Piper's pov
La mattina dopo mi svegliai tra le braccia di Alex, il posto che più preferivo al mondo.
Guardai l'orologio: erano solamente le 7, ma non avevo più sonno.
Mi stiracchiai lentamente e mi alzai facendo attenzione a non svegliare Al.
Era bellissima anche quando dormiva, sembrava così rilassata.
I capelli neri erano sciolti, e le contornavano il viso in maniera stupenda.
Le spostai un ciuffo dietro l'orecchio, sorridendo.
Poi le stampai un bacio sulla fronte, ma lei evidentemente si svegliò, perché di colpo mi prese per il polso e mi riportò a letto.
Mi riabbracciò facendomi ridacchiare, poi aprì gli occhi e mi rivolse un sorriso, ancora assonnata.
"Buongiorno" mi disse con voce roca, mentre io sorrisi perdendomi nei suoi occhi verdi.
"Giorno" risposi dolcemente.
Dopodiché spostai lo sguardo sul suo collo, guardando il succhiotto che le avevo fatto la notte prima.
Non se n'era ancora accorta, perciò cercai di trattenere un altro sorriso.
Lei mi guardò incuriosita.
"Che c'è? Ho qualcosa sul collo?" mi domandò divertita toccandosi la pelle.
"No, niente" cercai di mentire, però continuai a sorridere, ed Alex si insospettì.
"Mmm, non ti credo" affermò ridacchiando, per poi alzarsi.
Andò verso il bagno per guardarsi allo specchio, mentre io aspettai di sentire la sua reazione.
Niente, silenzio.
Nemmeno due secondi dopo uscì dal bagno, e mi lanciò un'occhiataccia.
"Ma che cazzo? Un succhiotto? Cos'hai, 12 anni?" mi domandò irritata.
Non pensavo che avrebbe reagito così.
"Andiamo, è solo un succhiotto. Non prendertela" le dissi calma, poi aggiunsi "E poi non eri tu che amavi farli?" chiesi avvicinandomi a lei.
Alex mi fulminò con lo sguardo.
"Appunto, farli. Non averli" spiegò arrabbiata.
"Quindi se tu mi riempi di succhiotti va bene, ma se te ne faccio uno io ti incazzi?" esclamai stupita.
Lei sbuffò, poi frugò nella valigia e si cambiò velocemente i vestiti.
"Dove vai?" chiesi, osservandola.
"Di sotto. A fare colazione" rispose freddamente senza degnarmi di uno sguardo.
Sospirai, non avrei voluto discutere di nuovo.
"Non mi aspetti?" le domandai, ma non appena finii la frase, lei uscì sbattendo la porta.
Alzai gli occhi al cielo.
Se l'era presa per un semplice succhiotto. Aveva ingigantito la cosa come se fosse stata una questione di vita o di morte.
I miei pensieri però furono interrotti dal telefono che vibrò sul comodino.
Andai a prenderlo, e vidi una nuova notifica, da parte di 'Emily Blake'.
Aprii il messaggio; mi aveva mandato una foto.
Era un'immagine dei cuccioli che giocavano: Latte si era buttata addosso a Yume, mentre Haze teneva in bocca un peluche che aveva ridotto a brandelli.
Mi venne da sorridere guardando quella foto, in effetti sentivo un po' la loro mancanza.
'Non si annoiano di certo, però vorrebbero rivederti' scrisse Emily.
Subito dopo inviò un altro messaggio: 'O meglio, vorremmo rivederti'
Cosa?
Aveva davvero scritto che voleva rivedermi?
Non sapevo ancora perché facesse così.
E non sapevo nemmeno cosa rispondere.
Sospirai, e nel dubbio non scrissi niente in risposta.
Per il momento dovevo pensare alla vacanza, e ad Alex che era arrabbiata con me.
Già, avrei dovuto trovare un modo per farmi perdonare.
Nonostante non ci trovassi niente di male in un banale succhiotto, non volevo litigare con Al su chi avesse ragione o meno.
Volevo riabbracciarla, e baciarla di nuovo, un'infinità di volte.
Lorna mi chiamò per avvertirmi che Nicky era già scesa per fare colazione; perciò lei ed Allie mi stavano aspettando.
"Arrivo" dissi, e chiusi la chiamata.
Mi vestii, e le trovai ad aspettarmi in corridoio, sedute sulle poltroncine intente a chiacchierare.
Allie e Lorna andavano molto d'accordo, mi faceva davvero piacere.
"Giornoo" mi disse Allie vedendomi, e ricambiai il saluto sorridendo ad entrambe.
Scendemmo al piano terra con l'ascensore, continuando a chiacchierare.
Dato che la colazione era in hotel, una volta scese di sotto sentimmo immediatamente un dolce profumo.
Entrammo nella sala, e subito vidi Alex seduta ad un tavolo con Nicky.
Stavano scherzando e ridendo, perciò pensai che Al non fosse più arrabbiata come prima.
Allie, Lorna ed io le raggiungemmo al tavolo dopo aver preso la colazione.
Mi sedetti di fianco la mia ragazza, ma lei sembrò non accorgersi di me.
"Wow Alex, bel succhiotto" osservò Lorna, e Nicky scoppiò a ridere.
"Gliel'avevo fatto notare anch'io. A quanto pare Piper marca il territorio" esclamò quest'ultima.
Alex le rivolse uno sguardo che sembrava voler dire 'se non la smetti ti trucido', accompagnato da un finto sorrisetto.
Allie trattenne una risata, e feci lo stesso anch'io.
Cambiammo discorso, e nel bel mezzo delle risate io cercai di avvicinarmi ad Alex, dato che mi stava completamente ignorando.
Le appoggiai una mano sul ginocchio, ma lei me la spostò accavallando le gambe.
Ok, a quanto pare ce l'aveva ancora con me.
Nel mio piatto avevo ancora un muffin al lampone che avevo preso apposta per lei, dato che erano i suoi preferiti.
Glielo appoggiai sul tovagliolo, ma lei nemmeno mi guardò.
Scherziamo?
Sospirai, e decisi di lasciare stare.
Per il resto della colazione continuai a guardarla con la coda dell'occhio, anche se lei sembrava ancora irritata con me.Dopo aver finito di mangiare, dei fiocchi di neve cominciarono lentamente a scendere dal cielo, perciò decidemmo di uscire fuori per goderci meglio la neve.
I fiocchi si fecero sempre più grossi, ma fu piacevole.
Tutto ciò che ci circondava era ricoperto da soffice, fredda neve.
Improvvisamente Allie ammucchiò un po' di neve tra le mani, formando una palla che tirò a Nicky.
Nicky si lasciò sfuggire un urlo divertito, e tirò un'altra palla sia a Lorna che ad Allie.
Lorna successivamente fece lo stesso, colpendo Alex e me.
Iniziò una vera e propria battaglia; con le dita gelide raccoglievamo la neve che poi ci buttavamo addosso.
Inaspettatamente Alex mi infilò della neve nella giacca, e sentendo il ghiaccio freddo un brivido mi percorse la schiena.
Urlai, colta di sorpresa; poi la guardai e lei mi osservò con un sorrisetto.
Iniziai a rincorrerla per vendicarmi, ma quando la raggiunsi lei mi afferrò facendomi cadere, e mi ritrovai a terra col suo viso a qualche millimetro di distanza, lei sopra di me.
Le sue labbra erano così vicine che mi venne voglia di baciarla.
Decisi di provocarla un po', quindi le dissi piano: "mi piace questa posizione"
Nei suoi occhi vidi accendersi il desiderio, e subito dopo mi mordicchiò leggermente il labbro inferiore, facendomi avvampare.
Non volendo porre fine a quel contatto cercai di ottenere un bacio più passionale, ma lei non me lo permise perché si rialzò sorridendo.
Mi lasciò scombussolata, ma mi rialzai in piedi.
Lei mi guardò soddisfatta, inarcando un sopracciglio, mentre io sbuffai.
Avevo ancora la neve gelida che Alex mi aveva infilato nella giacca, e dato che mi dava fastidio dovevo andare in bagno a toglierla.
Rientrai in hotel senza dirle nulla, ma con la coda dell'occhio notai che lei mi seguì.
Entrò dopo di me in bagno, e chiuse la porta.
"Perché mi hai seguita?" chiesi togliendomi la giacca, facendo uscire la neve ghiacciata.
Lei si accertò che non ci fosse nessun altro, poi si avvicinò a me e mi baciò con foga, prendendomi però dolcemente il viso tra le mani.
Fu un bacio inaspettato, che però ricambiai subito.
Avevo sempre le farfalle nello stomaco, ad ogni suo bacio.
Quando si staccò rimasi col fiato corto, e ci guardammo negli occhi.
"Perché avevo voglia di fare questo" rispose semplicemente.
"Di colpo non sei più arrabbiata?" le domandai confusa.
Lei mi rivolse un sorriso malizioso, e mezzo secondo dopo mi ritrovai con la schiena appoggiata al muro, i polsi bloccati dalle sue mani.
"Sbaglio o questa identica scena ci è successa anche in un altro bagno?" le chiesi mordendomi il labbro, ricordandomi di quando io e lei ancora non stavamo insieme, all'inizio.
"Può darsi" mi sussurrò osservando le mie labbra.
"Dopo che mi hai ignorata per tutta la mattina mi segui fino a qui, e mi baci in questo modo. Pensi davvero che starò al tuo gioco?" domandai provocatoria.
Lei però mi alzò in braccio cogliendomi di sorpresa, e per evitare di cadere allacciai le braccia attorno al suo collo.
"Se non vuoi allora fa niente" mi disse con un sorrisetto.
Ma chi volevo prendere in giro? Tanto non potevo resisterle.
Infatti la strinsi a me, guardando i suoi bellissimi occhi verdi, e la baciai nuovamente.
Non mi sarei mai potuta stancare dei suoi baci.
Mi alzò la maglietta, ma io arrossii di colpo.
"Alex! Qualcuno potrebbe entrare" esclamai imbarazzata.
"Non c'è nessuno" mi rassicurò prima di sfilarmi la felpa.
Anche se avessi voluto opporre resistenza non ci sarei riuscita, dato l'effetto che aveva Alex su di me.
Cominciò a lasciarmi dei lenti baci giusto al di sotto della clavicola, succhiando leggermente.
Portai la testa indietro, mugolando di piacere.
"Questo è per vendicarmi un po'" mi disse con voce sensuale, continuando a lasciarmi numerosi succhiotti.
Socchiusi gli occhi mentre lei proseguiva quella piacevole tortura, e quando dopo si fermò, la guardai insoddisfatta.
"Ho finito" mi disse con un sorrisetto.
Guardai la mia pelle, e vidi una serie di punti violacei che tutti insieme formavano un cuore.
"Cazzo Alex, io te ne avevo fatto solo uno" esclamai allarmata, e lei mi lasciò andare.
Mi guardai allo specchio: quel cuore era enorme.
"Così ti ricorderai di non farmi più dei succhiotti, soprattutto nei punti visibili" mi spiegò sorridendo.
Sbuffai, ma decisi di lasciar perdere, visto che quel cuore sarebbe comunque stato coperto dai vestiti.
Sospirai dandogliela vinta.
"Comunque ho capito perché ti sei comportata in quel modo freddo con me" affermai.
Lei mi rivolse uno sguardo interrogativo, ed io mi rimisi la maglietta.
"Quando ieri ti ho ignorata, so che infondo non ti è piaciuto, anche se non lo hai dato a vedere, e l'hai nascosto" dissi; poi feci una breve pausa, e aggiunsi: "Quando non vuoi far vedere le tue debolezze ti comporti così, ti conosco" conclusi.
Lei rimase un attimo in silenzio, poi accennò un sorriso e si passò una mano tra i capelli.
"Come vuoi tu" disse scrollando le spalle.
Io le sorrisi, e lei mi guardò mordendosi l'interno della guancia.
Mi avvicinai a lei e la abbracciai.
Alex rimase un po' stupita, ma dopo poco ricambiò lentamente l'abbraccio.
"Con te non sono mai riuscita a nascondere le mie insicurezze" ammise in un sussurro.
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RomancePiper è una semplice ragazza che va all'università. È calma, ama i libri ed è soddisfatta della vita che ha col suo fidanzato Larry...o forse no? Forse le manca qualcosa, qualcosa che la faccia sentire viva, qualcosa che la renda veramente felice. U...