§ēšśåńţą

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L'aria gelida sferzava il viso di Edelgyth.

Piccole lentiggini macchiavano la pelle lattea della regina di Kattegat , perfetta e liscia , fatta eccezione per quella cicatrice che le arrivava fino allo zigomo.

Era una serata particolarmente  gelida.

Il vento aveva soffiato per tutta  la giornata,  spaziando via ogni nuvola presente.

Edelgyth strinse le dita affusolate attorno all'elsa della sua spada,  osservando il campo di battaglia e l'esercito nemico davanti a sè.

I suoi occhi ancora una volta si incontrarono con quelli di Alfred che, sebbene fossero azzurri,  trasmettevano soltanto la più profonda oscurità.

Ad Edelgyth parve quasi di essere risucchiata da un gelido abisso, da un pozzo senza fondo.

Si agitò nervosamente sulla sella , Bucefalo nitrì voglioso di iniziare quella lotta.

Ivar il Senz'Ossa sospirò a lungo e si prese un momento prima di dare l'ordine di attaccare .

I suoi pensieri corsero in numerose direzioni .

Si rivide bambino, quando dalle braccia di sua madre, la potente strega Aslaug, osservava i suoi fratelli giocare con una palla di stracci.

Si ricordò del suo desiderio di voler essere come loro: forte e spensierato,  non debole e tormentato dal dolore della sua condizione.

- Mamma perché non posso essere come loro ? Gli dei mi odiano forse ?-

Si rammentò di come sua madre gli sorrise teneramente,  avvolgendolo in uno di quegli abbracci di cui credeva da tempo di averne dimenticato il calore.

- Tu sei così perché gli dei ti amano Ivar. Tu non sarai mai come loro, perché sei destinato a fare grandi cose .-

Lui l'aveva guardata perplesso.

- E come lo sai questo?-

Aslaug aveva spostato lo sguardo dal volto del figlio per portarlo a scrutare l'orizzonte.

- Perché io l'ho visto Ivar. -

Non seppe perché proprio in quel momento gli fosse tornato alla memoria quel ricordo della sua infanzia, tuttavia una fiamma si accese nel suo animo.

Si rivolse ai suoi uomini .

- Fratelli miei . Quest'oggi si combatte per il nostro mondo , per la sopravvivenza dei nostri dei!-

- Dobbiamo schiacciare i Cristiani e il loro falso dio!  Non temiamo la morte noi figli di Odino! !!-

Un urlo si levò dalla folla .

I guerrieri e le shieldmaiden iniziarono a battere le armi sugli scudi .

- Il Valhalla ci attende !-

Ivar si volse verso la moglie.

Edelgyth ricambiò lo sguardo e per un momento quel familiare segno di sgomento e smarrimento si fece vivo in lei.

Ma poi la frenesia della battaglia l'avvolse nel suo caldo abbraccio,  trascinandola nella mischia.

Diede un colpo di speroni a Bucefalo e sguainò la spada.

Il cavallo,  per nulla intimorito dall'ambiente a lui circostante,  sembrava essere nato per galoppare in guerra.

Cavalcava leggero, pareva quasi che i suoi zoccoli fossero sollevati da terra.

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora