Piper's pov
*4 anni dopo*
"Tienimi la mano" dissi a mia moglie quasi in una supplica, spaventata dall'ago che stava per colorare la mia pelle.
Alex era diventata mia moglie, e adoravo chiamarla in quel modo. Era come se, pronunciando quel termine, mi ricordassi che eravamo ufficialmente legate l'una all'altra. Che era davvero mia, e di nessun altro.
Ci eravamo sposate il mese prima, a Marzo, organizzando un matrimonio sulla spiaggia.
Non fu nulla di esagerato: invitammo i parenti e gli amici più stretti, i quali furono tutti contenti per noi. Mia madre si era addirittura commossa nel vedermi in abito da sposa, ed era felice del fatto che stessi sposando la donna che amavo.
Io e Al avevamo scelto di farci un tatuaggio insieme quasi per caso, seguendo più l'istinto che la ragione.
Io mi sarei tatuata un piccolo simbolo dell'infinito sul fianco, mentre lei la scritta 'love is pain' sull'avambraccio sinistro.
Quando le avevo chiesto il perché di quella scelta, mi aveva rivolto un sorriso dolce per poi rispondere semplicemente: "non trovi che il dolore e l'amore siano strettamente legati?"
Io avevo annuito, ormai conoscendo il suo modo di vedere determinate cose. Nascondeva sempre un lieve pessimismo per alcuni aspetti, ma non era qualcosa che mi dispiaceva.
I suoi ragionamenti erano infatti ciò che più mi affascinava di lei, ed era come se giorno dopo giorno mi continuassi ad innamorare sempre di più.
Per quello avevo deciso di tatuarmi un infinito, per ricordarle la continuità incessante del mio affetto per lei.
Alex non era solamente entrata nel mio cuore, ma sembrava avermi anche lasciato un marchio indelebile sulla pelle. Mi aveva cambiata, e non avrei mai potuto ringraziarla abbastanza per avermi stravolto la vita.
"Pipes, fa meno male di quel che credi" tentò di rassicurarmi lei con una risata, riportandomi così alla realtà.
Non sapevo perché l'idea di un tatuaggio mi spaventasse talmente tanto; forse era colpa di un programma tv che avevo visto settimane prima, in cui alcuni uomini facevano un'analisi approfondita sui rischi dei tatuaggi per la salute. Cazzo. Perché poi avevo guardato quella trasmissione?
Rivolsi uno sguardo leggermente impaurito ad Alex, la quale mi prese la mano per tranquillizzarmi. Osservai la fede al suo anulare, che sembrava brillare per via della luce del sole.
Il suo tatuaggio era già terminato, perciò mancavo solo io.
Lei, al contrario di me, era rimasta incredibilmente calma durante tutto il processo, forse perché non era stata la sua prima volta.
"Non ci vorrà molto" mi assicurò il tatuatore. Era un ragazzo dai capelli castani, con un sorriso contagioso e un piercing sul labbro inferiore.
"Comincio?" mi chiese quindi quest'ultimo.
Io presi un respiro profondo osservando di nuovo gli occhi verdi di mia moglie, come per farmi coraggio.
"Sì" dissi deglutendo, e poco dopo sentii l'ago entrare in contatto con la mia pelle.
Faceva meno male di ciò che avevo immaginato, ma il dolore era comunque notevole.
Imprecai mentalmente e strinsi la mano di Al, la quale mi guardò divertita.
"Allora? È impossibile come credevi o pensi di sopravvivere?" mi domandò sorridendo.
"Se mi tieni la mano penso che sopravvivrò"
—
Data la semplicità del simbolo che avevo scelto di tatuarmi, dopo nemmeno venti minuti la mia tortura ebbe fine.
Il ragazzo ci suggerì di lasciare scoperti i tatuaggi per 2-3 ore circa, e in seguito di applicarci sopra una pellicola trasparente.
Fu così gentile che mostrò apprezzamento anche per i tatuaggi di Alex, specialmente per le rose presenti sul suo braccio. Finirono così per scambiarsi quattro chiacchiere, entrambi presi da quel comune interesse.
Infine pagammo, ed uscimmo dal negozio ringraziando.
"Andiamo a casa? Penso che Allie si sia stufata di badare a Haze e a Latte da tutta la mattina" mi disse Al, estraendo dalla tasca della giacca le chiavi dell'auto.
"Già, e mi ha detto che ha portato anche Yume con lei" spiegai divertita.
Io e Alex ci eravamo trasferite 2 anni prima in una casetta a schiera leggermente più lontana dal centro, anche per una questione di vicinanza ai nostri lavori. Io avevo iniziato a lavorare in una casa editrice abbastanza conosciuta, mentre lei aveva completamente cambiato ambito, diventando un'analista finanziaria. Nonostante fosse ancora nuova del settore ci sapeva davvero fare, ed era per quello che stava velocemente conquistando fiducia e notorietà nell'azienda in cui era impiegata.
Allie aveva invece iniziato a convivere con Jack, e dato che entrambi si erano affezionati in modo particolare a Yume, si erano offerti di prendersene cura.
Erano stati di grande aiuto, perché per me e Alex gestire tre cani di quella taglia sarebbe stato difficile.
"Ah già, Nicky mi ha scritto che stasera non verrà a cena da noi" mi avvisò mia moglie, una volta in auto.
"Perché?"
"Ha detto di avere un qualche appuntamento con una ragazza...Brittany, Britney, non ricordo" rispose scrollando le spalle.
"Un'altra? Questa settimana è uscita con altre tre ragazze" dissi ridacchiando.
"Sai com'è, Nick ha bisogno di variare. Non è una che ama le relazioni fisse" affermò lei con un sorriso.
Quasi dimenticavo, le cose tra Nicky e Lorna alla fine non avevano funzionato, e dopo alcuni mesi di frequentazione avevano deciso di lasciarsi. Rimasero però in buoni rapporti, sebbene ci vollero varie settimane per farle riavvicinare.
Lorna si era poi trovata un ragazzo di nome Vinnie, anche lui di origini italiane, e sembravano andare veramente d'accordo.
"Uffa, si perderà la cucina di casa Vauseman allora" dissi.
"Beh, ora che mi ci fai pensare forse dovrei comprare un estintore. Non vorrei che ricapitasse un disastro come l'ultima volta, quando hai provato a cucinare le lasagne" mi provocò Alex con una risata, ricevendo un'occhiataccia da parte mia.
"È stata colpa del timer del forno che non ha suonato" mi giustificai, ripensando a quando per poco non rischiai di dare inizio ad un incendio nel tentativo di preparare la cena.
"Certo, come no" replicò, continuando a prendersi gioco di me.
Alzai gli occhi al cielo, e lei poggiò una mano sulla mia coscia.
"Forse l'unica cosa buona che abbiamo fatto in quella cucina è stata scopare" affermò con un sorrisetto, facendomi ricordare tutte le volte in cui l'avevamo fatto sui ripiani di marmo, sulla credenza in legno, e perfino per terra.
Avvertii subito le mie guance riscaldarsi, diventando bollenti.
Alex se ne accorse e rise di nuovo, così mi voltai dalla parte del finestrino nell'attesa di calmare il mio battito cardiaco.
"Amo vedere come certe volte tu sia più audace di me mentre in altri casi basti un niente per farti imbarazzare" mi disse ridacchiando e prendendomi la mano.
"Non è vero" tentai di negare io, intrecciando però le mie dita alle sue.
"Ah no? Perché ormai penso di conoscerti piuttosto bene, mogliettina" mi stuzzicò con tono dolce, così faticai a trattenere un sorriso.
"Scema" le dissi piano, facendola sorridere.Era questo ciò che tutti chiamano vero amore?
Stare con qualcuno e sentirsi completi, sentirsi davvero sé stessi.
Guardare gli occhi dell'altro e perdersi dentro il loro colore, qualunque esso sia.
Pensare a quella persona in ogni momento possibile, senza nemmeno rendersi conto di star sorridendo come un ebete.
Essere più felici che mai grazie a semplici ma indelebili gesti, che diventano poi parte di noi.
Sorridere, litigare, abbracciarsi, ingelosirsi, correre via e fare pace.
Provare emozioni mai provate prima.
Sentirsi vivi. Ecco cos'è l'amore.
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*spazio autrice*
E dopo mesi e mesi si conclude anche questa storia iniziata un po' per caso :)
Sinceramente non avrei mai pensato di scrivere una fan fiction, e quando l'ho cominciata non avrei mai pensato di scrivere più di 90 capitoli (i quali oltretutto dovrei ricontrollare e sistemare)
Comunque vorrei davvero ringraziare tutti per avermi supportata (e sopportata) durante questo periodo lunghissimo 💛
(Special thanks to el8888889 ♡ perché mi ha aiutata tantissimo e non saprei come avrei fatto senza lei u.u)
Detto questo
C'è la possibilità che più avanti esca un'altra storia vauseman (più corta però, perché questa è stata infinita) eee nulla, non anticipo niente
Concludo dicendo che per qualsiasi cosa sono qui, quindi se volete farmi domande, proporre qualcosa, o semplicemente parlare potete farlo tranquillamente perché tanto non mordo
Alla prossima ʕ•ᴥ•ʔ♡
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RomancePiper è una semplice ragazza che va all'università. È calma, ama i libri ed è soddisfatta della vita che ha col suo fidanzato Larry...o forse no? Forse le manca qualcosa, qualcosa che la faccia sentire viva, qualcosa che la renda veramente felice. U...