Veñtïqùættrø

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Alfred era rimasto molto sorpreso quando aveva ricevuto un invito ad un'udienza da re Ivar.

Non sapeva cosa aspettarsi dal vichingo, ma di certo non lo temeva.

Sapeva bene di cosa era capace , tuttavia lui era il re del Wessex, un pagano non lo avrebbe di certo intimorito.

Fu scortato in quelle che dovevano essere le stanze private del re e della regina.

Gli scappó un lieve sorriso quando notó i numerosi libri sparsi per la stanza, segno rivelatore del tocco di Edelgyth.

Seduto ad un tavolo, vi era Ivar il Senz'Ossa.

- Re Alfred, prego, accomodati.- e con un cenno gli indicò la sedia davanti a lui.

Quando Alfred si fu accomodato, con un gesto della mano, si fece portare una scacchiera.

- Una partita?- chiese il giovane re, ricevendo in risposta un cenno affermativo.

- Perché sono qui ? Non credo certo per una visita di piacere, nonostante rivedere la mia cara cugina mi provochi gioia ...-

Ivar fece un sorrisetto, - Arrivi subito al punto . Ma hai ragione, non è una visita di piacere. Mi sembrava opportuno discutere con te riguardo la nostra alleanza. D'altronde sei appena diventato re, quindi è lecito da parte mia voler sapere se intendi perseguire gli obiettivi del tuo defunto padre.-

Ivar era giovane,ma non era affatto stupido.

Sapeva che Alfred era di tutt'altro stampo, totalmente diverso da quel re codardo che era Ethelwulf.

Alfred fece una mossa, mangiando una delle pedine di Ivar.

- Vedo che mia cugina si è ambientata bene.-

Il ragazzo voleva sviare il discorso? Ebbene Ivar lo avrebbe accontentato.

- Sembra essere così. È un'ottima moglie, forse un po' troppo esuberante. Ma è una donna intelligente e scaltra . Qualità rare in una femmina sassone.- scelse con cura le parole, scrutando lo sguardo del re sassone per valutare e soppesare la sua reazione.

Ma Ivar aveva trovato pane per i suoi denti.

Alfred sorrise - Si, mia cugina Edelgyth è sempre stata diversa da tutte le altre donne. È un animo libero e non ama sottomettersi a qualcuno. -

- Questo l'ho notato. Purtroppo non abbiamo ancora avuto un erede, credo tu abbia saputo del suo aborto..- c'era dolore nella voce del vichingo, nonostante questi tentasse di nasconderlo.

- Si, Edelgyth mi ha messo al corrente. Mi dispiace, ma sono certo che ne avrete degli altri.-

Questa volta fu Alfred a notare una reazione insolita nel vichingo.

Lo sguardo si era incupito .

Ivar fece la sua mossa, mangiando la regina avversaria.

Un piccolo sorriso di soddisfazione comparve sul suo volto.

Alfred fece per ribattere, ma fu interrotto dall 'ingresso della cugina.

Edelgyth procedeva con la sua solita andatura fiera, facendo ondeggiare i bei capelli neri.

Alfred notó come lo sguardo del vichingo fosse ora del tutto puntato sulla figura della giovane moglie.

- Cielo. Sembra proprio che il mio caro cugino abbia totalmente dimenticato le regole del gioco.- e sedendosi al posto di Alfred, con una mossa delle dita affusolate fece la mossa vincente.

- Scacco matto.- esclamò vittoriosa, scatenando il sorriso di Ivar.

- Come ti dicevo prima, mia moglie è furba .-

|𝕸𝖞 𝖉𝖆𝖗𝖑𝖎𝖓𝖌 𝖉𝖆𝖗𝖐𝖓𝖊𝖘𝖘 |𝕴𝖛𝖆𝖗 𝖙𝖍𝖊 𝕭𝖔𝖓𝖊𝖑𝖊𝖘𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora