Capitolo 47.

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È sera.
Siamo dentro.
Finalmente.
Tireremo Kevin fuori di qui.
Jackson si è ripreso.
E Caroline l'abbiamo lasciata all'inizio del corridoio.
Abbiamo i cellulari quindi se ha da avvisarci, ci manda il messaggio.
Ovviamente ho la vibrazione.
Ho pensato proprio a tutto direi.
E sapere che non volevo nemmeno farlo.
Però siamo qui.
Nel corridoio.
Jackson mi ha detto le stanze.
È difficile però vederli i numeri da piegati.
Ci alzeremo nel momento opportuno però.

Continuo a camminare bassa quando sento vibrarmi il telefono.
Oh no.
Già??
Prendo il telefono in mano e vedo un messaggio da Caroline.
'Arriva una guardia per controllare se è tutto ok, nascondetevi'.
Detto nulla.
Dove ci nascondiamo??
Noto una porta socchiusa e faccio cenno a Jackson.
Lui annuisce senza dir nulla e entriamo velocemente dentro.
Chiudo la porta lentamente, senza far rumore, per poi tirare un sospiro.
Ringrazio questa stanza.
Altrimenti ci avrebbero scoperti di sicuro.
Sollevo la testa guardando gli angoli alti della stanza controllando se ci sono telecamere.
Non si sa mai.
Meglio prevenire che curare.

Però nulla.
Perché non tengono sotto controllo questa stanza anche?
Mi alzo lentamente prendendo una torcia dallo zaino.
Evito di accendere la luce.
Meglio la torcia.
Almeno posso coprirla in tal caso.
Punto la luce verso un punto e noto diversi scaffali di ferro con dei cesti di plastica in mezzo.
Cosa..?
Vado verso di loro puntando la luce e notando diversi nomi sui cesti.
Oh.
Guarda qui.
'Dunn'.
E subito dopo c'è lui..
'Crumb'.

Wow, fa strano leggere il suo cognome qui.
Sento un rumore venire da dietro gli scaffali e mi giro di scatto.
Punto la luce verso il punto e noto lui.
Quell'uomo.
Elijah.
Che ci fa fuori dalla stanza?
Anzi, la domanda più importante è:
Com'è uscito senza farsi vedere?!
Mi guarda appoggiando le mani sulla sua sedia a rotelle: "Noto un'espressione sorpresa, non te lo aspettavi?"
Jackson si gira verso di noi raggiungendoci.
Guardo Elijah facendo un passo indietro confusa: "Come sei uscito dalla tua stanza? Aveva detto la Staple che eri sedato."

Lui mi guarda facendo un piccolo sorriso: "Lunga storia." poi guarda Jackson sorridendo ancora: "Immaginavo che il ragazzino sarebbe ritornato dentro."
Jackson sta per parlare ma lo interrompo incrociando le braccia: "Cosa vorresti dire, scusa?"
Elijah gira lo sguardo altrove alzando le sopracciglia: "Penso che forse.. Era meglio che entravi da sola. Sai, due persone non si notano.. Ma essendo che voi siete quattro quando uscirete di qui.."
Come sa di Caroline??
Ma che diavolo??
Jackson lo interrompe alzando un sopracciglio: "Non abbiamo bisogno di un consiglio da te. Ci riusciamo benissimo anche in quattro, abbiamo tutto organizzato." poi mi prende dal polso girandosi: "Andiamo, liberiamo Kevin."

Raggiungiamo la porta e, prima di uscire, Elijah dice un'ultima cosa: "Forse non avete bisogno dei miei consigli.. ma dopo capirete che avevo ragione."
Rimango in silenzio e, subito dopo, esco con Jackson.
Meglio trovare Kevin.
Così usciamo di qui e andiamo via.
Non voglio rimanere un secondo in più qui.

Ci fermiamo, dopo qualche minuto, fuori dalla porta.
Dovrebbe essere qui.
Lo spero.
Jackson mi sposta leggermente mettendosi vicino ad una specie di pannello.
Serve una tessera.
Cos'ha in mente di fare?
Si guarda intorno e, subito dopo, colpisce col gomito ripetutamente il pannello.
Sto per aprir bocca quando vediamo la porta aprirsi.
Seguita dall'allarme.
Maledizione.
Dobbiamo fare in fretta.

Guardo Jackson indicando la stanza di David e lui annuisce andandoci incontro.
Entro nella stanza di Kevin ed eccolo lì.
Vicino al letto.
Che guarda verso di me confuso.
Viene lentamente verso di me decisamente confuso: "Lau..? Sei tu? Che ci fai qui?"
Dennis.
Dio, quanto mi era mancato.
Gli prendo una mano sorridendo e facendo cenno con la testa: "Andiamo. Ti.. Vi porto a casa."
Rimane in silenzio mettendo l'altra sua mano sulla mia per poi annuire.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora