Qüāttrø

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Il mattino la colse impreparata .

Un timido raggio di sole era penetrato all'interno della stanza e il suo tepore solleticava la guancia di Edelgyth.

La ragazza, ormai irrimediabilmente strappata dal suo sonno, fu costretta ad aprire gli occhi.

Non che avesse dormito molto comunque.

Tutto l'alcool che aveva assunto la sera prima, nella speranza di estraniarsi da tutta quella situazione, ora prepotentemente si fece sentire con un fastidiosissimo mal di testa.

Le dolevano particolarmente le tempie , tanto da farla faticare a tenere gli occhi aperti.

A malincuore, o meglio, a causa dell'incessante bussare alla sua porta, fu costretta a tornare definitivamente alla realtà .

Biascicò un avanti e si ritrovò davanti la regina Judith, perfettamente già vestita e come sempre dal portamento impeccabile.

- Vedo che ce la siamo presa comoda.-

Edelgyth si limitò a sbuffare e a scendere dal letto.

Con passo sgraziato e strisciante, si posizionò davanti alla toeletta, dove una serva le aveva già portato dell'acqua per detergersi.

- Oggi verranno qui dei sarti che ti confezioneranno il vestito per il matrimonio, dovrai presentarti in ordine e puntuale all'appuntamento.-

Edelgyth continuava imperterrita a non rivolgere alcuna risposta alla regina, che non sopportò più quella situazione.

- Gradirei un minimo di maturità da parte tua. O almeno vorrei che rispondessi , dato che sto organizzando il tuo di matrimonio .-

La risata di scherno di Edelgyth risuonò in tutta la stanza.

- Dovrei ringraziarti? D'accordo: sono infinitamente grata a te e al mio adorato cugino per avermi venduto ad un invasore straniero.-

Ovviamente la regina colse il sarcasmo nella voce della giovane , tuttavia decise di non rispondere alla provocazione.

Cambiò discorso.

- Alfred desidera inoltre passeggiare a cavallo con te più tardi. - la sua voce si era leggermente addolcita rispetto a prima.

Edelgyth annuì distratta.

La regina con un ultimo sospiro lasciò la stanza.

La ragazza fu stranamente contenta di essere rimasta sola con se stessa.

Sarebbe andata all'appuntamento con Alfred, ma si sarebbe presentata in ritardo all'incontro con i sarti, poiché non era per nulla interessata a stare ferma per ore e ore a farsi confezionare l'abito con la quale sarebbe andata a sposarsi, cosa che equivaleva, almeno per lei , all'andare al patibolo.

Chiamò la sua serva personale.

Quel giorno scelse un abito comodo, senza troppe pretese e si fece acconciare i capelli i una treccia che partiva dalla fronte, così qsarebbe stata più comoda nell'andare a cavallo.

Ordinò alla serva di far sellare Bucefalo, il suo cavallo, chiamato così in onore del leggendario destriero di Alessandro Magno.

Con passo veloce e leggero, attraversò l'intero palazzo e si precipitò alle scuderie.

***
Bucefalo era già lì ad aspettarla, perfettamente preparato per l'imminente cavalcata.

Edelgyth si avvicinò al cavallo e iniziò ad accarezzare dolcemente il suo muso.

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora