Chapter 12

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Alex's pov

Quella sera uscii per prendere un po' d'aria e distrarmi. Erano successe parecchie cose, e dovevo fare due passi per schiarirmi le idee.
Prima di tutto, Stella aveva avuto la faccia tosta di venire a bussare alla mia porta e chiedermi addirittura un favore. Io non l'avevo voluta nemmeno sentire, anche se già sapevo che sarebbe ritornata per insistere nuovamente.
Comunque restava il fatto che non l'avrei mai potuta perdonare per ciò che aveva fatto in passato.
Lei aveva una dipendenza. Sì, da droghe.
Non solo ne assumeva, ma era coinvolta anche nel loro traffico.
Quando la conobbi stavo attraversando un periodo duro, specialmente per la morte di mia madre, e piano piano lei si approfittò di me. Si approfittò di quella mia fragilità, e senza che me ne rendessi conto, mi ritrovai trascinata nel mondo del contrabbando di stupefacenti.
Però nonostante tutto lei non mi costrinse, quindi non potevo incolparla per essere finita in quel giro, perché in parte ero stata io stessa a capitare in quella situazione.
La cosa peggiore che Stella fece fu quella di tradire e abbandonare me ed altri suoi compagni.
Eravamo 4 in totale, e dovevamo portare a termine una consegna.
Stava andando tutto liscio, finché ci fu un problema improvviso e ci ritrovammo nei guai.
Le autorità ci avevano scoperti, ma prima che ci catturassero, Stella era riuscita a trovare il modo per scappare. E non solo, perché successivamente, quando delle prove stavano per ricondurre anche a lei, Stella ci accusò falsamente per salvarsi la pelle.
Noi ottenemmo gravi conseguenze, al contrario di lei che se la cavò con veramente poco.
Da quella volta non volli più avere a che fare col mondo della droga e con Stella. Inoltre, dopo quell'esperienza fortunatamente trovai il modo per uscire dal tutto nel giro di un anno, però non fu affatto facile.

Ma non mi andava di rivangare inutilmente il passato.
I miei pensieri erano rivolti anche a Piper quella sera.
Il fatto che lei frequentasse qualcuno non avrebbe dovuto interessarmi, ma per qualche ragione mi dava fastidio. Mi rattristava ed innervosiva allo stesso tempo. Cercavo di ripetermi più volte che quelli non erano fatti miei e che non avrei dovuto preoccuparmene, ma non ci riuscivo.
Inoltre iniziavo a sentirmi in colpa per averla trattata con più freddezza, infondo lei non aveva fatto nulla di male...no?
Sospirai, guardando il cielo scuro.
«Dovrei chiederle scusa?» pensai, camminando per le strade vuote della città.
Mi aveva anche chiesto se c'era qualcosa che non andava, e io le avevo risposto in modo distaccato.
Imboccai così la via per tornare a casa, per vedere Piper e parlarle.
Arrivai davanti l'appartamento pochi minuti dopo, presi l'ascensore per salire, e quando giunsi al piano di Piper bussai alla sua porta, ritrovandomi davanti la sua coinquilina.
"Alex? Cosa ci fai qui?" mi domandò.
"Allie, Piper è in casa?" chiesi io di rimando.
"In verità lei è salita di sopra per parlare con te" disse confusa.
Non la ringraziai nemmeno, perché salii le scale più in fretta che potessi.
E la trovai là, seduta sui gradini davanti la porta.
Alzò lo sguardo, e i suoi occhi blu mare incontrarono i miei.
"Alex?" mormorò.
Io mi avvicinai, mi sedetti di fianco a lei sui gradini e presi un respiro profondo prima di parlare.
"Piper, so che volevi delle spiegazioni per ciò che è successo. So che volevi solo cercare di parlare con me. Mi dispiace di aver cambiato atteggiamento nei tuoi confronti in questo modo. Magari ti sembrerò lunatica o infantile, però mi sento in colpa per prima. Immagino tu sia confusa, perché avrei dovuto cercare di spiegarti. E anche se ci conosciamo a malapena, qualcosa mi dice che di te mi posso fidare" dissi.
Lei sentendo quelle parole mi sorrise.
"Alex, non devi sentirti in colpa. Effettivamente quello che è successo tra te e Stella non sono affari miei, e forse sono stata io a volere sapere troppo su di te..."
Abbassò lo sguardo e aggiunse: "la verità è che vorrei conoscerti meglio, vorrei che anche tu mi raccontassi di te, vorrei sapere cosa ti passa per la testa...insomma, sì, hai capito" ammise imbarazzata.
Trovai la scena adorabile, e potei sentire il mio cuore sciogliersi.
Perché mi faceva questo effetto?
"E se ti dicessi che è lo stesso per me?" affermai, alzandole il mento con l'indice per farla guardare nella mia direzione.
Lei arrossì debolmente e io non riuscii a trattenere un sorriso.
"Ho una proposta: stasera parliamo come abbiamo fatto ieri, ma stavolta sarò io a raccontarti un po' di me. Va bene?" le chiesi, e i suoi occhi si illuminarono.
"Va benissimo. Però dovremmo bere meno." rispose ridacchiando.
"Giusto" dissi con un sorriso.

Il piano 'evitare Piper' forse non sarebbe stato possibile. Perciò decisi di fare l'esatto opposto, e cioè provare a legare di più con lei. Non sapevo dove mi avrebbe portata quella scelta, ma in quel momento non me ne poteva importare di meno. In quel momento c'eravamo solo io, lei, e le nostre risate.
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*spazio autrice*
Scusate se non ho aggiornato prima, la scuola mi sta davvero uccidendo :(
Questo capitolo fa abbastanza schifo, mi spiace ugh

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