Čįnqüªntåtrē

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- Mangia il tuo cibo Sigtrygg.-

Edelgyth guardava severa il volto del suo primogenito .

Il bambino storse il naso e, lanciato uno sguardo complice a Sven, prese insieme al fratellastro a lanciare il cibo .

Per sua sfortuna colpì Ivar al volto.

Il vichingo sbottò.

- Dannato moccioso! È tempo di iniziare a fare l'uomo! Alla tua età mio padre mi aveva già fatto recidere il filo della vita di un uomo!-

Sigtrygg abbassò lo sguardo, gli occhi lucidi.

Edelgyth non sopportava vedere i suoi figli soffrire, così posò una mano sul braccio del vichingo, tentando di calmarlo.

- Ivar, infondo è solo un bambino...-

Il vichingo la scostò malamente - Zitta donna! Cosa ne vuoi sapere tu?!-

Grave errore.

Ivar si pentì subito di aver proferito quelle parole .

Edelgyth lo guardò truce, si alzò da tavola e raggiunse i bambini.

- Bambini, lasciatemi da sola con vostro padre. Adesso.-

Ragnheidür fece un sorrisetto sghembo, intuendo le intenzioni della madre .

- Su andiamo.-

Quando furono soli Edelgyth si voltò verso il marito.

- Non hai niente da dire?-

Ivar lasciò cadere malamente il pezzo di carne che stava spollicando e si mise ad osservare la moglie.

- No, stessa cosa non si può dire lo stesso di te mia cara... mi sbaglio forse ?-

Forse era stato il tono menefreghista, forse lo sguardo provocatorio del marito, fatto sta che Edelgyth si ritrovò a stringere tra le dita un boccale per evitare di spaccare la faccia al marito.

Si schiarì la voce , tentando di riprendere un po' di autocontrollo.

- Credo che tu sia troppo duro con Sigtrygg.-

Ivar sbuffò sonoramente - Troppo duro? A me sembra il contrario. Sono troppo leggero con il futuro re di tutti i Norreni!-

Edelgyth storse il labbro nel sentire i discorsi del marito - Ivar, è un bambino...-

Ivar batté violentemente la mano sulla tavolata, facendo scappare un sussulto ad Edelgyth.

- Un bambino?! Non è mai stato solo un bambino dal momento in cui lo hai messo al mondo. Lui è il mio erede, il futuro della dinastia Lothbrok. È tempo che inizi a comportarsi da uomo. Basta con i tuoi dannati insegnamenti, con la lettura, ora penserò io alla sua educazione.-

Edelgyth strabuzzò gli occhi - Cosa? Vuoi che mio figlio sia un ignorante?? Dannazione questo non te lo permetterò!-

Ivar si passò una mano al volto e una risata sprezzante uscì dalle sue labbra.

- Tu non me lo permetterai? Oh uccellino, credevo che ormai ti fossi lasciata alle spalle la tua stupida ingenuità..-

Edelgyth non ci vedette più dalla rabbia, il volto contratto e livido.

- Come osi sciagurato?? Sono quasi morta per partorirlo , l'ho portato in grembo per nove lune! Tu ti sei limitato a far funzionare quel tanto amato aggeggio di voi uomini!-

Ivar all'ultima affermazione aveva strabuzzato gli occhi, sconvolto dalla schiettezza della moglie.

- Io... in nome di Odino non ho parole. È un maschio e la sua educazione spetta a me. Fine del discorso.-

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora