Capitolo 33.

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Benjamin POV:

Sono stato a casa di Luke ieri sera.
Abitava più vicino al posto dov'è successo il casino.
E di sicuro non sarei andato a casa di notte.
Gli ho spiegato il fatto.
Non ci voleva credere che è stato Christopher.
Nemmeno io ci volevo credere all'inizio, ma Laurel ha ragione.
È scappato qualche giorno fa, lo poteva benissimo rifare.
Caroline ci aspetta a casa mia.
Vuole saperne di più dato che gli ho detto che è successo.
Beh, ne sappiamo poco io e Laurel, quindi non c'è molto da dire.
Continuo a camminare con Luke accanto e lui, ad un tratto, si mette di fronte a me camminando all'indietro: "E se i freni non funzionavano già bene, ma ieri sono proprio andati, mh?"

Faccio una smorfia aggiustandomi il cappuccio: "Non avrei usato direttamente la macchina, Luke." poi indico avanti: "E guarda avanti, ancora ti prendi un palo in pieno, genio."
Fa un sorriso rimettendosi accanto a me camminando.
Luke prende alla leggera certe cose.
E in certi momenti mi fa bene.
Altrimenti ora sarei impazzito per tutto quello che sta facendo Chris.
Non so nemmeno io cosa fare.
Arriviamo a casa e noto Caroline sul muretto seduta.
Dondola le gambe e, appena ci nota, scende venendo a salutarci.
Wow, è arrivata prima lei di noi.
Chi se lo aspettava.
E abita un po' più lontano.

Indico verso la porta facendo un sorriso: "Volete un caffè mentre parliamo della bellissima giornata di ieri?"
Caroline annuisce facendo un piccolo sorriso e Luke alza le spalle: "Certo, perché no."
Prendo le chiavi in mano quando noto una cosa strana avvicinandomi alla porta.
Cosa?
È aperta.
Ieri l'avevo decisamente chiusa a chiave.
Sarà entrato qualcuno.
Magari dei ladri.
Spero siano andati via però.
E non sono rimasti qui.

Sposto leggermente la porta entrando lentamente senza far rumore seguito da loro due.
Stiamo per andare in cucina quando noto in salotto lui.
Christopher.
Seduto sul divano.
Ma davvero?
Ma mi prende in giro?!
Ci fissa sorridendo incrociando le braccia: "Scusa Ben, ma ieri passavo di qua e volevo parlare con Laurel. La porta era stranamente già aperta."
Faccio qualche passo avanti alzando la voce serio: "Certo, perché l'hai aperta tu, genio."
Rotea gli occhi poi si alza indicando verso Caroline: "Oh, c'è Caroline! Ehy, com-"
Mi metto in mezzo dandogli una piccola spinta: "Non ti avvicinare a lei." poi lo indico serio: "Non ti avvicinare nemmeno a Luke. O a me. O a mia sorella, capito?!"

Lui sbuffa iniziando a incamminarsi verso il corridoio: "Ho capito, vado via. Qui qualcuno è di cattivo umore a quanto pare."
Luke si affaccia al corridoio alzando la voce: "Già, la prossima volta non provare ad ucciderlo e forse ti caccia con gentilezza, eh."
Sentiamo la porta chiudersi e chiudo gli occhi sedendomi sul divano.
Sento qualcuno sedersi vicino a me e, appena li riapro, noto Caroline fissarmi facendo un piccolo sorriso: "Grazie per esserti messo in mezzo. Quel ragazzo diventa sempre più inquietante."
Faccio un sorriso alzando una spalla: "Non devi ringraziarmi, l'ho fatto con piacere."

Devo parlare con Laurel oggi però.
Gli manderò un messaggio dicendo di venire.
Dobbiamo trovare un modo per far smettere Chris.
Altrimenti ci penso io.
Ho due soluzioni:
O vado alla polizia così ci pensano loro.
O faccio qualcosa che ho in mente che a Laurel non piacerebbe.
Oppure potrei fare pure entrambi se voglio.

(...)

*Il pomeriggio dalla Fletcher..*

Laurel POV:

Ben mi ha detto che devo andare a casa oggi.
Vuole parlarmi.
È con Caroline e Luke.
Andrò dopo aver parlato con la Fletcher.
Kevin non è venuto dato che voleva godersi il suo giorno nella 'Luce'.
Io ho usato una scusa che devo parlare di Christopher alla Fletcher.
Di sicuro non potevo dirgli che devo parlare di lui.
Del suo passato.
Che voglio capirne di più.
Come minimo non mi faceva venire.

La Fletcher torna dalla cucina guardandomi sorridendo: "Scusa, una chiamata da un collega." poi si siede di fronte a me: "Non ci vediamo da un po'."
Faccio un sorrisino togliendomi la giacca: "Si, beh.. Ho avuto da fare."
Lei annuisce facendo un sorriso per poi mettere le mani sulle sue ginocchia: "Come mai sei qui? Vuoi parlarmi di qualcosa?"
Annuisco rimanendo in silenzio e lei mi guarda alzando le sopracciglia: "Dimmi, sono tutta orecchie. Si tratta del tuo ex? Di tuo fratello? Di-"
La interrompo all'improvviso parlando tutto d'un fiato: "Vorrei sapere di più sul passato di Kevin."

Mi guarda tornando seria e toccandosi il mento.
Ecco.
Ora mi caccia.
Proprio a calci fuori.
Si appoggia al bordo del divano guardandomi ancora seria: "Non.. Non posso dirtelo, lo sai. È un mio pazien-"
La interrompo incrociando le braccia seria: "E, come ben sai, è anche un'amico per me."
Lei fa un piccolo sorrisino scuotendo la testa: "Direi più di un'amico."
Muovo la mano sollevando le spalle: "Ecco, possiamo dire come vogliamo, per questo voglio saperlo però. Voglio capire che strada dovrei prendere con lui."

La Fletcher si guarda intorno probabilmente pensandoci su poi mi riguarda: "Ti basta solo sapere che la sua infanzia non è stata per niente bella. La madre.. Non si comportava decisamente da madre."
Mi tocco il collo abbassando lo sguardo: "Lo maltrattava?" poi la riguardo.
Lei annuisce e, subito dopo, si alza dal divanetto: "Per questo ti ho detto che non ha mai provato il vero affetto. Cosa che tu gli stai facendo provare." infine fa un sorrisino.
Ricambio facendo un leggero sorrisino per poi alzarmi riprendendo la giacca: "Ora, mi scusi, dovrei andare. Mio fratello deve parlarmi."

Lei annuisce sorridendomi e mi incammino verso la porta uscendo.
Wow.
Immaginavo poteva essere una cosa grave..
Ma non che la madre lo maltrattava.
Ecco perché tutte queste personalità.
Per difendere Kevin.
Ora posso capirlo.
Immagino non sia stato per niente bello quello che ha passato.

(...)

*Qualche ora dopo, a casa di Laurel e Benjamin..*

Entro a casa gettando le chiavi sul mobile e chiudendo la porta.
Mi guardo intorno facendo una smorfia per poi alzare la voce: "Sono io, Laurel."
Ed ecco una voce che viene dalla camera di Benjamin dire 'siamo qui, vieni'.
Salgo le scale sospirando e togliendomi la giacca.
La appoggio sul mobile per poi aprire la porta della sua camera.
Eccoli lì.
Tutt'e tre seduti.
Caroline accanto a Ben sul letto.
E Luke dietro la scrivania.
E non sono per niente felici direi.
Li guardo facendo un sorriso indicandoli: "Che c'è? Ho fatto qualcosa?"
Caroline scuote la testa sorridendo e Luke mette le mani dietro la testa: "Nah, magari. Sarebbe stato più facile innervosirsi con te."

Gli faccio un linguaccia sorridendo subito dopo.
Rigiro lo sguardo su Ben e lui si alza dal letto serio: "Christopher è entrato in casa nostra."
Alzo le sopracciglia tornando seria: "Cosa? Dov'è ora?"
Caroline si alza anche lei mettendo le mani nelle tasche dei jeans: "È andato via. Ha usato la scusa che doveva parlarti ma la porta era aperta.."
Luke la interrompe riprendendo il discorso: "Ma è stato lui ad aprirla, come minimo ha anche dormito sul divano aspettando che tornavate."
È entrato in casa mia.
Ma come si permette?!
Ma impazzisce ogni giorno di più questo ragazzo?!

Mi appoggio al mobile scuotendo la testa: "Se vuoi, Ben, gli vado a-"
Lui mi interrompe alzando la voce e indicandomi: "No, tu non andrai da nessuna parte, Lau! Sono tuo fratello, dovrei prendermi cura di te dato che sono l'unico rimasto e a causa di quel tuo ex malato, non lo sto facendo!"
Lo guardo allargando le braccia e alzando la voce anch'io: "Non è colpa mia, Ben! Se lo sapevo dal primo mese che ci siamo messi insie-"
Lui mi interrompe alzando ancora un po' di più la voce: "Se lo sapevi?! Lau, pensi non mi sia mai accorto della tua cicatrice?! So che è stato lui perché me lo sento, ma non ho mai detto nulla!"
Abbasso leggermente lo sguardo e lui riprende a parlare: "Domani vengono i nostri due cugini."
Alzo le sopracciglia gesticolando con una mano: "Non li vediamo da un'anno, vuoi metterli in pericolo così?"
Ben mi guarda serio sollevando le spalle: "Mi devono aiutare a pensare ad una soluzione.. Se non se ne trova una, andremo da loro a stare per un po'."

Abbasso lo sguardo seria senz'aggiungere nulla.
Meglio non discutere.
Troveremo una soluzione insieme però.
Non voglio andare via di qui.
Devo aiutare Kevin e andare via non mi aiuterà.
Dobbiamo mettere fuori gioco Christopher per sempre.
Così posso occuparmi di Kevin.
Voglio aiutarlo.
A tutti i costi.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora