Un anno dopo.
- Che cosa ha fatto??- le urla della regina di Kattegat si udirono per tutta la residenza reale.
Svannhild era dinanzi a lei, che si torturava le mani ed evitava a tutti i costi di guardare in sfaccia la sua regina.
- È scappato mia signora..-
Edelgyth si passò una mano sul viso, sospirando.
- Come hai fatto a lasciarti scappare un bambino che ha superato solo tre inverni!- batté irritata il pugno sul bracciolo del trono, guardando storto la ragazza al suo cospetto.
- Vai a cercarlo! E portalo da me.-
Svannhild annuì e si dileguò.
Senza Ivar la situazione era più difficile del previsto.
L'aveva lasciata da qualche giorno e già stava avendo problemi.
Inoltre, si erano lasciati malamente.
La ragazza infatti aveva da poco scoperto di essere nuovamente incinta, così , aveva avanzato al marito la richiesta di attendere la nascita del bambino.
Ma Ivar non ne aveva voluto sapere niente.
Aveva detto che non poteva ritardare ancora, che gli dei avevano indicato la data esatta e che non era affatto un bene contrastarli.
Questi dannati e volubili dei!
Inutile dire che Edelgyth aveva reagito male.
Per poco non erano arrivati nuovamente alle mani, solo il pensiero di doversi lasciare per un tempo imprecisato li aveva fatti desistere.
Edelgyth sbuffò sonoramente, non ne poteva più di tutta questa situazione.
A passo leggero , aggraziato, come suo solito , si diresse verso la sala del trono.
Avrebbe dovuto a breve incontrare Sigurd e Bjorn, i quali portavano notizie delle ultime razzie.
Inoltre ci sarebbe stato l'annuale ting e i vari jarl avrebbero dovuto giurare fedeltà a lei ora, data l'assenza del marito .
Quando giunse nella sala, rimase sbalordita.
Sul trono di Ivar, in una posa che doveva parere regale, ma che invece risultava alquanto buffa, vi era Sigtrygg.
Il bambino, che era piuttosto sveglio e intelligente per avere solo tre anni, se ne stava con il volto appoggiato ad una delle sue manine , l'espressione imbronciata come sempre .
- Inchinati madre!- il piccolo puntò un dito contro la madre , che lo guardò con un sopracciglio alzato e le mani sui fianchi.
- Inchinarmi? -
Sigtrygg annuì - Si ! Perché io sarò re! Il re dei re! E tu ti devi inchinare!-
Edelgyth si avvicinò al bambino che continuava a guardarla con quel suo broncio così simile a quello di Ivar.
- Amore, tu non sei ancora re. E io sono la regina , quindi..- e afferrò di peso il bambino che iniziò a scalciare.
- Lasciami ! Lasciami!-
- Eh no! Piccolo demonio! Non mi piace il tuo comportamento! -
Edelgyth fissò a lungo il suo primogenito .
Sembrava di guardare Ivar, ma una versione più carina , sebbene ugualmente irritante.
Con quei capelli ricci poi! Non poteva mostrarsi arrabbiata ancora a lungo, purtroppo i suoi figli avevano il potere di destabilizzarla.
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|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘
Ficción históricaIX secolo dopo Cristo, Inghilterra. Edelgyth è una giovane principessa sassone cresciuta nella corte sfarzosa del regno più vasto delle Isole Britanniche: il Wessex. Nipote e cugina di re , si ritrova a destreggiarsi in una società misogina , propri...