Vęntīčînqüė

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La luce soffusa della torcia illuminava l'intera sala, dando allo stesso tempo un'atmosfera misteriosa e conviviale.

Lunghe tavolate erano state imbandite in onore della visita del re del Wessex e del suo seguito, nonostante i sassoni non fossero così ben accetti nel mondo norreno.

Come in ogni banchetto vichingo che si rispettava , i commensali intonavano canzoni tradizionali mentre sorseggiavano boccali di ottima birra.

C'era un gran fracasso al quale il giovane re sassone non era affatto abituato, in quanto le celebrazioni della sua terra, o almeno quelle a cui aveva sempre partecipato, erano quiete in quanto il troppo riso non era ben visto dalla sua società.

Tuttavia l'atmosfera era piacevole e il cibo, anche se totalmente differente dalle sue abitudini, era squisito.

La sala cessò il suo fracasso all'entrata dei monarchi.

Re Ivar era vestito a festa: anziché la solita armatura portava una casacca nera con qualche ricamo che richiamava la mitologia norrena, con sopra una pelliccia piuttosto pregiata.

I capelli li aveva acconciati nelle sue solite trecce intricate e portava la stessa corona che gli aveva visto al matrimonio.

Edelgyth era bellissima come al suo solito, ma aveva un'espressione nuova,raggiante.

Aveva scelto un abito rosso molto particolare, con qualche intarsio di rubini sul corpetto e i capelli neri li aveva acconciati alla maniera norrena, portando sulla fronte la sua corona .

Era particolare: era simile a quella di Ivar ma più sottile e delicata, con qualche runa incisa sopra.

I due sovrani si sedettero sul trono , Ivar fece un cenno con la mano e il banchetto riprese.

Alfred si avvicinò a loro.

Chinó leggermente il capo, facendo scivolare i suoi capelli castani sugli occhi azzurrini.

- Questo banchetto è oltremodo piacevole ,miei signori.-

Edelgyth rise e si alzò dal trono, facendo alzare Alfred - Suvvia cugino , non abbiamo bisogno di tutti questi convenevoli. Comunque, sono così felice che tu sia qui.-

Alfred fu contagiato dall'umore di sua cugina, ma fece attenzione anche ad osservare lo sguardo del re norreno.

Sebbene fosse giovane quanto lui, Ivar sembrava molto più anziano, ma non di aspetto,  bensì di carattere, di atteggiamento.

Tutti erano a conoscenza della sua condizione di storpio, tuttavia nessuno osava commentare niente. Il loro re era un guerriero che aveva quasi assoggettato il popolo sassone.

- Re Alfred, siedi con noi , così la mia sposa potrà godere della tua compagnia.- sebbene fossero parole cordiali, suonarono gelide e Alfred sospettó che avessero un duplice significato.

- Sono curiosa Alfred, come procedono le cose ? Tuo fratello sta bene? E la regina?- Edelgyth era così desiderosa di sapere come stesse la sua famiglia.

- Sentono tutti la tua mancanza, soprattutto mia madre. Anche se , devo ammettere che si sta consolando bene . Sta infatti scegliendomi una moglie.-

Edelgyth strabuzzò gli occhi e, in un modo un po' infantile, si voltó verso Ivar, come a constatare che avesse udito anche lui.

Ivar, nello scorgere la moglie così spensierata e, un po' bambina, non poté che sorridere, stupendosi ovviamente subito dopo.

- Una moglie?! Ma credevo che non volessi sposarti, oppure perlomeno aspettare ancora un po'.- la ragazza continuava a stringere la mano del cugino e questo provocó qualcosa in Ivar.

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora