Edelgyth camminava velocemente per il palazzo, tremendamente in ritardo per il suo appuntamento con i sarti.
La regina avrebbe sicuramente avuto qualcosa da dire, magari l'avrebbe anche rimproverata , ma alla ragazza poco importava.
Ora aveva in mente solo quel terribile incontro con il vichingo.
Quella malignità, quella freddezza che le aveva rivolto le avevano messo i brividi terrorizzandola potentemente.
Non poteva sposare quell'uomo, sentiva che quel matrimonio sarebbe stata la sua fine.
La fine della sua libertà e della sua personalità.
No, lei prima di far accadere ciò , avrebbe agito, ancora non sapeva come, ma l'avrebbe fatto.
Non gli interessava delle conseguenze e del prezzo che avrebbe dovuto pagare.
Nel frattempo, mentre la sua mente era impregnata di queste preoccupazioni e profezie sul suo imminente futuro, giunse nelle stanze della regina.
Alla sua entrata, i sarti chinarono il capo in segno di riverenza, tuttavia Edelgyth poté notare le espressioni di disappunto per il suo ritardo e per il suo aspetto poco ordinato .
I capelli infatti erano arruffati e con qualche fogliolina incastrata all'interno, mentre il vestito era spiegazzato e sporco di fango in alcuni punti.
Edelgyth se ne curò poco, dopotutto non potevano osare dirle niente , tuttavia lo stesso non fece la regina.
- Ti sembra questo il modo di presentarti? Non ti avevo forse detto di essere in ordine??-
Edelgyth sbuffò, sollevando gli occhi al cielo , decisamente annoiata da tutta quella situazione.
- Sono andata a cavalcare con Alfred. Non avevi forse detto anche questo?-
La regina le rivolse un'occhiata gelida, ma d'altronde che cosa voleva da lei? Che fosse contenta e felice di essere consegnata ad un barbaro?
- Comunque adesso sono qui. Quindi vediamo di darci una bella mossa. Desidererei passare il resto della mia ultima giornata di libertà , se così la si può chiamare, nella mia stanza , magari a leggere un libro.-
La regina sospirò, poi con un cenno intimò ai sarti di iniziare.
La ragazza fu fatta mettere su un piccolo palchetto, dove vennero prese le misure.
***
Sei ore.Erano passate sei ore ed era ancora lì , immobile.
Il timido sole che prima faceva capolino dalle nubi, ora aveva lasciato spazio ad una luminosa luna piena.
I sarti avevano abbandonato l'idea di un abito nuziale nuovo.
Non c'era più tempo, così avevano detto.
Decisero allora di apportare delle modifiche ad uno degli abiti da festa di Edelgyth.
Scelsero il suo preferito: un abito blu notte, con ovunque ricami argento.
Era un bellissimo vestito, regalo del suo sedicesimo compleanno da parte della regina.
Quell'abito era meraviglioso ed Edelgyth fu assai dispiaciuta di doverlo modificare per adattarlo al suo matrimonio.
Si osservò nel bronzo lucido, a lavoro compiuto.
Dovette ammettere che era davvero meraviglioso.
Altri ricami in filo d'argento erano stati aggiunti, facendo sembrare che, al minimo movimento, un manto stellato ricoprisse la ragazza.
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|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘
Historical FictionIX secolo dopo Cristo, Inghilterra. Edelgyth è una giovane principessa sassone cresciuta nella corte sfarzosa del regno più vasto delle Isole Britanniche: il Wessex. Nipote e cugina di re , si ritrova a destreggiarsi in una società misogina , propri...