Capitolo 49.

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Sto raggiungendo il bar dove lavora mia zia.
Non so da quando lavora qui sinceramente.
Però devo parlargli.
Devo dirgli del luogo.
Non gli dirò tutto di Kevin però.
Ma voglio sapere se ha sentito Jackson.
E se lui lo sa.
Non mi risponde ai messaggi e nemmeno alle chiamate.
Non so che fine ha fatto.
Spero che sia perché si sta godendo le vacanze a questo punto.
Ma ormai non penso più in positivo.
Il dover tenere sotto controllo Kevin, ancora esce quella personalità..
Vedere tutto quello che è successo.
Non mi porta a pensare proprio tanto in positivo.

Apro la porta aggiustandomi il giaccone con la mano libera.
Mi siedo al bancone guardandomi intorno.
Ci sono persone.
Spero possa o uscire.
O andiamo sul retro.
Devo parlargli.
Si avvicina un ragazzo con un tovagliolo in mano sorridendo: "Salve, desidera?"
Sto per parlare ma ecco che sento la voce di mia zia chiamarmi.
Mi giro guardandola facendo un sorrisino e lei mi viene incontro abbracciandomi.
È da un po' che non la vedo.
Sono contenta che si è ripresa.
Che si è fatta forza.

Al contrario di Jackson a quanto pare, purtroppo.
La guardo tenendole una mano sorridendo ancora: "Allora, zia, tutto ok?"
Lei annuisce ricambiando il sorriso toccandomi la guancia: "È da tanto che non ci vedevamo, eh? E tu? Stai bene?"
La guardo trasformando il mio sorriso in un'espressione decisamente seria ricordando perché sono qui: "Zia.. Devo parlarti."
Mi guarda in silenzio per poi farmi cenno di seguirla.

Almeno questo.
Almeno posso parlargli in un posto tranquillo.
Non in mezzo ad altra gente.
Apre la porta facendomi cenno di entrare e, appena entriamo, la lascia chiudersi alle nostre spalle.
Mi guarda mettendo un mano sul petto visibilmente preoccupata: "Si tratta di Jackson, vero? Gli è successo qualcosa?"
La guardo scuotendo la testa facendo un'espressione confusa: "No, anzi.. Ti dovevo chiedere anche se lo avevi sentito."
Ma che succede qui?
Nessuno sa che fine ha fatto Jackson??

Sto per aprir bocca quando noto entrare un'uomo dalla porta dietro a mia zia.
Occhiali.
Castano.
Lo guardo confusa rimanendo in silenzio e lui mette una mano sulla spalla di mia zia guardandomi: "Oh.. Ciao."
Ricambio il saluto ancora decisamente confusa.
Ma chi è?
Non lo conosco decisamente.

Mia zia fissa prima lui poi me indicandolo: "Lui si chiama Joe, è il mio compagno." e riguarda lui indicandomi: "Lei è Laurel, mia nipote."
Oh.
Ecco chi è.
Il nuovo compagno.
L'uomo, Joe, mi fissa toccandosi il collo sospirando: "Ci sono novità su Jackson, Laurel?"
Scuoto la testa sospirando e, dopo, mi tocco il collo guardando entrambi cambiando argomento: "L'ospedale Psichiatrico, quello dove.." mi fermo per un po', per poi riprendere a parlare: "Lo hanno riaperto."
Mia zia mi guarda leggermente confusa: "E.. Perché ci dici questa notizia?"

Eh.
Penso che ci può arrivare da sola.
Però meglio dirlo.
Mi tocco il collo muovendo la mano sospirando: "Se Jackson lo scopre.. Darà i numeri. Dobbiamo cercare di contattarlo."
Lei abbassa leggermente la testa sospirando e annuendo.

Sto per girarmi per andarmene però mi fermo.
La guardo mettendo le mani nelle tasche dei Jeans: "Zia.. Lui tornerà di nuovo, tranquilla."
Lei mi guarda facendo un sorriso decisamente e visibilmente sforzato: "Forse.. Lo spero."
Guardo Joe in silenzio e lui abbassa la testa sospirando.
Riguardo mia zia prendendole una mano facendo un piccolo sorrisino: "Ci sentiamo, okay?"
Lei annuisce rimanendo in silenzio ed esco dalla stanza incamminandomi.

È meglio che vado da Kevin ora.
In poche parole non ho risolto nulla.
Mia zia non ha sentito Jackson.
Non lo vede da tanto.
Idem io.
Dopo proverò a chiamare Ben.
Almeno vedo se lui l'ha contattato.
Non ci voleva proprio questo.
Spero che Jackson stia bene.

(...)

*Qualche ora dopo..*

Sono fuori casa di Kevin.
Benjamin non è riuscito a contattare a Jackson.
Dopo ci riproveremo.
Ora mi toccherà non parlare a loro dell'ospedale Psichiatrico..
Maledizione.
Spero di riuscirci.
Altrimenti sono problemi seri poi.
Cercherò di farlo rimanere calmo a prescindere se succede.
Almeno spero di riuscirci.
Busso alla porta e, dopo qualche secondo, ecco che si apre.
Dennis.
Come sempre.
Ormai incontro più lui che gli altri.
Sono progressi.
Lo guardo sorridendo leggermente e lui mi fa spazio per farmi entrare.
Ormai non mi chiede più perché sono lì.
È da qualche mese che lo ha capito.

Quando mi vede, mi fa direttamente entrare.
Senza chiedere più nulla.
Si può dire che è come la mia seconda casa questa.
Lo guardo togliendomi il giaccone sorridendo: "Tutto ok?"
Lui annuisce per poi incrociare le braccia serio: "Allora.. Sei riuscita a contattare tuo cugino?"
Trasformo il mio sorriso in un'espressione seria scuotendo la testa.
Mi siedo sul divano e lui si siede accanto a me toccandomi la spalla.
Muovo una mano sospirando guardando a terra: "Io non so come contattarlo.. Cosa fare. Ho tentato di tutto, nemmeno la madre lo ha sentito."

Lui abbassa lo sguardo incrociando le braccia: "Pensi che lui lo sa già? Di quel posto."
Ecco.
Maledizione.
Non volevo tirarlo in ballo.
E lo ha fatto lui.
Sollevo leggermente le spalle per poi guardarlo: "Se lo sa.. Saranno problemi seri. Ha promesso che voleva vendicarsi e, vedendo la situazione, penso che lo farebbe veramente. Spero solo che non gli sia successo nulla."
Dennis si alza rimanendo girato toccandosi il collo.

Che succede?
Spero stia bene.
Non penso che vincere uno scontro con quella personalità ora.
Mi alzo avvicinandomi a lui da dietro toccandogli le spalle: "Stai.. State bene?"
Lui annuisce rimanendo fermo nella stessa posizione: "Verranno per me di nuovo.. La Staple e il nuovo capo, giusto?"
Rimango in silenzio inizialmente chiudendo gli occhi.

Vorrei dirgli di no.
Ma mentirei.
Non so se la Staple c'entra.
Se questo nuovo capo è suo complice.
Se vogliono di nuovo a lui.
O no.
Non so cosa dire.
Riapro gli occhi appoggiando il mento sulla sua spalla: "Andrà tutto bene, tranquilli. Non permetterò che vi prenderà di nuovo. Cercherò di scoprire chi è questo nuovo capo e qualcosa di più su di lui, voi per ora non dovete dar nell'occhio soltanto."
Annuisce senza dir nulla abbassando leggermente la testa.

Mi avvicino a lui lentamente dandogli un bacio sulla guancia.
Gira lo sguardo guardandomi e chiudendo gli occhi.
Appoggio la mia fronte sulla sua facendo un piccolissimo sorriso.

Cercherò di non farlo prendere.
Anzi DEVO riuscirci.
Scoprirò qualcosa di più su quel nuovo capo.
Domani andrò lì fuori.
Fuori da quel posto.
E cercherò di scoprire chi è.
E che intenzioni ha.
Non si avvicinerà a Kevin così facilmente.
Questo è poco ma sicuro.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora