al però prese un'altra boccata con calma, e si avvicinò al mio volto.
Mi lasciò un bacio sulle labbra, liberando il fumo e il gusto della menta.
Poi si allontanò da me e mi guardò soddisfatta, mentre io ancora scombussolata non riuscii a nascondere un sorriso.

Uscimmo dal pub quando si era fatta la mezzanotte, specialmente perché Nicky ed Alex erano troppo ubriache (anche se non volevano smettere di bere).
"Riesci a camminare?" domandai alla mia fidanzata.
Lei mi fece cenno di sì, ma appena la mollai iniziò a barcollare.
"Certo, come no" dissi sospirando, e la feci appoggiare mentre lei mise un braccio sulle mie spalle.
Nicky invece abbracciò Lorna inaspettatamente, confessandole che in realtà si era ingelosita precedentemente.
In qualche modo anche loro risolsero le cose, ed aspettammo un taxi per tornare all'hotel.
Riuscimmo miracolosamente a trovarne uno che era abbastanza spazioso per tutte.
Durante il breve tragitto però, Alex continuò a starmi addosso e a provocarmi con dei baci sul collo.
"Al...dai, sei completamente ubriaca" le sussurrai ridacchiando.
"Ho voglia di te Piper, non è colpa mia se non scopiamo da 5 giorni" esclamò a voce fin troppo alta, facendomi sgranare gli occhi.
Probabilmente anche il tassista avrà sentito.
"Abbassa la voce!" la pregai imbarazzata.
Nicky scoppiò a ridere, seguita dalle altre, mentre io sprofondai nell'imbarazzo.

Arrivammo di fronte l'hotel qualche minuto dopo, e dovemmo scendere dal taxi con calma visto che Nicky ed Alex non riuscivano a rimanere in equilibrio.
"Pipes mi sa che ho visto la tua mucca" mi disse Alex ridendo.
"La mia che?" domandai confusa.
"La mucca Berta. Non dirmi che non te la ricordi" continuò a prendermi in giro ridacchiando.
Ah...quando in passato mi ero ubriacata e avevo detto di volere una mucca, sì.
Sospirai, mentre lei non riuscì a trattenere le risate.
Pagammo il tassista, e ci avviammo all'hotel.
Anche salendo in ascensore, Alex proseguì a cercare del contatto fisico con me, facendomi ridacchiare.
Non l'avevo davvero mai vista così ubriaca.
Arrivate al nostro piano, ci salutammo tutte per tornare alle nostre camere, e quando io ed Alex raggiungemmo la nostra, lei chiuse subito la porta.
Mi prese per la vita e mi baciò, alzandomi la maglietta.
Mi lasciai sfuggire un mugolio di piacere, però mi dovetti allontanare da lei.
"Al..non credo tu sia in grado di pensare a questo ora, non riesci nemmeno a stare in piedi" le feci notare.
"Nah, non è vero" affermò.
Io sorrisi e le stampai un bacio sulle labbra.
"Vado a lavarmi i denti, tu aspettami" le dissi.
In realtà le avevo detto di aspettarmi solo per accontentarla, sapevo che probabilmente si sarebbe addormentata.

Infatti quando pochi minuti dopo uscii dal bagno, la trovai sdraiata a letto, immersa ormai nel mondo dei sogni.
La sua maglietta si trovava per terra dall'altra parte della stanza, dato che sicuramente aveva provato a spogliarsi.
Trattenni una risata vedendola così: aveva i capelli arruffati, un braccio penzolante fuori dal letto, e c'era il cuscino che stava per cadere.
Mi ricordai di quando nel viaggio in auto lei mi scattò quelle foto imbarazzanti quando dormivo.
Perciò feci la stessa cosa, e presi il cellulare aprendo la fotocamera.
Scattai un paio di foto, trattenendomi dallo scoppiare a ridere.
Poi rimisi il telefono in tasca, e le rimboccai le coperte cercando di non svegliarla (anche se dormiva come un sasso, quindi in realtà non c'era pericolo).
Infine mi abbassai, e le accarezzai dolcemente la guancia.
"Ti amo scema" le sussurrai scherzando con un sorriso.

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