Chapter 15

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Piper's pov

Quella mattina ero come sempre passata dal bar di Josh prima di andare all'università, ormai ero diventata una cliente abituale.
Mi piaceva davvero quel posto, non so di preciso cosa avesse di così bello, ma era piacevole stare là.
Ovviamente mi portai dietro anche un buon libro. Magari leggere lì senza proferire parola con nessuno mi faceva sembrare un'asociale, ma non m'importava dato che i libri erano la mia più grande passione.
Lessi qualche pagina e poi mi diressi al bancone da Josh per ordinare qualcosa.
Lui passava davvero molto tempo al bar, era di sua proprietà e ci dedicava anima e corpo.
Mi persi a parlare col mio amico, e solo quando dopo tornai al tavolo mi resi conto di che ora si era fatta.
Dovetti divorare il mio croissant in mezzo secondo o sarei stata nuovamente in ritardo, ed Allie mi avrebbe ammazzata poiché odiava dovermi aspettare ogni volta.
Spesso io e lei non andavamo all'università insieme, visto che io mi svegliavo prima apposta per avere il tempo di fare colazione fuori.

Ad ogni modo, finii il croissant immediatamente e raccolsi le mie cose nello zaino pronta per avviarmi a scuola.
Prima di dirigermi verso l'uscita però notai un piccolo biglietto infilato in un angolo della finestra.
«Questo non c'era prima» pensai, e lo presi tra le mani.
Lo aprii e lessi la frase: 'il libro che stai leggendo è bello quanto te?'
"Ma cosa..." dissi confusa sottovoce.
Mi guardai intorno per cercare di capire chi potesse averlo scritto, ma non vidi nessuno di particolarmente 'sospetto'.
Girai anche il foglietto per cercare una firma o qualcosa, però era vuoto.
«Scherziamo? È pure anonimo?»
Odiavo non sapere cose come quelle, ero una persona curiosa e avrei voluto capire chi l'avesse scritto.

Ma non ne avevo il tempo in quel momento, quindi ficcai il biglietto nella tasca della giacca ed uscii di fretta.
Camminai velocemente per le strade, cercando di sbrigarmi.
Una volta arrivata, vidi Allie all'entrata dell'università con la sua solita espressione spazientita che fa sempre quando sono in ritardo.
"Allie...so che mi vorresti strangolare perché ti faccio sempre aspettare. Scusa, per farmi perdonare ti offrirò una pizza uno di questi giorni" dissi prima che potesse cominciare a richiamarmi.
La sua espressione dapprima seria cambiò immediatamente, e approvò la mia idea annuendo.
"Tu sì che mi conosci bene e sai come corrompermi. Anche se non so se effettivamente questa sia una buona cosa." disse.
Io risi, e dopodiché ci avviammo per andare in aula.
"Probabilmente entrerò in coma durante la spiegazione di Peters" si lamentò Allie.
"Già, 2h con lui sono troppe e sembrano non finire mai" risposi io.

Quando entrammo in classe notai subito Alex, la quale seguiva la nostra stessa lezione.
Stavolta era seduta nelle file più in fondo, e io la indicai ad Allie come per dirle di andare a raggiungerla.
La mia amica accettò volentieri, così salimmo le scalinate per prendere posto.
"Hey" salutai Alex con un sorriso mentre Allie le fece un cenno con la mano.
Lei si girò e ricambiò il sorriso salutando.
"Sedetevi pure" ci invitò indicando i due posti liberi alla sua destra. Noi accettammo e tirammo fuori i libri.
"Non sapevo seguiste anche voi questa lezione" disse.
"Già" risposi "anche se io a dir la verità ti avevo già vista l'altro giorno" ammisi con un sorriso.
"Davvero?" esclamò lei.
"Sì" intervenne Allie "e ci eravamo pure chieste come fai a non prendere appunti con questo insegnante."
Alex ridacchiò e disse: "semplicemente non ne ho bisogno."
Poi notò i nostri sguardi e disse divertita: "Non guardatemi come se fossi un extraterrestre"
"In realtà dopo ciò che hai detto potresti anche esserlo..." rispose Allie e noi scoppiammo a ridere.

La lezione non fu così noiosa, i minuti passarono veloci chiacchierando con Alex, nonostante alcuni studenti ci ripetevano di fare silenzio.
Allie invece era finita con lo scarabocchiarmi la mano destra con la penna solo perché per sbaglio inizialmente il mio evidenziatore le aveva fatto un segno giallo sul libro.
"Wow Allie, non sapevo avessi un talento per fare tatuaggi" scherzò Alex.
"Lo so vero? Sono capolavori" si vantò la mia amica alzandomi la mano e strattonandola per metterla in mostra come se fosse quella di un manichino, mentre io alzai gli occhi al cielo.
Alex rise, poi mi guardò e all'improvviso disse: "te ne faccio uno anch'io dai."
"Davvero?" dissi divertita.
Lei annuì e io accettai senza pensarci troppo.
Le porsi l'altra mano, lei prese una penna e chiese: "di che colore vuoi l'opera d'arte?"
"Non so, blu?" risposi.
"E blu sia" affermò, e cominciò a tracciare linee sul dorso della mia mano.
Il tocco leggero della sua pelle a contatto con la mia mi provocava una strana e piacevole sensazione che non mi seppi spiegare.
"Cosa disegni?" domandai interessata.
"Tra poco lo vedrai" disse, e quando i suoi occhi verdi mi sorrisero, il mio cuore perse un battito.

Ero in qualche modo incantata da lei, e la osservai col mento appoggiato sul palmo della mano.
Quando finì sorrise soddisfatta del suo lavoro.
Io guardai il disegno, e restai a bocca aperta: era davvero mozzafiato.
"È una...rosa. Ed è stupenda." dissi meravigliata osservandola.
Allie si avvicinò ed esclamò scioccata: "hai fatto una cosa simile in così poco tempo?! È incredibile"
Alex ridacchiò e disse: "mi è sempre piaciuto disegnare, inoltre io stessa ho il tatuaggio di una rosa, perciò me la ricordo talmente bene che so ricopiarla."
"Wow..." sussurrai ancora impressionata.
«Quasi quasi non vorrei più lavarmi la mano» pensai.

Anche se per Alex si trattava di un semplice schizzo, per me era una specie di regalo che ritenevo davvero unico e speciale. Quel gesto mi aveva reso felice per qualche motivo.

"Intanto però devi andare in giro con entrambe le mani scarabocchiate di penna adesso" mi prese in giro Allie, interrompendo i miei pensieri.

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*spazio autrice*
Dopo 15 capitoli ancora niente vauseman? Devo rimediaree
Effettivamente ho iniziato malissimo questa storia...ufff spero di riuscire a farla decente

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