Capitolo 16.

102 6 0
                                    

Luke POV:

Vedo Laurel uscire di casa e la fermo salutandola.
Ho saputo da Ben che è successo ieri pomeriggio con Christopher.
È rimasta davvero sconvolta.
Ha detto lui che non ha dormito stanotte.
Ricambia il saluto facendo un sorrisino e metto le mani nelle tasche: "Allora, tutto ok? Ti sei ripresa?"
Lei tira un sospiro sollevando le spalle: "Ehy, Luke.. Insomma. Benjamin ha detto che lo hanno dimesso dopo aver fatto tutti gli accertamenti e altro.. Solo che non riesco a dimenticare che l'ho mandato io lì."
Gli metto le mani sulle spalle facendo un sorriso: "Passerà, l'importante è che andato tutto bene. Non sentirti in colpa."
Mi guarda sorridendo poi mi lascia un bacio sulla guancia riprendendo a camminare: "Ci vediamo, dai."
Faccio un sorriso per poi bussare alla porta.

Benjamin mi ha chiamato stamattina.
Voleva vedermi.
Non so perché.
Pensavo era per Laurel.
Ma a quanto pare sta uscendo.
Si apre la porta e lui mi fa cenno di entrare sorridendo: "Ehy, entra."
Entro in casa togliendomi la felpa dalla cerniera e lui chiude la porta.
Ho la sensazione che c'entra di nuovo quel tipo.
Kevin.
Mi sta solo chiamando per quello ultimamente.
Quindi sarà così anche oggi.
Va in cucina e lo seguo incrociando le braccia.
Appena sto per parlare noto Caroline seduta sul divano.
Che ci fa lei qui?
Pensavo si sarebbe vista con Laurel.

Li guardo confuso senza aprir bocca e Ben si siede accanto a lei: "Laurel è uscita per andare in 'libreria'. Sai che vuol dire?"
Ecco.
Lo sapevo.
E Caroline si è fatta convincere in questa cavolata?!
Roteo gli occhi appoggiandomi al bordo della porta: "Che sei fissato forse?"
Caroline incrocia le braccia evitando palesemente il contatto visivo con me: "Senti, Laurel è strana vogliamo solo.."
La interrompo allargando le braccia alzando le sopracciglia: "Lasciatela in pace! Ecco che cosa dovete fare!!"

Ben mi guarda decisamente serio alzando un sopracciglio: "Non la pensavi così quando pensavamo che era scomparsa e quel tipo aveva il suo telefono."
Lo guardo socchiudendo gli occhi e direi infastidito: "In quella situazione ci stava preoccuparsi e tutto, ma adesso stai superando il limite. È qui sempre e quelle poche volte che esce, lasciatela in pace. E tu.." poi indico verso Caroline serio: "Sei la sua migliore amica e sei d'accordo in questa pazzia? Che diavolo ti prende?"
Lei abbassa lo sguardo rimanendo in silenzio poi faccio un sorriso finto.
Come immaginavo.
Non sa nemmeno cosa dire.
Stanno veramente esagerando.

Ben appoggia la testa al divano senza guardarmi minimamente: "Se allora sei contrario a questa 'pazzia', puoi pure andare."
Non me lo faccio ripetere due volte.
In questa stupidaggine non ci sono.
Esco dal salotto per poi raggiungere l'entrata prendendo la felpa e uscendo sbattendo la porta.
Me lo ha chiesto e l'ho fatto.
Preferisco che Laurel mi chieda consigli su cosa fare invece di litigarci per quella stupidaggine.
Se loro due sono felici così, buon per loro.

(...)

*Nel frattempo, quel pomeriggio tardi..*

Laurel POV:

Ho mangiato qualcosa fuori e sono stata quasi sempre in libreria.
Avevo preso diversi libri e letti.
Ora ho raggiunto casa di Kevin.
Spero vivamente non ci sia una nuova personalità ad accogliermi altrimenti sarebbe un problema.
Con i tanti pensieri che ho, non vorrei preoccuparmi di qualche nuova personalità.
Da domani posso ricominciare a preoccuparmene.
Mi piacerebbe conoscere il vero Kevin però.
Ma ora chiedo troppo.
A quanto pare non si vede per nulla.
Busso alla porta e mi guardo intorno aspettando.
Sono curiosa di sapere che ci faceva fuori dall'ospedale ieri sera.
Busso di nuovo dopo qualche minuto ed ecco che si apre la porta.
Ora sono confusa.
Sembra Barry..
Ma potrebbe essere Dennis come sempre.

Dennis POV:

Lo immaginavo che sarebbe venuta.
Per questo mi sono fatto trovare.
Ho detto alla Fletcher tramite e-mail che non mi sentivo bene.
Ha rimandato l'appuntamento.
Meglio così.
La guardo alzando le sopracciglia e lei mi indica leggermente: "Ehm.. Barry?"
Scuoto la testa facendogli spazio per entrare: "Sempre Dennis. Entra."
Certe volte penso di essere troppo freddo.
So che Patricia vuole così, ma non posso essere 'maleducato' già dai primi secondi.
La guardo e lei si toglie la giacca per poi incrociare le braccia seria: "Che ci facevi ieri sera fuori dall'ospedale? Hai seguito mio fratello?"

