Alex's pov
Mi stavo preparando per andare all'università, e ovviamente non facevo altro che pensare a Piper.
Com'è che era entrata nei miei pensieri talmente in fretta?
Uscii di casa un po' prima del solito, e scesi al piano di sotto per poi bussare alla porta di Allie e Piper, sperando di vedere quegli occhi blu mare.
Ma invece mi aprì Allie.
"Piper è già uscita?" domandai. Avrei davvero voluto vederla di nuovo.
"Sì, lei esce prima apposta per andare al bar...è fissata col fare colazione in quel posto, ormai sembra una tradizione" rispose scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
Io ridacchiai e la ringraziai velocemente, poi la salutai con un cenno della mano mentre scesi le scale.Appena uscita, l'aria gelida mi colpì immediatamente, e in quel momento avrei voluto essere sotto il piumone.
Imboccai la solita via con le cuffie nelle orecchie e mi diressi da Piper.
Entrai nel bar cercandola con lo sguardo, e quando la trovai vidi che stava parlando con il suo "fidanzato".
Lui era di schiena ma lo potei riconoscere comunque.
Stavano chiacchierando in modo piuttosto calmo.Decisi allora di fare una mossa azzardata.
Mi avvicinai al tavolo, e appena Piper mi vide si agitò. Il suo sguardo passava in continuazione da me a Larry.
"Ciao Piper" dissi gentilmente anche se in faccia avevo stampato un sorrisetto.
Lei scattò in piedi e mi guardò sempre più nervosa come per chiedermi ''cos'hai in mente?''
"H-hey Alex" ricambiò il mio saluto mentre io continuai a sorridere.
Larry si girò a guardarmi e chiese a Piper: "è una tua conoscente?"
"Sì...diciamo" rispose lei.
Una volta di fianco a Piper le stampai due baci sulle guance, e lei arrossì di colpo.
Notai anche che portava la sciarpa per coprire i succhiotti che le avevo fatto.
"Cosa stai facendo?" mi sussurrò tesa.
"Ti saluto, no?" esclamai semplicemente facendole l'occhiolino.
Larry si schiarì la gola interrompendo le nostre frecciatine, e disse porgendomi la mano: "piacere, sono Larry, il fidanzato di Piper"
A quell'affermazione l'espressione sul mio volto si fece piuttosto irritata.
Prima di rispondere strinsi con decisione la sua mano, e lui fece una leggera smorfia di dolore.
"Io sono Alex" mi presentai.
"È un piacere conoscerti.." disse liberandosi dalla presa.
«Per me no» pensai, ma mi trattenni dal dirlo.
Risposi solamente con un sorriso infastidito.
Piper notò la tensione formatasi, e per rimediare chiese a Larry: "non dovevi andare da Pete?"
Lui sgranò gli occhi ed esclamò: "Hai ragione! Me ne stavo per dimenticare"
Prese il suo cappotto, e prima di andare si avvicinò a Piper e le diede un breve bacio, che però ai miei occhi sembrò durare secoli.
Lei rimase immobile in preda al nervosismo, guardandomi con la coda dell'occhio.
Odiavo vederla con qualcun altro, l'unica persona che poteva baciare quelle labbra dovevo essere io. Detestavo il solo pensiero di lei con Larry.
Dopodiché lui si rivolse a me dicendomi con un sorriso: "ciao Alex, ci si vede"
«Ma anche no grazie» pensai.
"Certo" mi limitai a rispondere spazientita.Appena lui uscì io guardai Piper.
"Quando pensi di dirglielo?" domandai riferendomi chiaramente a ciò che era successo tra noi due.
"Non è semplice, prima devo trovare il modo...in più hai detto che avresti portato pazienza" disse abbassando lo sguardo.
"So che l'ho detto, ma odio doverti condividere con qualcun altro. Ti voglio solo per me" affermai.
Forse con quella frase sembrai troppo gelosa o disperata, ma non me ne importò.
Lei scontrò i suoi brillanti occhi azzurri coi miei, e potei notare quanto fosse scioccata dopo aver sentito quelle parole.
"Alex..." sussurrò, e stavolta il suo sguardo cadde sulle mie labbra.
Mi guardai attorno cercando il bagno, e appena lo vidi presi Piper per il polso.
"Vieni" dissi decisa portandola con me.
Lei mi seguì confusa, e una volta entrate domandò: "cosa ci facciamo qui?"
Io mi accertai che non ci fosse nessuno, poi chiusi la porta a chiave.
Lei corrugò la fronte non capendo.
"Al-" cercò di dire, ma venne fermata dalle mie labbra sulle sue.
La feci scontrare alla parete e lei ansimò, poi mi staccai e la guardai negli occhi.
"Solo io posso baciarti così" dissi con voce roca.
Piper annuì frastornata, e io mi avvicinai nuovamente.
Le tolsi la sciarpa facendo scoprire i numerosi e piccoli succhiotti sulla sua pelle.
A quel punto ripresi a baciarla scendendo più giù, e mordicchiai dolcemente il suo collo mentre lei ansimava il mio nome.
Piper però fece all'improvviso qualcosa di inaspettato: ribaltò la situazione e mi ritrovai con le spalle al muro.
Io sorrisi divertita, non conoscendo bene quel suo lato.
"Sono curiosa di sapere cosa sai fare" la sollecitai.
Lei si avvicinò e mi morse delicatamente il labbro inferiore, mentre le sue mani calde finirono sotto la mia maglietta.
Un brivido mi percorse tutto il corpo, lei iniziò a baciarmi con più foga ed io la strinsi a me più forte.
Il suo profumo mi mandava in estasi, non capivo nulla quando ero vicino a Piper.
Di colpo però qualcuno bussò alla porta del bagno interrompendoci.
"C'è qualcuno?" chiese una voce.
Io e Piper ci staccammo immediatamente guardandoci negli occhi.
Ci scappò un sorriso, e ci sistemammo il più in fretta possibile.
Poi aprimmo la porta e la signora che aveva bussato entrò fissandoci confusa, mentre noi trattenevamo le risate.Una volta fuori dal bar, Piper ed io scoppiammo a ridere ripensando a ciò che era appena successo, e ci dirigemmo insieme all'università lanciandoci sguardi che racchiudevano più di mille parole.
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A window full of messages
RomancePiper è una semplice ragazza che va all'università. È calma, ama i libri ed è soddisfatta della vita che ha col suo fidanzato Larry...o forse no? Forse le manca qualcosa, qualcosa che la faccia sentire viva, qualcosa che la renda veramente felice. U...