Capitolo 9.

118 6 0
                                    

*Due giorni dopo..*

Caroline POV:

Sono in libreria che cerco qualche libro da leggere.
Mi aggiusto lo zaino sulla spalla continuando a cercare tra gli scaffali.
Sto anche pensando a Laurel.
È da ieri mattina che non la sento.
L'ho contattata scusandomi per non avergli scritto in questi giorni.
E mi ha spiegato che ha discusso col fratello.
Oggi nulla.
Nemmeno un messaggio.
Perché mi puzza un po' come fatto?
Mi giro quando all'improvviso sbatto contro qualcuno.
Sollevo lo sguardo e noto lui.
L'uomo con gli occhiali.
'Dennis' si chiamava.
Anche se però oggi non li ha gli occhiali.

Lo guardo spalancando leggermente gli occhi e, appena mi nota, faccio una smorfia: "S-Scusa.. Non avevo visto."
Abbasso lo sguardo sul libro notando un titolo famigliare.
Lui annuisce facendo un sorriso in silenzio poi prende dei libri incamminandosi.
Rialzo lo sguardo fisso su di lui e lo vedo appoggiare i libri su un bancone uscendo un foglio dalla tasca.
So che forse esagero..
Ma questo fatto mi puzza.
Stranamente Laurel non la sento da ieri e ora incontro lui che sta per prendere dei libri.
E uno con un titolo familiare.
Non so cosa sta succedendo, davvero.

Prendo il cellulare chiamando a Benjamin.
Vedo il cellulare squillare e vedo 'Dennis' uscire dalla libreria.
Mi affaccio alla porta dell'uscita guardando Dennis che continua a camminare.
Ed ecco che risponde Benjamin:

B: "Pronto? Caroline?"
C: "Ehy, Benjamin. Sai dov'è Laurel?"
B: "Non.. Non ti ha detto che abbiamo discusso due giorni fa?"
C: "Si, me lo ha detto e mi dispiace. Ma non dorme a casa vostra?"
B: "No, è da due giorni che non la vedo o sento. Ma perché tutte queste domande? È successo qualcosa?"
C: "Ho visto l'uomo di cui ti parlai in libreria, ora è andato via."
B: "Maledizione.. Ti raggiungo. Rimani lì."

Chiudo il telefono mettendolo in tasca sospirando.
Spero che non ho sbagliato.
L'ho avvisato solo perché è il fratello..
E so che si preoccupa per lei.

(...)

*Qualche ora dopo..*

Laurel POV:

Esco dalla stanza guardandomi intorno.
È strano essere tornata qui dopo che mi prese l'altra volta.
La cosa diversa è che quella volta mi chiudeva la porta a chiave.
Adesso no.
Che evoluzione direi.
Mi avvicino ad una scrivania con un computer sopra.
Sto per allungare una mano per accenderlo quando sento la porta aprirsi.
Mi allontano guardando e vedo Dennis entrare.
Come so che è lui se è vestito da Barry?
Il comportamento.

Lo vedo tirare fuori gli occhiali dalla giacca per poi metterseli.
Si toglie il giaccone e, dopo un po', mi nota mettendo una mano in tasca: "Ah, sei sveglia."
Annuisco toccandomi il braccio con una mano: "Avevo sete e quindi mi sono alzata."
Lui annuisce senza dir nulla e viene verso di me.
Lo guardo rimanendo ferma e, appena mi raggiunge, mi allunga la busta: "Tieni. Almeno passi il tempo per ora."
Tiro fuori le cose dalla busta e noto che sono due libri.
Wow.
Come sapeva che mi piace leggere?

Faccio un sorriso sollevando i libri: "Grazie, Dennis."
Si gira guardandomi attentamente per poi fare un cenno senza dir nulla.
Si comporta da antipatico di prima categoria, si..
Ma infondo sembra buono.
Mi siedo su una sedia vicino al tavolo poggiandoci sopra i libri.
Dennis toglie cappello e guanti appoggiandoli, ordinatamente, sul mobile per poi girarsi verso di me.
Lo guardo in silenzio e lui si siede accanto a me facendo una smorfia: "Posso farti una domanda?"
Annuisco in silenzio e lui alza un sopracciglio guardandomi attentamente: "Da quanto ti maltrattava il tuo ragazzo?"

Oh..
Wow.
Che domanda.
Abbasso la testa verso le mani giocherellando e sospirando: "Stavamo insieme da quasi cinque mesi.. E mi ha iniziato a maltrattare da due mesi." poi sollevo lo sguardo su di lui.
Mi guarda scuotendo la testa e mettendo una mano sul collo: "E giustamente hai pensato che non lasciarlo era la cosa migliore, eh? Hai aspettato, perché probabilmente speravi in un cambiamento."
Lo guardo inarcando le sopracciglia un po' infastidita: "Beh, chiedo scusa se ero innamorata." e subito dopo mi calmo: "..E una volta ci provai a chiedergli una pausa. Ma mi minaccio e mi colpì in faccia."

Dennis mi guarda attentamente senza dir nulla.
Lo fisso anch'io in quei suoi occhi blu chiari.
Maledizione, sono stupendi.
Sono impossibili da non guardare.
Sta per parlare, ma lo interrompo guardandolo ancora: "Mi spieghi come mai non ti è permesso toccarmi?"
Mi guarda non capendo e riprendo a parlare: "L'altra volta, quando mi hai preso, mi hai detto che non ti era permesso toccarmi.. Come mai?"
Lui si guarda intorno per poi sospirare cambiando discorso: "Dovrei andare ad aggiustare delle cose ora."

Si alza per incamminarsi ma lo blocco dal polso alzandomi anch'io.
Si gira di nuovo verso di me guardando la mia mano sul suo polso.
Non capisco perché non gli piace il contatto fisico.
Quando lo tocco, osserva sempre la mia mano.
Mi fermo di fronte a lui e lui guarda la mia mano cercando di sembrare calmo: "S-Se mi molli, potrei andare ad aggiustare anche la tua stanza."
Lo guardo attentamente toccandogli leggermente la guancia con la mano libera: "Non preoccuparti, me la vedo io."

Mi guarda fisso senza battere ciglio e senza muovere un muscolo.
Ed eccolo di nuovo.
Non muove un muscolo.
Mi osserva solo.
E non capisco il perché.

Dennis POV:

Non capisco perché insiste nel toccarmi.
Se continua immagino già i lunghi discorsi di Patricia.
Sull'essere concentrato.
Sul 'non distrarmi'.
E tutte cose che già so e già ripete sempre.
La guardo scuotendo leggermente la testa: "Non c'è bisogno. Posso rifarla io."
Lei mi guarda facendo un leggero sorrisino: "Tranquillo.. Comunque grazie per ospitarmi.. E grazie anche perché ti preoccupi per me. Sei davvero buono, Dennis."
Toglie la mano lentamente e la guardo senza dir nulla.
Credetemi se vi dico che, se fa un'altro movimento, Patricia inizierà a innervosirsi.
Quanto vorrei poter far IO un movimento solo per sentirla.
Patricia deve capire che non comanda solo lei.
Ci sono anch'io al comando.

Laurel fa un passo avanti lasciando poca distanza tra noi.
La guardo attentamente per poi mettere le mani nelle tasche: "Lo faccio perché posso immaginare come ti senti.. Però non sono buono, fidati. Sono lontano dall'essere buono."
Lei mi guarda in silenzio per poi mettere una mano dietro il mio collo e baciarmi.
Rimango immobile inizialmente e, subito dopo, ricambio il bacio.

Ed ecco, come ho detto già, Patricia.
Ed ha una voce decisamente nervosa: "Dennis, sei uscito matto?! Sai che non puoi distrarti e che fai?! Ti fai addolcire dalle parole di quella ragazza?!"
Ed ecco che ora esce anche un Barry direi quasi felice: "Avanti, Patricia, che diavolo! Abbiamo anche una vita al di fuori del piano! La ragazza è anche attratta da Dennis o dalla persona in sé e si vede lontano un miglio, quindi perché non dargli una possibilità?"
E rieccola ancora più infastidita di prima: "Barry, sei scemo o cosa?! Non dobbiamo avere distrazioni! E se arriva la Bestia? Pensi che lui si faccia addolcire come Dennis l'ingenuo? Ma perfavore!"

Mi ero quasi dimenticato.
C'è la Bestia.
La conosciamo da una settimana e qualche giorno, si..
Ma io personalmente non vorrei che la Bestia prendesse lei di mira.
Soprattutto perché ha sofferto per i conti suoi.
Dovrei allontanarla.
Per il suo bene.
Penso che, ormai conoscendoci, capirebbe.

Mi stacco da lei guardandola attentamente serio: "Fidati, non ti consiglio di provare a creare un qualcosa con noi."
Lei mi guarda non capendo e riprendo a parlare togliendomi gli occhiali con una mano: "So che sai di me.. O, meglio dire, noi. Quindi, finché sei ancora in tempo, ripensaci."
Lei fa un passo indietro fissandomi seria: "So poco di voi.. E anche se fosse, fidarti di me non sarebbe un problema, no? Tralasciando questo bacio che non so nemmeno io perché te l'ho dato, forse mi sono fatta prendere dal momento soltanto."
La guardo rimettendo gli occhiali alzando un sopracciglio: "Allora è meglio se rimani nel dubbio e ti accontenti di quel poco che sai. Perché più cerchi di scoprire e più rischi di metterti in mezzo."

Mi guarda confusa incrociando le braccia: "In mezzo a cosa, scusa?"
Ho detto troppo.
Meglio se la chiudo qui col discorso.
La guardo in silenzio per poi girarmi e incamminarmi verso la mia camera.
Devo cercare di non farmi più distrarre.
Questo bacio già stava causando una confusione tra tutti.
Si è calmato tutto quando lei si è 'scusata' spiegando.
Ma già Patricia si è legata questa cosa al dito.
Quindi devo fare più attenzione d'ora in poi.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora