Sono per strada.
Stamattina Jackson è tornato a casa.
Io sono rimasta da Kevin.
Per fargli un po' di compagnia.
Ora può essere controllato.
Da quella Dottoressa di ieri.
Anche se ha preso Christopher per matto, non significa che non può tenere sott'occhio questa casa.
Per questo sono rimasta qui.
Ora sto tornando anch'io a casa, ma stasera torno da Kevin.
Ho scoperto che ha.. Hanno un cellulare.
Mi ha dato il numero.
Almeno se succede qualcosa, qualcuno di loro mi avvisa.
E sono più tranquilla ora.
Prendo le chiavi aprendo la porta e entrando.Inizio a chiamare a voce alta Benjamin, Zoe e Jackson, ma nulla.
Nessuno risponde.
Che fine hanno fatto?
Sento vibrare il cellulare e lo prendo confusa.
Sarà Kevin forse.
Sblocco il cellulare e noto che è Benjamin.
Cosa..?
Pensavo era qui.
Apro il messaggio confusa e iniziando a leggere:
"Lau, siamo in ospedale.
Raggiungici lì.
Jackson ha avuto un piccolo incidente.
Nulla di gravissimo, perfortuna, ma vieni qui.
Christopher.
C'entra lui.
Ti spiego meglio quando vieni."Mi sento gli occhi diventare lucidi per poi riprendere le chiavi e uscendo velocemente sbattendo la porta.
Che diavolo ha fatto Chris a Jackson??
Devo andare assolutamente.
Voglio sapere come sta.
Che ha.
Che è successo.
Voglio sapere tutto.(...)
*Qualche ora dopo, all'ospedale..*
Entro correndo guardandomi intorno e cercando la stanza.
Benjamin mi ha detto piano e tutto.
La stanza è la 7.
Mi guardo intorno e noto infondo al corridoio Ben e Zoe.
Eccola allora la stanza.
Ed ecco loro.
Li raggiungo velocemente riprendendo fiato appena arrivata da loro.
Li guardo indicando verso la porta della stanza iniziando a parlare senza fermarmi: "È qui? Che è successo?! Cosa diavolo ha fatto Christopher?! Perché-"
Ben mi mette le mani sulle spalle interrompendomi serio: "Lau, calma. Si, Jackson è dentro. Christopher ha provato a metterlo sotto con la macchina ma Jackson è riuscito a spostarsi però è finito contro una macchina ferma. Ha qualche taglio per via di un vetro però sta bene. Lo hanno messo qui per tenerlo sotto controllo."Annuisco togliendomi la giacca e passandola a Ben: "Posso entrare?"
Lui annuisce facendo una piccola smorfia in silenzio.
Tiro un sospiro aprendo la porta e notando Jackson steso sul letto.
Menomale sta bene.
Però vederlo così..
Mi fa male.
Christopher ora ha preso ufficialmente di mira anche lui.
Sempre a causa mia.
E non volevo questa cosa.
Volevo solo una mano.
Chiudo lentamente la porta sentendomi gli occhi lucidi.
Raggiungo lentamente il letto sedendomi al bordo sospirando.
Mi sento prendere la mano e noto che Jackson si è sollevato mettendosi seduto.Mi aggiusto una ciocca di capelli guardandolo e noto un taglio decisamente grosso sulla fronte e uno sotto all'occhio.
Wow.
Non so nemmeno cosa dire.
Non mi piace vederlo così.
Jackson fa un sorrisino tenendomi la mano: "Ehy, Laurel."
Ricambio il sorrisino toccandomi il collo con la mano libera: "Ehy."
Mi guarda trasformando il sorriso in una smorfia seria: "Che hai, Lau?"
Abbasso lentamente lo sguardo tirando un sospiro: "Non volevo che Christopher ti faceva questo."
Lui alza un sopracciglio scuotendo la testa: "Saranno fatti tuoi perché uscito da qui, io-"
Lo interrompo mettendo la mano libera sulla spalla: "No, perfavore, non fare nulla, okay? Se devi fare qualcosa, facciamola insieme ma non farlo da solo."Lui mi guarda inizialmente in silenzio immobile per poi annuire.
Meglio così.
Non voglio che succede altro.
Sto per parlare quando sentiamo aprirsi la porta.
Giro lo sguardo e, appena noto chi è, spalanco lentamente gli occhi.
È lei.
Lois.
Mia zia.
La madre di Jackson e Zoe.
Maledizione.
Ora farà qualche scenata.
Ci fissa seria per poi scuotere la testa decisamente nervosa direi: "Ero fuori, in vacanza e che succede? Mi chiama l'ospedale dicendo che mio figlio è qui!"
Jackson abbassa la testa serrando la mascella e lei riprende a parlare: "..Ho sempre pensato che frequentavi cattive compagnie e questa è la conferma! Guarda come ti sei ridotto! Che diavolo ti pren-"
La interrompo alzandomi dal letto guardandola seria: "Zia, sta aiutando me. È stato il mio ex a fargli questo, Jackson non frequenta nessuna cattiva compagnia."Non può pensare che ogni cosa è colpa di Jackson.
Lui non ha fatto nulla e non fa nulla, perché pensa subito a male?!
Mia zia ci fissa seria senza dir nulla e Jackson mette una mano sulla faccia scuotendo la testa.
Incrocio le braccia ed ecco che, lei, ricomincia a parlare: "Jackson tornerai a casa domani, appena ti dimettono."
Spalanco lentamente gli occhi e noto Jackson stringere un pugno.L'ho ritrovato dopo tanto tempo e lei lo vuole allontanare di nuovo?!
Vedo entrare Zoe e Benjamin che guardano la scena.
Jackson scuote la testa evitando il contatto visivo con la madre: "No, non torno a casa."
Mia zia alza le sopracciglia sorpresa incrociando le braccia: "Ah no? Comandi tu?"
Lui si alza dal letto guardandola e alzando la voce decisamente nervoso: "Pensi sempre a male di me e non ho bisogno di tornare a casa con te domani per ricordarmelo. Voglio rimanere con Benjamin e Laurel finché non si risolve questo fatto e tu non puoi costringermi a non farlo."Faccio un sorrisino e Zoe si siede su una sedia guardando verso la madre.
Ben sposta lo sguardo su di me abbassando la testa leggermente.
Jackson ha ragione.
La madre.
Mia zia.
Non può costringerlo.
Lui è grande.
È libero di fare quello che vuole.Mia zia lo guarda in silenzio per poi uscire dalla stanza andandosene.
È nervosa.
So che tornerà però.
Non qui ovviamente.
Ma a casa come minimo.
Per dircene quattro.
Jackson mette una mano sulla fronte, sulla ferita, e appena la allontana nota un po' di sangue.
Zoe si alza andando velocemente in bagno per portargli un po' di carta o qualcosa che trova davanti di sicuro.Sento vibrare il cellulare ed esco dalla stanza aprendo la chiamata.
L: "Pronto?"
X: "Mi dispiace per quello che è successo."
L: "Christopher, lasciami e lasciaci in pace. Spero per te che non ti incontro altrimenti non sai che ti combino."
C: "Ho chiamato per dire che mi dispiace e tu mi minacci?"
L: "Non me ne faccio nulla del tuo dispiacere! Non devi più chiamarmi, stronzo psicopatico!"
C: "Io sarei lo psicopatico? Non il tuo ragazzo con 24 personalità? Quando aprirai gli occhi e vedrai che lui non è la persona buona che credi, sarà troppo tardi."
L: "Non succederà mai perché lui non è come pensi tu. Ora lasciaci in pace a tutti."
C: "Voglio solo aprirti gli occhi. Appena la dottoressa Ellie Staple lo vedrà e capirà che avevo ragione, lui verrà rinchiuso e tu rimanendo sola riuscirai a ragionare bene."
L: "Non l'avrai mai vinta."Chiudo la chiamata mettendo il cellulare in tasca e abbassando lo sguardo.
Quindi insiste con questa dottoressa?
Con quell'ospedale psichiatrico?
Se lo sogna.
Sto aiutando io Kevin e non lo farò rinchiudere.
Devo pensare cosa fare.
E subito direi.
Vedo uscire Benjamin dalla stanza che mi guarda confuso: "Gridavi, che succede? Christopher?"
Annuisco toccandomi il collo decisamente nervosa: "Torno tra un'oretta qui, okay? Vado un'attimo a casa a fare delle ricerche e ho bisogno di rimanere da sola."
Lui annuisce passandomi la giacca e me la rimetto girandomi.
Tiro un sospiro cercando di calmarmi, per poi incamminarmi.Devo trovare di più su quella Dottoressa.
Sul posto dove lavora.
E devo capire come fermare Christopher.
Mi sono stancata di questa storia.
Però non posso dargliela vinta.
Devo vincerla io questa battaglia con lui.
Così che posso aiutare Kevin senza problemi poi.
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Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]
Fiksi PenggemarLaurel Amber. Fidanzata con Christopher. La loro relazione non va bene da molto. Tra litigi e vari problemi causati dalla troppa gelosia del ragazzo. Il fratello, Benjamin, e la sua migliore amica, Caroline Roger, gli dicono sempre di chiuderla l...