Čįnqûªntā

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Sei anni dopo

- Madre! Madre!-

Edelgyth stropicciò leggermente gli occhi, senza volerlo sembrava essersi assopita sul trono di Kattegat.

Passò delicatamente una mano sui braccioli intagliati e un moto di nostalgia l'avvolse.

Erano passati sei anni dalla partenza di Ivar e lei si sentiva così sola senza il marito accanto.

In quel lasso di tempo Kattegat era fiorita, era diventata più civilizzata , le tratte commerciali si erano espanse e la popolazione attraversava un momento di pace.

Certo, quella pace era costata cara...

Edelgyth aveva perso un po' della sua umanità, sentiva di aver ceduto al demonio, ma per la sua famiglia, avrebbe fatto questo e altro.

Portò il suo sguardo leggermente annoiato sul volto di un bambino, precisamente il suo primogenito Sigtrygg.

Il bambino era cresciuto, adesso aveva circa nove anni ed era già un giovanotto abbastanza alto per la sua età.

Nonostante avesse un atteggiamento molto bellicoso, era un bambino intelligente ed Edelgyth non poteva che esserne lieta, tuttavia alle volte era davvero irritante , specialmente quando voleva imitare i figli più grandi dei guerrieri , esseri totalmente privi di raziocinio.

- Cosa ti turba adesso Sigtrygg?-

Edelgyth ne aveva abbastanza dei suoi capricci.

- Ragnheidür ha ucciso il mio coniglio! L'ha ucciso con i coltelli di nostro padre ! Ha detto che era il suo sacrificio agli dei!!-

Edelgyth si passò una mano sul volto.

Dannazione...

- Vai a chiamare tua sorella .-

Il bambino sfoderò un sorrisetto maligno al pensiero dell'imminente strigliata della sorella e corse via.

Poco dopo tornò con la diretta interessata e, dopo averle lanciato uno sguardo di superiorità, lasciò la sorella tra le grinfie della madre.

Edelgyth osservò sua figlia .

La bambina era decisamente cresciuta in bellezza, anche se aveva perso il colore biondo dei capelli, che venne sostituito da uno castano scuro, come quello del marito.

La bambina, che aveva superato oramai otto inverni, osservò la madre senza battere ciglio e senza nemmeno nascondere le mani sporche di sangue.

- Ancora, Ragnheidür?-

L'interessata alzò le spalle - Era il mio sacrificio. E poi ho solo fatto un favore a quella bestia, quello stupido non sa nemmeno occuparsi di un animale, figuriamoci diventare re... si è anche messo a piangere quando ho tagliato la testa al suo animaletto..- conclude sghignazzando.

- Ti ho già detto che questi atteggiamenti non vanno bene per una principessa come te. -

Edelgyth era preoccupata per la natura sadica di Ragnheidür che, negli anni, si era accentuata ulteriormente .

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora