Capitolo 3.

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*Il giorno dopo..*

Sono per strada con Benjamin.
Dopo che mi hanno fasciato il polso ieri, siamo tornati a casa.
Gli ho detto che oggi volevo andare in giro per prendere aria.
E mi ha decisamente detto un 'scordatelo' secco.
Dice che gli mento.
Che le ferite sono a causa di qualcosa che nascondo.
E sospetta di cose tipo cattive compagnie.
Beh, due su tre le ha azzeccate.
Solo che, invece delle cattive compagnie, sono a causa di Christopher.
Lui continua a mandarmi messaggi approposito.
Spera di riconquistarmi con semplici 'mi dispiace, non volevo, io ti amo ecc.'.
Invece si sbaglia.

Continuiamo a camminare mentre Benjamin mi spiega una cosa successa al suo lavoro.
Lavora con i computer.
E, avvolte, ha dei problemi con della gente che dopo aver aggiustato un PC, torna di nuovo lo stesso giorno.
Oggi gli è successo infatti.
E me lo sta spiegando.
Lo guardo facendo un sorrisino annuendo e appena giro la testa, vedo uscire da un palazzo lui.
Barry.
O è Dennis?
È vestito come quando sono andata sbattergli e, sinceramente, vorrei sapere come si chiama per bene.
Si allontana dal palazzo toccandosi il collo e alzo il passo raggiungendo il portone.
Guardo i nomi sul citofono ma nessuno mi da una mano.

Ci sono tanti cognomi.
Ma non penso che qualcuno di questi mi possa aiutare.
Nemmeno una certa 'Dottoressa Fletcher'.
Maledizione, che ci faceva qui?
Vedo Barry alla fermata dell'autobus e sospiro.
So che forse esagero.
Ma devo seguirlo.
Voglio solo fermarlo nel momento più opportuno per parlare.
Davanti alla gente voglio evitare delle scenate.
Mi giro verso Benjamin sorridendo forzatamente: "Fratellone, io vado da Caroline, okay? Ti chiamo quando sto per tornare a casa."
Mi guarda senza dir nulla e annuendo e gli lascio un bacio sulla guancia prima di andarmene.

Vedo Barry salire sull'autobus e, per fortuna, riesco a raggiungere l'altra entrata salendo anch'io.
L'autobus inizia il suo viaggio e noto, all'improvviso, Barry che sta per girarsi dal mio lato.
Spalanco gli occhi non sapendo che fare e, subito dopo qualche secondo, mi giro di schiena guardando Benjamin da fuori al finestrino.
Per poco non mi scopriva.
Non voglio che pensa qualcosa di sbagliato su di me.
Sono solo curiosa di sapere chi è veramente.

(...)

*Quel pomeriggio..*

Barry o Dennis o come si chiama è entrato in questa casa.
Sono sul retro.
Non capisco il perché chiudere il retro con un lucchetto.
Quando può chiudere la porta a chiave.
Mi guardo intorno e noto un tubo di ferro a terra.
So che questa è infrazione, ma se non mi scopre è meglio, no?
Sbatto ripetutamente il tubo contro il lucchetto sperando che si rompa.
Continuo a sbattere più forte quando all'improvviso sento dei passi leggeri dietro di me.
Oh no.
Spero mi sbaglio.
Spero vivamente che non sia chi penso.

Mi giro lentamente e noto Barry (o Dennis) con una mascherina in faccia che mi fissa serio.
Lo guardo alzando lentamente le mani: "Ascolta, Barry.."
Lui mi interrompe scuotendo la testa: "Dennis."
Sto per parlare quando lo vedo uscire una piccola bomboletta per poi spruzzarmi in faccia.
Tossisco leggermente e, subito qualche secondo dopo, chiudo gli occhi.

Dennis POV:

Ecco che ha fatto effetto.
Come sempre il gas soporifero fa effetto.
Non pensavo così presto però.
Sta per cadere ma la prendo in tempo tenendo una mano sotto la sua testa.
Metto la bomboletta in tasca e, appena giro lo sguardo su di lei, tiro un sospiro.
L'ho dovuto fare.
Voglio capire cosa vuole da noi.
Chiudo gli occhi caricandomela sulla spalla e facendo il giro per entrare in casa.

(...)

Sono passati venti minuti.
Penso si sia svegliata.
Apro la porta della stanza dove l'ho stesa e la vedo aprire gli occhi in quel momento.
Si solleva fissandosi intorno poi mi guarda alzando la voce: "Ma che ti prende?! Non mi fai nemmeno spiegare che mi rapisci?!"
Chiudo la porta sedendomi sul letto accanto a lei serio: "Cosa volevi fare? Entrare in casa? E spiegami il motivo."
Mi guarda abbassando lo sguardo per poi incrociare le braccia: "Erano scherzi tra amici, mi avevano detto di entrare qui se riuscivo dato che nessuno riesce."
Si certo.
Come se ci credo.
Questo posto abbandonato al suo destino non è di sicuro un luogo dove qualcuno vorrebbe entrare.

Scuoto la testa mettendomi una mano in faccia: "Certo.."
Mi alzo aprendo la porta e, dopo un po', rientro con un bicchiere di acqua in mano.
Lo allungo verso di lei ma scuote la testa facendo una smorfia: "Dopo avermi addormentata vuoi avvelenarmi? No grazie, non mi va."
Sbuffo alzando un sopracciglio cercando di mantenere la calma: "Se ti volevo morta, lo eri. Invece no. Volevo solo addormentarti."

Si tocca il collo con una mano e mi indica con l'altra: "Bevi prima tu, poi bevo io. Sai, non mi fido."
È seria?
Dovrei bere io dal suo stesso bicchiere?
Questa è fuori.
Sbuffo andando a prendere un bicchiere vuoto e mettendo un po' della sua acqua dentro.
Bevo l'acqua e, appena ingoio, la guardo allargando le braccia: "Ecco fatto, contenta?"

Lei annuisce prendendo il suo bicchiere dalla mia mano.
Noto la fasciatura al polso e, appena si sente osservata, abbassa la manica coprendola.
A quanto pare gli ha fatto male davvero.
Per essersi messa quella fasciatura.
Beve l'acqua e, come finisce, gli prendo delicatamente il polso indicando la fasciatura: "Ti ha fatto questo il tuo fidanzato ieri?"
Alza lo sguardo guardandomi fissa negl'occhi per poi annuire.
Roteo gli occhi scuotendo la testa: "Forse era meglio che non ti mettevi in mezzo, no? O forse è meglio se lo lasci se ti tratta così."

Solleva il braccio facendomi mollare la presa: "Non ci riesco, okay? E comunque ora posso andare?"
Scuoto la testa mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni: "Non te lo consiglio. Il gas che ti ho spruzzato per addormentarti potrebbe farti sentire stonata e potresti svenire per strada. È meglio che rimani qui."
Sto per girarmi quando la sento fare una risata ironica.

Cosa ci trova da ridere?
Sto cercando di essere educato e ride?
Mi giro verso di lei e lei mi indica ridendo ancora: "Mi vuoi tenere qui per toccarmi? Non ci pen.."
La interrompo alzando una mano serio: "Non mi è permesso toccarti."
Mi guarda confusa smettendo di ridere e sedendosi sul letto.
Esco dalla stanza chiudendo la porta e togliendomi gli occhiali mettendo una mano sulla faccia.

Riecco Barry decisamente infastidito che dice: "Dovevi lasciarla stare, Dennis!!"
Ed ecco anche Patricia, anche lei infastidita, che risponde: "E oltre lasciarla stare, caro, potevi semplicemente parlargli! Ora ti.. Ci prende per un maniaco!"
Sbuffo rimettendo gli occhiali e, appena sto per parlare, sento il cellulare di lei suonare sul tavolino accanto a me.
Mi avvicino vedendo e leggo un nome:
Benjamin.

Chi sarà mai?

*nel frattempo..*

Benjamin POV:

Maledizione, non risponde.
Ho chiamato Caroline e lei dice che non è andata a casa sua.
Dove si è cacciata allora?
Non è con Christopher.
Figurati se è andata a casa sua.
Metto il cellulare sul tavolo sbuffando e sedendomi a terra con le mani sulla faccia.

Se entro stasera non arriva, domani uscirò a cercarla.
Voglio sapere che fine ha fatto ora.
Dove diavolo si è cacciata?

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora