Chapter 71

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Piper's pov

*il giorno dopo*
Quella mattinata non feci altro che pensare ad Alex, anche se non era di certo una novità.
La situazione tra di noi era strana; avevamo litigato, sì, ma c'era sempre un qualcosa di indissolubile che ci legava.
Anche il giorno prima, alla mostra, per un attimo avevo davvero creduto che ci stessimo per baciare. Quando dopo avermi spostato i capelli dal viso mi aveva guardata coi suoi occhi verdi, a pochi centimetri dalle mie labbra.
Ecco, in quel momento avevo lasciato da parte tutto il rancore, tutti i malintesi. In quel momento avrei voluto solo baciarla e dimenticare ogni cosa, dirle che la amavo ancora alla follia, e che non m'importava di nessun altro...perché per me c'era solo lei.
Avrei voluto sistemare le cose tra noi.
"Scommetto che stai pensando di nuovo ad Alex" mi disse Allie all'uscita dall'università, notando il mio sguardo assente.
"Nah, perché dovrei?" risposi, forzando una risata.
Lei alzò gli occhi al cielo e sospirò.
"Senti, le devi parlare, chiarire. È chiaro che tra di voi non è finita" affermò, stringendosi nelle spalle.
"È...complicato" dissi piano, come per volermi giustificare.
"Voi siete complicate. Prima discutete, vi evitate, poi capite che non potete fare a meno l'una dell'altra, fate pace, vi comportate da coppietta innamorata e felice, ed infine discutete di nuovo. È sempre la stessa storia" esclamò la mia amica.
"Non è vero" smentii io, anche se sotto sotto forse aveva ragione.
"Certo" rispose lei, ironica.
Mi sistemai lo zaino sulle spalle, pensando che quella mattina ancora non avevo visto Alex, nemmeno durante i cambi d'aula a fine lezione.
"Comunque oggi...l'hai vista? All'università, intendo" chiesi ad Allie, con un filo di nervosismo nella voce.
"No, ma la sua moto era parcheggiata al solito posto. Probabilmente sarà solo stata impegnata a lezione" disse lei.
Io mi morsi il labbro, per poi annuire.
"Di sicuro però è impegnata anche con quella Stacy" esclamai, leggermente infastidita.
Allie non riuscì a trattenere una risata, ed io la fulminai con lo sguardo.
"Sai anche tu che non c'è niente di serio tra loro" affermò sorridendo.
Io rimasi in silenzio, insicura su cosa dire.
Non sapevo come stessero esattamente le cose tra Alex e Stacy. Avevo anche chiesto ad Al se provasse qualcosa per la rossa, ma non mi aveva dato una risposta.
"Okay, senti, andiamo a pranzare fuori e ne parliamo come si deve. Anche perché non ho voglia di cucinare oggi" mi propose la mia amica, ed io annuii.
"Anche a me non andava di mangiare a casa. Mmm, so che hanno aperto un nuovo pub all'angolo, andiamo lì?" le domandai, e lei accettò.
——
"Davvero hai ordinato di nuovo il solito hamburger? Non vuoi prendere qualcosa di diverso?" mi chiese Allie, seduta di fronte a me ad un tavolo del pub.
"Nah, magari finirei con l'ordinare qualcosa che non mi piace" le risposi sorridendo.
Lei scrollò le spalle, per poi sorseggiare la sua coca cola.
"Comunque" disse, poggiando la bevanda sul tavolo, "perché non parli con Alex? Avete sbagliato entrambe e lo sapete già...perché non potete fare pace? Non vedo dove sta il problema" continuò, con tono tranquillo.
La faceva sembrare semplice.
"Vorrei che fosse così facile, ma tutta questa situazione...è un casino. Non riesco a capirla, non so se vuole fare pace. È ovvio che ce l'abbia ancora con me, e sinceramente...non la biasimo nemmeno" risposi, abbassando lo sguardo.
"E ieri alla mostra? Non vi siete riavvicinate un po'?" mi chiese Allie.
"Non lo so...forse? Ma c'era sempre Stacy con lei" le ricordai, facendo una smorfia.
"Non pensare a quella sanguisuga" disse lei arricciando il naso, cosa che mi fece ridere.
Poi mi domandò: "Ai tuoi hai detto qualcosa? Riguardo questa storia"
Io sospirai, e scossi la testa.
"Abbiamo parlato al telefono un paio di giorni fa, ma non mi va di spiegare loro cosa sia successo. O almeno non adesso. Magari ne accennerò un po' a Cal" spiegai, e la mia amica annuì comprensiva.
Il cameriere ci interruppe portandoci i nostri piatti, ed augurandoci educatamente buon pranzo.
Noi ringraziammo, entusiaste alla vista di quel cibo delizioso.
"Comunque, come vanno le cose tra te e Jack?" le chiesi per cambiare argomento, e le rivolsi un sorrisetto malizioso.
Jack era il ragazzo con cui si sentiva da qualche settimana ormai, e miracolosamente non se n'era ancora stufata.
Lei, a quella domanda, rischiò di strozzarsi mangiando il suo toast.
Dopo aver bevuto altra coca cola ed aver tossito riuscì a calmarsi, e mi guardò corrugando la fronte.
"Hai messo a rischio la mia vita" mi accusò, ed io ridacchiai.
"Andiamo, non ne parli mai. Ti piace?" le domandai curiosa, per poi dare un morso al mio hamburger.
Lei esitò un attimo, e fece spallucce.
"Non lo so, forse. No. Anzi sì. O almeno credo? Non ne ho idea" affermò sospirando.
"Okay penso sia un sì" confermai, ridendo per la sua risposta.
Allie sorrise imbarazzata, e quando la pregai di raccontarmi un po' di lui lei accettò.
Disse che probabilmente poteva nascere qualcosa tra di loro, e che non si era mai sentita in quel modo.
Ero felice per lei, potevo vedere quanto le piacesse dalla luce che aveva negli occhi quando lo descriveva.

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