Wow.
Diretta proprio.
Alzo un sopracciglio scuotendo la testa: "No. Ho semplicemente sentito tuo fratello che parlava con te del fatto che ti era successo qualcosa."
Lei fa una smorfia appoggiandosi al muro subito dopo: "E lo hai seguito subito dopo."
Alzo gli occhi sbuffando per poi toccarmi la testa rifissandola: "Barry e Hedwig me lo hanno chiesto. Erano preoccupati siccome gli stai simpatica."
Lei alza le sopracciglia facendo un leggero sorriso: "Oh, buono a sapersi."

Ed ecco Barry che parla con tono decisamente ironico: "Già, perché non era il signor Dennis anche preoccupato, eh. Fatti prendere per l'antipatico di turno, susu."

Tiro un sospiro ignorandolo e lei si sposta appoggiandosi al divano direi decisamente pensierosa.
La guardo senza dir nulla per un po' ma poi rompo il silenzio: "Che era successo ieri?"
Lei evita di guardarmi abbassando lo sguardo: "Non ne voglio parlare."
Vado verso di lei fermandomi di fronte e guardandola attentamente: "Cos'era successo, Laurel?"

È strano sentirmi dire il suo nome.
Non lo faccio quasi mai.
Alza lo sguardo e noto che ha gli occhi leggermente lucidi: "Ho sparato a Christopher.."
La guardo senza muovere un muscolo e lei riprende a parlare: "..Ero andata da lui a parlare e mentre parlavamo mi aveva preso dalla gola. Quando mi sono liberata ho trovato questa pistola in un cassetto ed è successo tutto velocemente."
Non dovrei toccarla.
Non mi è permesso.
Però sta male.
Se scoppierebbe a piangere non posso stare a guardarla.

Allungo lentamente una mano toccandogli la guancia: "Non lo hai fatto apposta, non ucciderti mentalmente per questo."
Lei nota la mia mano sulla sua guancia senza dir nulla.
Passa qualche secondo e la allontano lentamente mentre lei fa una smorfia confusa: "Pensavo non potevi toccarmi. Lo avevi detto tu."
Già.
Lo so.
Immagino già Patricia cosa dirà.
Poco m'importa.
Sollevo le spalle toccandomi il collo con la mano: "Già. Ma stai male e avevi gli occhi lucidi. Il minimo che potevo fare era questo."
Lei fa un sorriso toccandosi il braccio con una mano: "Grazie, Dennis."

Rimaniamo un po' in silenzio poi lei si gira di schiena verso di me riprendendo la giacca dal divano: "Forse è meglio se.."
Non finisce di parlare che la giro dal braccio baciandola d'istinto.
Immagino già Patricia che impazzirà.
Mentre Barry era questo che voleva.
E sinceramente non so..
Forse anch'io.
Rimane inizialmente immobile sorpresa per poi mettermi una mano sulla guancia ricambiando.
Indietreggia finendo stesa sul divano mentre ci baciamo.
Continuo a baciarla toccandogli con una mano la guancia e con l'altra il fianco.

Ed ecco Barry che si fa vivo con un tono più che felice: "Menomale hai capito, Dennis."
Ecco anche Patricia ora decisamente nervosa: "Barry, lo hai spinto tu a fare questo?! Non ci credo! Non può toccarla e distrarsi, ma sta facendo entrambe le cose!!"

Ignoro i due continuando a baciarla e Laurel mette un braccio intorno al mio collo togliendomi gli occhiali con l'altra mano.
Diciamo che la sto baciando sia per dispetto per Patricia..
Sia perché stranamente mi andava.
Sposto la mano leggermente dal fianco alla sua gamba non staccandomi.
Sentiamo squillare un telefono e lei si stacca prendendo il cellulare confusa.
Mi tocco il collo rimanendo nella posizione in cui ci siamo stesi sul letto.
Lei sbuffa rimettendo il cellulare in tasca per poi rifissarmi tenendo poca distanza tra il mio e il suo viso: "Benjamin vuole che torno a casa siccome ha preparato la cena."
La guardo annuendo in silenzio non sapendo decisamente che dire e lei, dopo qualche secondo, si alza lentamente dal divano.

Riprendo gli occhi tenendoli in mano mentre lei si rimette la giacca.
Mi guarda aggiustandosi la giacca e raggiungendo la porta dell'entrata: "Allora, vado. Ci vediamo."
Annuisco guardandola e, appena si chiude la porta, mi stendo sul divano.
Tempo qualche secondo e Patricia ricompare per farmi una ramanzina.
È stato strano ma, non so, mi andava di baciarla.
Dovrebbe capire Patricia che un solo bacio, anche se fosse, non è la fine del mondo.
Cosa che non capirà mai.
Lei pensa solo alla Bestia.
Mentre ci sono altri che non vogliono solo pensare a lui.
Io personalmente non so più cosa voglio ora.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora