Vëntįšęī

6.5K 289 10
                                    

COMUNICAZIONE IMPORTANTE PER CAPIRE I CAPITOLI.
Allora ho deciso di modificare una cosa, che poi quindi aggiusterò anche nei capitoli precedenti.
L'età di Ivar sarà circa sui 25 anni e non sulla ventina come detto in precedenza.
Questo perché è più comodo per indicarlo come il maggiore dei fratelli Lothbrok. E per quanto riguarda la differenza di età tra lui ed Edelgyth, è più che giusta anche perché prima le donne si sposavano molto più giovani degli uomini. Detto ciò buona lettura e perdonatemi per questa interruzione.

Quattro mesi dopo
- Voglio andare a tirare con l'arco .- Edelgyth se ne stava placidamente stesa sul letto nuziale, con un piccolo accenno di pancia che si intravedeva nel suo vestito di velluto rosso.

Era nuovamente rimasta incinta e la gravidanza stava procedendo regolarmente e senza intoppi , con la gioia sua e di Ivar.

Quest'ultimo era proprio accanto a lei, con un boccale di birra in mano che osservava divertito la sua sposa.

- Beh non sei nelle condizioni, mi sembra.-

Edelgyth sbuffò sonoramente e battè le mani sul letto, con fare arrabbiato.

- Essere gravida non vuol dire essere invalida, quindi ora , andrò a tirare con il mio tanto amato arco, inoltre non mi sembra di dover dare conto a te riguardo le mie decisioni.-

La ragazza fece per tirarsi su e alzarsi, ma il vichingo prontamente l'aveva afferrata per un braccio e fatta stendere nuovamente sul letto.

- Tu non andrai proprio da nessuna parte, ti devi riposare, ti ricordo che porti in grembo il nostro bambino .- Ivar la guardava con un sopracciglio alzato, con fare leggermente scherzoso.

- O bambina.- lo interruppe prontamente Edelgyth.

- O bambina.- concordò il giovane re.

- Ma devi sapere che il mio erede potrà essere solo un maschio. - continuó poi il vichingo.

Edelgyth storse il naso e si portò una mano al ventre.

Non sopportava il pensiero che se il suo bambino fosse stata una femmina, sarebbe venuta dopo un ipotetico maschio.

- Non storcere così il tuo bel visino, sai bene come funziona il mondo. Ciò non vuol dire che non amerò una figlia.-

Edelgyth ancora aveva un'espressione imbronciata in viso, ma non era solo la sua gravidanza a turbarla.

Era finalmente infatti giunto, il periodo del ting.

Quindi anche l'incontro con i fratelli del suo sposo.

Sapeva che erano quattro e che tutti erano dei guerrieri e degli jarl , l'equivalente di un conte , che avevano giurato fedeltà a suo marito.

Durante il ting sarebbero giunti dalle loro terre per rendere omaggio al re e per assistere alla cerimonia di quella che , a quanto pareva alla ragazza, era la festività norrena per eccellenza.

Ivar le aveva raccontato di come , durante il ting , si partecipasse a giochi, duelli , ma anche dispute che andavano risolte da un tribunale presieduto dal re in persona.

Ivar si infilò nel letto accanto a lei.

- Devi riposare, domani c'è il ting e in quanto regina, dovrai presidiare insieme a me. Consocerai i miei fratelli, ma non voglio che tu ti stanchi, uccellino.- le passò delicatamente una mano sul ventre e le diede un bacio a fior di labbra, dopodiché, si lasció avvolgere dalle braccia di Morfeo.

Edelgyth rimase ancora un po' sveglia, ma poi la stanchezza colse anche lei e cadde in un sonno profondo.

                                ***
Per Kattegat c'era un via vai di gente .

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora