Qüåræñtāçįńqùė

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La sala era piena zeppa di guerrieri , per lo più uomini , che bevevano e mangiavano accompagnati dalla musica tipica dei norreni.

- Allora- iniziò Edelgyth, sorseggiando della semplice acqua data la sua condizione , rivolgendosi a Bjorn,- ho saputo che non ti sei sposato con quella principessa norvegese..-

Tentò di velare lo sdegno nella voce, fallendo miseramente.

Bjorn infatti la guardò a lungo prima di rispondere , ghiaccio contro fuoco.

Ma poi, la durezza dello sguardo di Edelgyth, reso ancora più impenetrabile da quello sfregio, ebbe la meglio e il possente Bjorn La Corazza si ritrovò ad abbassare lo sguardo dinanzi alla regina.

- Si, la ragazza è morta , sorella mia. -

Edelgyth strinse la presa sul boccale.

Questa non ci voleva proprio.

- Che peccato! Beh , Ivar non faceva altro che ripetere che dei norvegesi non ci si può fidare... non preoccuparti Bjorn, troveremo una soluzione a questo spiacevole inconveniente..-

Bjorn fece un sorriso tirato, leggermente a disagio, ma poi il suo carattere ebbe la meglio.

Grazie anche all'alcool che possedeva nel corpo, ben presto Bjorn la Corazza tornó a discutere allegramente con gli uomini presenti al tavolo, lanciando ogni tanto un'occhiata decisamente poco casta ad una delle serve che si aggiravano per la lunga tavolata.

Edelgyth si stava decisamente annoiando.

Faceva scorrere lo sguardo sull'ambiente attorno a lei, soppesando le persone.

Uno degli jarl rideva sguaiatamente, poi , la sua attenzione venne distolta da una serva particolarmente carina.

Si chiamava Vydis ed Edelgyth la conosceva, si trattava infatti di un'amica di Svannhild.

La regina si ricordò del giorno in cui la sua fidata serva, le aveva presentato la ragazza , pregandola di prenderla al servizio.

Edelgyth all'inizio era stata reticente sul concedere questo favore, dopotutto non aveva bisogno di altri servi.

Ma poi quella ragazza aveva parlato ed Edelgyth ne era rimasta affascinata.

Era sempre stata molto brava a capire le attitudini di una persona e aveva visto in Vydis una certa intelligenza che l'aveva spinta a prenderla come serva.

Ovviamente aveva insegnato a leggere il sassone anche a lei, così come aveva fatto con Svannhild e aveva notato con piacere che la ragazza, che aveva circa sedici anni, si era appassionata alla lettura.

Edelgyth era così raggiante a quel tempo. Adorava ricevere questo tipo di successi personali.

Inoltre, aveva sempre desiderato una sorella minore e si, c'era Svannhild, ma la giovane aveva la sua stessa età .

Con Vydis era diverso, l'aveva presa sotto la sua ala, sebbene mantenesse in pubblico un certo contegno e distacco.

Fu per quel motivo che , quando lo jarl fece scorrere una delle sue possenti mani sul corpo della serva , la regina Edelgyth si alzò di scatto.

Tutta la tavolata si ammutolì.

- Jarl Eriksson.- l'uomo in questione osservo la giovane donna.

Edelgyth strinse i pugni per contenersi e tentò di utilizzare un tono fermo.

- Non mi sembra che la ragazza sia d'accordo .-

Lo jarl scoppiò a ridere, scoprendo i denti simili a quelli di uno squalo.

- E che importa? È solo una serva!-

Un paio di uomini seguirono la risata dell'uomo, ma non Edelgyth.

- È una mia serva, jarl Eriksson . Se la ragazza dice no, è no. È una donna libera , non una schiava , se userai violenza su di lei , sarà considerato stupro e io presenterò personalmente la questione al ting , che, se non ricordo male, si svolgerà alla prossima luna.-

Jarl Eriksson fece sparire il suo sorriso.

- È il re che si occupa del ting! Non le donne.-

Un borbottio si diffuse per tutta la tavolata.

Gli sguardi saettavano da Edelgyth all'uomo.

La donna si scostò leggermente dalla sedia.

Intorno a lei c'era silenzio, si udiva solo il fruscio delle sue vesti pregiate e il tintinnio dei suoi gioielli.

L'occhio cieco brillava di una luce quasi eterea sotto l'illuminazione delle candele, mentre quello bruno sembrava mandare lampi di fuoco.

La regina si ritrovò dinanzi allo jarl.

I capelli neri e indomabili mandavano riflessi bluastri quando la ragazza scuoteva la testa.

Edelgyth infine, giunse dinanzi allo jarl.

Abbandonando la calma di poco prima, sbattè violentemente le mani sul tavolo, facendo cadere le stoviglie a terra .

Fu a pochi centimetri dal viso del norreno.

- Il re non c'è , Jarl Eriksson. Mio marito, quando è partito, ha lasciato il potere in mano mia. Sai che vuol dire questo?- soffiò a pochi centimetri dal volto dell'uomo..

- Vuol dire che se voglio, posso farti scuoiare partendo dai piedi, lentamente, tenendoti in vita . Vuol dire che posso fare in modo che l'unica cosa che mai vedrai sarà il mio volto sorridente dinanzi al tuo corpo martoriato da ferite che io stessa mi premurerei di procurarti.-

Lo jarl non rispose , così Edelgyth si rivolse ai presenti.

- Credete che non sia degna?? Credere che una donna non possa governare?? Amici miei! Mio popolo! Non mi sostituirei mai al re Ivar il Senz'Ossa, ma ora vi chiedo di fidarvi di me.-

Tutti i presenti la fissavano rapiti.

Sigurd e Bjorn avevano abbandonato persino i boccali di birra per ascoltare la regina.

- Fidatevi di me e non vi pentirete. Finché mio marito sarà via , io giuro sui nostri amati dei che farò in modo che niente e nessuno schiacci la libertà del mio amato popolo!-

- Che il martello del possente Thor mi folgori se non dico la verità! Sono una donna è vero, ma non sono forse donne anche le possenti valchirie che conducono i prodi guerrieri nel Valhalla ?? -

- Io sarò la vostra valchiria miei uomini! Io condurrò Kattegat alla prosperità! Io farò in modo che i vostri interessi, che il vostro bene non venga mai trascurato!-

Gli uomini avevano iniziato ad acclamare la ragazza , coinvolti emotivamente dal discorso della regina.

- Vi fidate di me miei signori??- urlò Edelgyth sollevando un boccale .

- Si! -

- Si!-

Esclamazioni positive si levarono dalla tavolata .

Gli uomini guardavano ammaliati quella giovane donna, con uno sfregio così simile a quello di Odino , Padre degli Dei.

- E io mi fido di voi mio popolo! Skåll!-

- Ad Edelgyth Lingua D'argento! Skåll!-

Mentre l'umore collettivo ritornò allegro, Edelgyth sorrise dal suo posto.

Adorava quel brivido che le dava quella sensazione di potere, di onnipotenza...

Bjorn osservò la ragazza e vide in lei una scintilla che non gli piacque affatto, quasi maligna , folle.

Ma quando la regina gli sorrise , indicandolo con il boccale , quella sensazione svanì e Bjorn tornò a bere a festeggiare il suo ritorno a Kattegat.

Ritardo lunghissimo.
Perdonatemi, ma è iniziata la scuola e sono ancora traumatizzata.
Anyway, spero che il capitolo piaccia e prometto che adesso aggiornerò con più regolarità .
XoXo
Sara 🐍

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora