Capitolo 42.

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*Il giorno dopo..*

Stiamo raggiungendo la Fletcher.
Per dirgli di Kevin.
Ho riprovato a chiamarla stamattina, così evitavo di andare.
Ma nulla.
Non risponde ancora.
Starà vedendo qualche paziente.
Sono le undici di mattina, quindi penso di sì.
O almeno lo spero.
Altrimenti non so che fine ha fatto decisamente.
Jackson senza essersi ripreso intanto.
Ha parlato un po' di più da quando siamo usciti per fare colazione fino ad ora.
Sembra che ha capito.
Raggiungiamo il portone di casa della dottoressa e mi avvicino al citofono suonando.
Incrocio le braccia sospirando e aspettando qualche risposta.

Jackson si guarda intorno e nel frattempo suono ancora una volta il campanello.
Ma è scomparsa?
Che fine ha fatto?
Suono ad un'altra persona e, dopo un po', rispondono con un 'chi è?'.
Mi tocco il collo sospirando e avvicinandomi al citofono: "Scusi il disturbo, può aprirmi il portone? Devo.. Devo andare dalla dottoressa ma non.. Non risponde."
Risponde con un 'si, certo' ed ecco che apre il portone.
Jackson mi guarda spingendo il portone ed ecco che entriamo.
Saliamo le scale velocemente sospirando.
Arriviamo al piano e raggiungiamo la porta.
Forse non è in casa.
Ma non risponde nemmeno al telefono e questo è strano.
Sto per bussare quando noto la porta socchiusa.

Cosa..?
È socchiusa?
Spingo la porta lentamente guardando dentro prima di entrare.
Sposto lo sguardo su Jackson e lui rimane immobile tirando un sospiro.
Forse dobbiamo entrare?
Meglio di sì.
Ancora è successo qualcosa.
Jackson fa qualche passo entrando per primo e guardandosi intorno.
Si gira verso di me allargando le braccia serio: "Qui non c'è nessuno."
Entro anch'io confusa e guardandomi intorno.
Ma veramente?
Ma che fine ha fatto?

Jackson si dirige verso la cucina mentre io controllo il salotto.
Ed ecco il cellulare.
Le mie quattro chiamate perse.
Il cellulare è qui.
Ma lei?
Sto per andare verso un'altra stanza quando sento un rumore dalla cucina seguito da Jackson che mi chiama urlando.
Corro velocemente in cucina e noto Jackson seduto vicino al muro direi decisamente spaventato.
Mi avvicino a lui e senza che parla indica verso un punto.
Mi giro confusa ed eccola lì.
La Fletcher a terra.
Vado verso di lei girandola lentamente.
La muovo leggermente chiamandola ma nulla.
Mio dio.
Spero che..
Non può essere.
Metto le dita vicino al collo per sentire il battito.
Nulla.

Nessun battito.
Indietreggio lentamente spalancando gli occhi mettendo una mano sulla bocca.
Io..
Ma che diavolo..?!
Com'è successo?!
Giro lo sguardo verso Jackson e lui rimane fermo immobile con una mano sulla pancia.
Lo raggiungo sentendomi gli occhi lucidi mentre lui tiene lo sguardo basso, anche lui con gli occhi lucidi: "Pensi sia stato.. Kevin?" infine mi guarda.
Rimango in silenzio non sapendo che dire.
Non..
Non penso lui.
Forse La Bestia?
Ma perché lo avrebbe fatto?
Sto per parlare quando mi arriva un messaggio al telefono.

Lo prendo aprendolo e sospirando:
"Scommetto sei andata dalla dottoressa, eh?
Visto cos'ha fatto il tuo amichetto?
Beh, dopo averlo stuzzicato un po' ovviamente.
Ormai è finita.
Lui è dentro, fatti una nuova vita."

Lui dice a me di farmi una nuova vita?!
Non ci credo.
Apro le chiamate chiamando un'ambulanza.
Potrebbe essere inutile.
Ma non so che altro fare.

(...)

*Qualche ora dopo..*

Siamo fuori dal palazzo.
Ci sta l'ambulanza e la polizia.
Maledizione.
Jackson non ha detto parola da quando siamo scesi.
Se prima si sentiva in colpa.
Ora è decisamente traumatizzato.
Dei poliziotti vengono verso di noi con un tacquino in mano.
Uno dei due ci fissa serio incrociando le braccia: "Voi conoscevate la persona?"
Apro la bocca pensando che dire per poi annuire: "S-si.. Ero una sua paziente. Era una psicologa."
L'altro scrive tutto e il primo annuisce mettendo le mani nelle tasche: "La signora è morta ieri. Voi sapete qualcosa forse?"

Sto per parlare ma Jackson mi interrompe alzando un sopracciglio: "Pensate veramente che noi.. Noi possiamo sapere qualcosa? Non sappiamo un bel niente."
Il poliziotto guarda verso Jackson decisamente serio: "Ragazzo, so che è spaventa-"
Jackson lo interrompe alzandosi e sorridendo ironicamente: "No, non sono spaventato, signore. Ho solo visto una donna morta con i miei occhi, sono tranquillissimo." infine chiude gli occhi calmandosi: "Ascolti, mi dispiace. Ma non sappiamo niente, veramente."
La guardia annuisce rimanendo in silenzio inizialmente per poi passarmi un bigliettino: "In caso gli viene in mente qualcosa, può chiamarmi. Mi dispiace per quello che avete visto." infine si gira andandosene con il partner.

Guardo Jackson toccandogli la spalla e lui rimane a testa bassa: "Non posso crederci che Christopher è arrivato fino a questo punto."
Giro lo sguardo sospirando e noto Benjamin correre verso di noi.
Mi alzo andandogli incontro e abbracciandolo.
Ricambia l'abbraccio stringendomi a sé: "State bene?"
Mi stacco dopo un po' sollevando leggermente le spalle: "Insomma, io diciamo di sì.. Ma Jackson pare proprio di no."
Ci giriamo verso Jackson e lo notiamo appoggiato al muro a testa bassa.
Ben mi mette il braccio intorno alla spalla guardandomi: "Jackson è una persona forte, si calmerà. Tu devi saperlo bene, passi tanto tempo con lui, no?"
Già.
Passo così tanto tempo con lui che so benissimo com'è.
È forte, si.
Coraggioso.
Ma ha anche lui delle paure.

Una delle principali sembra che si è capito.
Ha paura che certe cose succedono a causa sua.
A causa del suo essere troppo 'coraggioso' e 'rissoso'.
Ha paura anche che a causa sua ci rimettiamo noi.
E a quanto pare, Christopher senza saperlo sta mirando a entrambe le cose.
Raggiungo Jackson, qualche secondo dopo, abbracciandolo chiudendo gli occhi.
Lui ricambia mettendomi una mano sulla testa: "Mi dispiace.. Per la dottoressa.. Per tutt-"
Mi allontano leggermente interrompendolo tenendo una mano sulla sua spalla: "Ti fermo perché non voglio che continui col fatto che è successo per colpa tua. Non è colpa tua, okay?"
Lui rimane in silenzio annuendo leggermente.

Ben ci raggiunge mettendoci le mani sulle nostre spalle: "Andiamo, ragazzi. Per oggi avete già passato abbastanza."
Annuiamo e, prima che ci incamminiamo, mi giro un'ultima volta.
Ed ecco la barella che viene caricata sull'ambulanza.
Tiro un sospiro girando lo sguardo e seguendo i due.

Non meritava questo.
Non doveva succedere.
Christopher sta perdendo il lume della ragione.
E l'ha fatto perdere anche a Kevin a quanto pare.
Devo trovare un modo di tirare fuori Kevin di lì.
Non solo per me.
Ma anche per la Fletcher.
Lei lo ha sempre aiutato.
E devo mettere fine a tutto quello che sta facendo Christopher.
La deve finire.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora