Sto andando da mia zia.
Devo parlare con lei.
Più tardi vado da Jackson.
Per questo voglio chiederle dov'è Joe.
Se, ovviamente, non è con lei.
Ho bisogno di lui.
Penso che, se viene con me da Jackson, può convincerlo.
A farlo tornare in sé.
Jackson non c'è l'ha con lui o sua madre.
Cosa che inizialmente pensavo ma lui ha negato.
Quindi se Jackson può parlare con qualcuno..
Penso sia lui.
Anzi, lo spero.
Io non so più che dirgli per convincerlo.
Anzi sospetto che se vuole Kevin, c'è l'ha anche con me.
Quindi mi sto arrampicando a qualsiasi appiglio pur di trovare una soluzione.
E questa per ora è l'unica soluzione che ho in mente.Entro nel bar guardandomi intorno sospirando.
Non c'è quasi nessuno.
Solo due o tre persone.
E mia zia.
Dietro il bancone.
Bene.
Almeno lei è qui.
Solleva lo sguardo smettendo di pulire facendo un sorriso: "Ehy, gioia."
Faccio un sorrisino raggiungendo il bancone sedendomi: "Ehy, zia."
Appoggia lo strofinaccio sulla sua spalla incrociando le braccia sorridendo: "Che ci fai qui? Colazione?"
Scuoto la testa aggiustandomi la giacca: "Devo chiedere un favore a Joe.. Volevo sapere se era qui o, in tal caso, dove posso trovarlo."Mi guarda confusa appoggiando le mani sul bancone: "Cosa.. Che devi chiedergli, scusa?"
Abbasso lo sguardo toccandomi il collo: "Se mi aiuta con Jackson."
Lei fa una risata scuotendo la testa e incamminandosi verso una porta: "Beh, allora hai sbagliato persona di sicuro. Jackson ci odia, di sicuro c'è l'ha con me e Joe."
Mi alzo dalla sedia seguendola alzando la voce: "Zia, no. Non vi odia, gl'è l'ho chiesto io."
Si ferma di scatto vicino alla porta senza girarsi.Mi fermo anch'io e, subito dopo, lei si gira guardandomi senza dir nulla.
Spero mi creda.
Perché è la verità.
Non so che fare per dimostrarglielo.
Tira un sospiro tenendo la mano sulla maniglia: "Ora starà arrivando Joe, lo puoi aspettare fuori dalla porta."
Appena faccio un sorriso, riprende a parlare seria: "Spero che hai ragione e che Jackson non faccia qualcosa a Joe. Perché in questo caso.. La colpa non sarebbe mia." infine entra nella porta chiudendosela alle spalle.Rimango immobile inizialmente per poi girarmi e incamminarmi verso la porta dell'uscita.
Esco dal bar guardandomi intorno incrociando le braccia aspettando.
Mia zia..
Me lo ha detto proprio sinceramente, eh.
So che si preoccupa.
Non vuole che Jackson faccia del male all'uomo che ama.
Mi ricorda qualcuno..
Ah già, me.
Mi raccolgo i capelli in una coda e, appena giro lo sguardo, vedo arrivare finalmente lui.
Joe.
Con delle cuffie a testa bassa.
Gli vado incontro toccandogli la spalla e lui alza lo sguardo notandomi.
Si toglie una cuffia guardandomi confuso: "Ehm.. Ciao. È successo qualcosa?"
Tiro un sospiro mettendo le mani nelle tasche: "Ho bisogno del tuo aiuto.. Ti spiego per strada, okay?"Mi guarda inizialmente serio per poi annuire.
Faccio un leggero sorriso e ci incamminandomi e inizio a spiegarli tutto.
Spero che mi aiuta.
E che non si tira indietro.
Altrimenti mi toccherà andare da sola da Jackson.
E, poco ma sicuro, mi manderà male.(...)
*Qualche ora dopo..*
Joe ha deciso di aiutarmi.
Lo ringrazio veramente tanto.
Mi aiuta.
E non mi conosce molto.
Questo spiega che persona è.
E mi fa piacere vedere che è bravo.
Arriviamo fuori dall'ospedale psichiatrico.
Mi guarda e ricambio il suo sguardo sospirando.
Rigiro la testa e inizio a salire le scale seguita da lui.
Arriviamo vicino al portone e lo apro guardandomi intorno.
Ed ecco una guardia.
Che ci viene incontro.
Che odio.
Si sono attrezzati bene, eh.Si ferma di fronte a me guardandomi serio fisso: "Avete bisogno d'aiuto?"
Mi tocco il collo pensando che dire ma Joe fa un passo avanti sorridendo: "Si, vorremmo parlare col capo. Vogliamo chiedere delle informazioni."
Ci guarda attentamente per poi girarsi facendo cenno di seguirlo.
Tiro un sospiro di sollievo guardando Joe per poi seguire la guardia.
Menomale Joe ha avuto un'idea.
Non sapevo che dire.
Le ho usate tutte le scuse.
Ci porta al famoso ufficio aprendoci la porta.Entriamo ed eccolo lì.
Jackson.
Seduto dietro alla scrivania che scrive su dei fogli.
Mi fa strano vederlo così.
Rimane a scrivere facendo un sorriso senza guardarci: "Lo sapevo che tornavi. Non vuoi capire proprio, eh?"
Alza lentamente lo sguardo e, appena nota Joe, il suo sorriso si trasforma in un'espressione seria.
Lo guardo incrociando le braccia alzando le sopracciglia: "Come vedi, non sono sola."
Lascia la penna fulminandoci con lo sguardo: "Che ci fai qui con lui? Che c'entra lui?"
Joe fa un passo avanti muovendo una mano: "Sono qui perché voglio capire che ti è successo. Perché sei scomparso tutto questo tempo e ora ti metti contro tua cugina?"Rimane in silenzio guardandoci e alzandosi dalla sedia.
Voglio vedere se parla.
Se dice il motivo.
Voglio capire che succede qui.
Lo guardo incrociando le braccia alzando un sopracciglio: "Perché non parli? Perché non ci dici che ti è successo?"
Fa una smorfia aggiustandosi il giaccone lungo: "Ho semplicemente aperto gli occhi."
Muovo una mano alzando leggermente la voce: "Aperto gli occhi?! Intendi che ti hanno fatto il lavaggio del cervello allora, perché altrimenti non capisco!!"
Alza lo sguardo guardando un punto per poi rifissarmi scuotendo la testa.Mi giro confusa notando una telecamera e, subito dopo, lo riguardo seria.
Joe scuote la testa aggiustandosi la giacca: "Tu non sei così, Jackson."
Jackson stringe la mano in un pugno abbassando la testa: "Tu non mi conosci."
Sento un piccolo rumore venire da dietro di noi e mi giro.
C'è qualcosa che non va.
Ho sentito un rumore.
Guardo attentamente fuori dalla porta e noto un'ombra.
Mi avvicino a Joe sussurandogli all'orecchio: "Tu continua a parlare con lui, ora vengo."
Annuisce toccandomi la spalla e esco dalla stanza guardandomi intorno.Giro lo sguardo a sinistra ed ecco una persona.
Mi prendono in giro?
Sembra un film horror.
E io scema che rincorro pure.
Però sono curiosa di sapere che succede.
E chi è.
Corro dal lato dov'è andata la persona chiamandola.
Mi fermo riprendendo fiato e notando che non c'è nessuno.
Ma davvero?
Mi giro per tornare verso l'ufficio quando, di fronte a me, ecco che compare lei.
La Staple.
Oh, ecco chi era allora.La guardo alzando un sopracciglio e lei fa un sorriso: "Ci speravo che venivi fino qui."
Socchiudo gli occhi muovendo una mano: "Perché, scusa?"
Sta per parlare ma ecco che esce una siringa.
Indietreggio lentamente guardandola e lei sorride: "Almeno ho il via libera adesso."
Viene verso di me ma gli blocco il braccio.
È pazza?!
Che ha lì dentro?!
Fa forza ma la spingo via colpendola con un calcio.
Alzo la voce chiamando Joe mentre tengo sott'occhio la Staple.Joe POV:
Guardo Jackson e, appena mi sento chiamare, esco velocemente dall'ufficio.
Seguito da lui.
Ed ecco che in lontananza vedo Laurel litigarsi con qualcuno.
Una donna a quanto sembra.
Corro velocemente per raggiungerli ma ecco che la donna la prende in corsa.
Rompendo una finestra..
E finendo fuori con lei.Oh no..
Devo andare fuori e trovarla.
Spero che Laurel stia bene.
Che non si sia fatta nulla di grave.
Poco ci credo, ma ci spero.
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Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]
FanfictionLaurel Amber. Fidanzata con Christopher. La loro relazione non va bene da molto. Tra litigi e vari problemi causati dalla troppa gelosia del ragazzo. Il fratello, Benjamin, e la sua migliore amica, Caroline Roger, gli dicono sempre di chiuderla l...