Capitolo 24.

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Apro gli occhi lentamente.
Giusto.
Sono rimasta da Kevin.
Mi ero dimenticata.
Mi giro leggermente e non trovo nessuno accanto a me.
Mi sollevo guardandomi intorno e, subito dopo, noto la porta della stanza aperta.
Ora ricordo.
La prova.
Per vedere se sarebbe rimasto Kevin.
Maledizione, spero sia lui.
Non qualche personalità.
Mi alzo dal letto uscendo velocemente dalla stanza.
Mi fermo fuori dalla porta e noto Kevin seduto di spalle al tavolo.
E ora capirò chi è.
Spero sia lui.

Mi tocco il collo lasciando la maniglia della porta: "Kevin?"
Solleva lo sguardo rimanendo fermo girato.
Ho un brutto presentimento.
Spero mi sbaglio.
Lo guardo attentamente e lui, dopo un po', gira la testa verso di me.
Faccio un leggero sorrisino mentre lui si alza dalla sedia: "Ehy, ti sei svegliata."

È lui.
Che sollievo.
Sono felice che è lui.
Ora gli voglio dire di Ben.
Voglio provare a convincerlo a venire da me.
Così che conosce Benjamin.
E che Benjamin conosce il vero Kevin.
Mi tocco il braccio andando verso di lui: "Stavo pensando a una cosa.."
Lui mi guarda confuso e riprendo a parlare muovendo la mano libera: "Perché non vieni da me? Così conosci Benjamin."
Kevin scuote leggermente la testa facendo una smorfia: "Non penso sia una buona idea. Lui potrebbe trarne vantag-"
Gli tocco la guancia con una mano guardandolo: "Ehy, non sarai solo. Se prova a uscire.."
Lui mi interrompe guardandomi fisso negl'occhi serio: "Devo scappare via. Se prova a uscire, mi toccherà scappare via."
Rimango in silenzio per poi annuire leggermente.
Mi tocca il braccio e, dopo qualche secondo, mi supera andando verso una stanza.

Devo riuscire a non fare uscire 'lui'.
Non toglierà la Luce a Kevin.
E non farà nulla.
E, soprattutto, non uscirà davanti a Benjamin.
Altrimenti sarebbe la fine.
Dato che lo ha preso di mira.

(...)

*Il pomeriggio, a casa di Benjamin e Laurel..*

Allungo una mano per suonare quando vedo Kevin visibilmente preoccupato.
Pensa ancora a lui.
Devo calmarlo.
Gli prendo la mano tenendo l'altra mano vicino al citofono: "Tranquillo, lui non uscirà."
Kevin abbassa lo sguardo verso terra sospirando: "Lo spero."
Suono al campanello tenendo Kevin per mano.
Passa qualche minutino ed ecco che la porta si apre.
Ed ecco Benjamin.
E dietro di lui, infondo alla stanza, Luke.
Guardo Ben facendo un sorriso: "Ehy."
Lui nota me e, subito, nota Kevin serio: "Lui.."

Indico verso Kevin con la mano libera: "È Kevin. Il vero."
Ben rimane visibilmente sorpreso e, appena nota la ferita al lato della mia fronte, la indica: "E quella?! C-"
Scuoto la testa interrompendolo velocemente prima che continua: "È stata una mia distrazione, per strada."
Sta per parlare quando nota le nostre mani e si ferma.
Meglio spostare la sua attenzione prima che mi chiede qualcosa.
O che inizia a fare il fratello protettivo.
Tiro un sospiro indicando con la mano libera: "Possiamo entrare allora, giusto?"
Lui annuisce senza aprir bocca e facendoci spazio.
Bene.
Ora voglio farli conoscere.
Così Ben capisce che Kevin, il vero Kevin, non è pericoloso.
È buono.

(...)

Benjamin da quasi dieci minuti che mi chiede come faccio a sapere se è veramente lui.
'Come posso fidarmi'.
'Non puoi esserne certa'.
Ora basta.
Non mi da nemmeno il tempo di dire A.
E decisamente non voglio perdere tempo a parlare con lui.
Soprattutto perché abbiamo lasciato Luke con Kevin.
Dato che da solo è meglio evitare.
Ancora succede come quella volta con me dalla Fletcher.
Alzo una mano interrompendolo all'improvviso sbuffando: "Ben, che diavolo, ti vuoi fidare di me?! Ho i miei motivi sia per credere che è il Kevin reale che per fidarmi di lui!"

Rimane in silenzio annuendo e, subito dopo, raggiungiamo Kevin e Luke.
Kevin mi guarda senza aprir bocca e Ben si siede a capo tavolo incrociando le braccia: "Allora.. Sei Kevin, giusto?"
Lui annuisce confuso e do una piccola gomitata di rimprovero a Benjamin.
Sembra che vuole fargli da dottore.
Evitasse di parlargli così.
Si tocca il braccio fulminandomi con lo sguardo e, subito, risposta lo sguardo su Kevin: "Ho una domanda da farti."

Kevin guarda prima me e poi lui e Ben riprende a parlare: "Come sono uscite queste personalità?"
Lui abbassa lo sguardo senza dir nulla toccandosi il collo.
Che ha?
Oddio, forse è una domanda fuori luogo, questo lo capisco.
Ma penso ci avrebbe detto qualcosa.
Invece sembra teso ora.
Come se è un tasto delicato che ha toccato.
Mi siedo accanto a lui toccandogli il braccio: "Ehy, tutto ok?"
Lui guarda Ben facendo un sorrisino decisamente forzato e finto: "Scusate, ma non.. Non ne voglio parlare."
Annuisco poggiando il braccio libero sul tavolo e tenendo la mano sul suo braccio: "Tranquillo, non devi perforza."

Noto Ben che abbassa leggermente lo sguardo senza dir più nulla.
A quanto pare ha capito che è meglio non insistere.
Meglio così.
Kevin scuote la testa muovendo lentamente una mano: "Non.. Non voglio decisamente tirare questo argomento fuori, scusate. So che non vi fidate di me ma non preoc.."
Lo interrompo scuotendo la testa prendendogli la mano: "Tranquillo, ci fidiamo."
Mi guarda fisso senza batter ciglio negl'occhi: "Quello di cui dovete preoccuparvi è lui. Ma cercherei di fermarlo finché sono qui per non farvi del male.. Non voglio far del male a nessuno."
Faccio un sorrisino annuendo leggermente: "Lo so."
Lui ricambia il sorriso annuendo anche lui.

Giro leggermente lo sguardo su Ben e lui fa un leggero sorriso.
Spero lo abbia capito che non è cattivo.
Anche perché lo ha detto lui.
Proprio ora.

(...)

*La sera..*

Kevin è andato via.
Domani deve tornare dalla Fletcher.
E di sicuro non sarà lui.
Ma almeno sono riuscito a tenerlo qui un giorno in più.
E ho capito che, se mi impegno, posso tenerlo quu.
Di più.
Più di un solo giorno.
Prendo un succo di frutta dal frigo e, appena chiudo lo sportello, noto Ben appoggiato al muro.

Prendo il bicchiere dal mobile tenendo la bottiglia nell'altra mano: "Lo hai visto anche tu ora che non è cattivo."
Mi siedo al tavolo versando il succo e lui annuisce alzando le sopracciglia: "Lui no, ma quella personalità precisa si." poi appoggia la testa al muro: "Sei sicura di voler continuare a intralciare quella personalità? Potrebbe finire per farti veramente male e non voglio."
Sposto l'attenzione su di lui appoggiando la bottiglia sul tavolo: "Sono riuscita a tenerlo qui ieri e oggi, Ben. Sono sicura che con un po' di impegno, potrei tenerlo più tempo qui."
Lui tira un sospiro toccandosi il mento: "Forse potresti riuscirci o forse no, non pensi?" e gesticola alzando un sopracciglio: "Non tutto può andare come pianifichi e, visto quello che hai passato con Christopher, non voglio che quella personalità arriva a farti seriamente del male."

Rimango inizialmente in silenzio bevendo un sorso di succo.
Lo so.
Da una parte ho paura anch'io di quella personalità.
Ma non voglio arrendermi.
Faccio un sorriso appoggiando il bicchiere sul tavolo guardandolo: "Tranquillo, farò attenzione."
Si stacca dal muro raggiungendo il tavolo prendendo il succo per poi incamminarsi: "Comunque c'è qualcosa del suo passato che gli ha dato queste personalità. Lo avevo capito e si è capito penso."

Esce dalla stanza andando di sopra e abbasso lo sguardo verso terra sospirando.
Questo lo avevo capito.
Ma penso che insistere sul suo passato non sia la cosa migliore.
Voglio aiutarlo.
Non peggiorarlo.
Insistendo su qualcosa che, a quanto pare, non vuole parlare.
Mi voglio concentrare sul tenere Kevin nella Luce.
O almeno bloccare La Bestia.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora