Capitolo 29.

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*due giorni dopo..*

Sono due giorni che sono qui dentro.
Ieri è entrato Barry per ringraziarmi di averlo 'salvato'.
Abbiamo parlato un po'.
Poi è venuto Hedwig.
Ha detto che è felice di rivedermi a casa loro.
Beh, sono contenta che è felice.
Ma ora devo andarmene.
Devo trovare un modo.
Lui è uscito di casa.
L'ho sentito uscire un'oretta fa.
Non so, ma l'intuito mi dice che non è andato dalla Fletcher.
Per questo voglio uscire.

Mi guardo intorno cercando qualcosa da usare.
La cosa bella è che qui non c'è nulla.
Proprio zero.
Niente.
Non c'è un'oggetto che posso usare.
Mi rigiro verso la porta inutilmente mettendo la mano sulla maniglia.
Provo a spingere ripetutamente dando delle spallate sperando di aprirla.
Mi romperò una spalla se continuo.
Ma poco importa.
Mi allontano leggermente tirando dei calci e, al quinto tentativo, mi fermo tirando un sospiro.
Mi giro notando una piccola lampada da mobile e vado verso di essa.
Potrei usarla.
Sperando serve a qualcosa.
Fino ad ora non ci ho pensato.
Ma preferisco rompere una lampada inutile che rompermi un piede o una spalla.

Sbatto il di sotto della lampada sulla maniglia ripetutamente e, all'improvviso, la vedo staccarsi e cadere a terra.
Getto la lampada a terra e, appena provo a spingere la porta, la vedo aprirsi.
Fantastico.
Non me lo aspettavo.
Ho rotto la porta.
Kevin, o chiunque lo noterà, capirà.
Ora voglio sapere solo dov'è.

(...)

Sono per strada che corro guardandomi intorno.
Non l'ho ancora trovato.
Ho chiamato la Fletcher ma ha detto che non hanno la seduta oggi.
L'unica che poteva tornarmi utile, è diventata il contrario.
Mi fermo riprendendo fiato e continuando a fissare ovunque.
Niente.
È sparito.
Faccio qualche passo avanti camminando, decisamente stanca.
Non c'è la faccio più.
Non mi sento più le gambe.

Giro l'angolo e, all'improvviso, vedo venirmi incontro da di fronte correndo una persona.
Guardo attentamente e noto che è, purtroppo, lui.
Christopher.
Che vuole adesso?
Lo guardo alzando un sopracciglio e, appena si fa sempre più vicino, lo noto visibilmente preoccupato.
Faccio qualche passo di lato e noto dietro di lui qualcun'altro.
Eccolo Kevin.
O dovrei dire lui.
La Bestia.
Maledizione.
E ora??

Christopher si ferma vicino a un palo alzando la voce decisamente spaventato: "Che diavolo vuoi da me?!"
Ed ecco che lo ignora totalmente fermandosi all'improvviso.
Devo fare qualcosa.
Non posso rimanere a guardare.
Noto Chris andare verso una macchina per poi aprirla e chiudersi dentro.
Eh no.
Spero non vuole prenderlo sotto.
Lo ha sparato due giorni fa, pensa che prenderlo sotto cambierà qualcosa?!

Forse è per questo che lo ha seguito.
Mi fermo di fronte alla macchina alzando la voce guardando Chris: "Ehy! Lo hai sparato, ricordi?!? Per questo c'è l'ha con te!!"
Chris abbassa il finestrino alzando la voce decisamente nervoso: "No, fidati, non è per quello! Avevo detto se era per lo sparo ma ha detto no!! Non so che diavolo vuole!!"

Mi guardo intorno ma noto che è scomparso.
Dov'è finito?
Era qui prima.
Appena ri-sposto l'attenzione sull'auto, lo noto al lato che guarda Chris dal finestrino.
Prende la macchina gridando dalla rabbia e, dopo nemmeno qualche secondo, la macchina viene rivoltata.
Maledizione!!
Chris è dentro!!

Sta per fare qualche passo avanti ma mi metto in mezzo fissandolo senza dir nulla.
Mi guarda in silenzio visibilmente nervoso per poi girarsi e correre via.
So che ho detto che lo avrei lasciato morire.
Ma almeno prima voglio scoprire perché allora c'è l'ha con lui.
Mi giro verso la macchina aprendo lo sportello con forza e tirando fuori Chris.
Maledizione, ha perso i sensi.
Devo chiamare un'ambulanza.
Mi inginocchio a terra prendendolo e tenendolo mentre prendo il cellulare.

Sono troppo buona.
Una parte di me lo voleva lasciare lì.
In pericolo.
Anche a costo di vederlo morire.
Ma poi ho deciso di mettermi in mezzo.

(...)

*La sera, all'ospedale..*

Sono fuori dalla stanza di Chris.
Il dottore ha detto che sta bene.
Solo un braccio e una gamba rotti.
E decisamente tagli e ferite varie a causa dei vetri.
È ora di parlargli.
E mettere le cose in chiaro.
Entro in stanza lentamente guardandolo steso sul letto seria.
Mi guarda facendo un sorriso forzato sollevandosi leggermente: "Lo sapevo che ti preoccupi per me ancora.. Penso che se non mi risvegliavo, come minimo avresti pianto."
Incrocio le braccia inizialmente senza dir nulla per poi appoggiare le mani sulla ringhiera del letto: "Ascoltami bene, l'unico motivo per cui oggi ti ho aiutato e per darti quest'ultimo avviso: lascia in pace Kevin e me."

Lui rotea gli occhi serio sbuffando subito dopo: "Ancora con quel mat-"
Lo interrompo alzando la voce decisamente nervosa e stufa: "Smettila! Christopher, ti giuro, se ti vedo avvicinare a Kevin.. E se non sarà lui ad ucciderti.. Lo farò io con le mie maledette mani, okay?! Sono stanca di te, non ti sopporto più!! Fatti una cavolo di nuova vita e lasciaci in pace!"

Mi guarda decisamente in silenzio non sapendo che dire.
So che sarò sembrata pazza.
Ma non m'importa.
Mi ha scocciato veramente.
Vedo la porta aprirsi leggermente e noto Benjamin affacciarsi.
Mi fa cenno di seguirlo e annuisco uscendo dalla stanza senza dir più nulla.
Ormai a Chris ho detto tutto.
Spero che questa volta capisce.

Scendiamo le scale per poi uscire dall'ospedale.
Lui mi guarda serio incrociando le braccia: "Che è successo? Scomparsi per due giorni e mi chiami dicendo che sei in ospedale e-" poi nota la fasciatura sul braccio.
Sta per parlare ma lo interrompo alzando una mano: "È stato Chris. Voleva far del male a Kevin, ma per spostarlo a colpito me."
Rimane in silenzio incrociando le braccia poi tiro un sospiro: "In questi due giorni poi sono stata da Kevin. Mi ha aiutato lui con la ferita e tutto.. Però non so veramente che fare.. Con quella personalità. Mi ha aiutato dopo che Chris mi ha sparato. Ma nessuno di loro sà il perché."

Lui abbassa lo sguardo toccandosi il collo: "Non penso ci sia qualcosa sotto. È una personalità pericolosa, Lau. Non c'è nulla da capire su quella."
Sto per parlare ma noto in lontananza qualcuno che ci fissa.
Mi sposto leggermente e noto che è lui.
Kevin.
O meglio dire Dennis.
È qui.
Ma lontano.
Domani devo decisamente parlargli.
Sia a lui che alla Fletcher.
Voglio capirne di più.

Tiro un sospiro toccandomi la fronte: "Vado a casa, mi esplode la testa, scusa."
Mi incammino e sento Benjamin alzare la voce serio: "Qualsiasi cosa faccia quella personalità.. Non perderlo. Non lasciare Kevin da solo."
Mi fermo all'improvviso chiudendo gli occhi sospirando per poi riprendere a camminare senza rispondere.

Non lascerei mai Kevin solo.
Ho promesso di aiutarlo.
Anche a costo di andare contro quella personalità.
Domani devo parlare con la Fletcher.
Voglio sapere se ha da dirmi qualcosa in più su di lui.
Qualcosa che mi sfugge.
O che non so.
Decisamente lei saprà molte più cose.
E mi potrà aiutare.
Lo spero vivamente che mi aiuti.
Altrimenti non so che pesci prendere poi.
Non so più cosa fare per scoprire più cose su di lui.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora