Capitolo 23.

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È pomeriggio e sono per strada.
Preciso, dalle parti di casa di Kevin.
Voglio fargli visita.
Non l'ho visto per niente in questi tre giorni.
E mi è mancato.
Spero sia in casa.
E non sia dalla Fletcher.
Altrimenti faccio un buco nell'acqua.
Continuo a camminare aggiustandomi le maniche sospirando.
Mi fermo di fronte alla recinzione di casa sua.
Sto per aprire il cancelletto quando noto la porta della casa socchiusa.
Che è successo?
Qualcuno è entrato?
Forse è meglio se controllo.
Vado verso la porta e, appena sto per aprirla, qualcuno da dentro la spinge.
Metto le mani davanti riparandomi dalla botta e chiudo la porta subito dopo.
Giro lo sguardo e noto Kevin fermo che si guarda intorno.
Anzi, meglio precisare.
Non Kevin.
Il fisico.
E l'essere senza maglia mi fa pensare che è lui.
La Bestia.

Meglio fermarlo.
Gli vado velocemente incontro e, appena sta per incamminarsi, gli prendo la mano bloccandolo.
Si gira guardandomi, decisamente nervoso, e cercando di liberarsi.
Scuoto la testa facendo un sorrisino forzato tenendolo: "Non ti lascio andare."
Lui mi guarda ancora nervoso per poi fare un sorriso particolare: "Bene."
Oh.
Parla?
Ha una voce molto diversa.
È più roca.
E decisamente inquietante.
Lo guardo e ,appena sto per parlare, lui muove il braccio spingendomi via.

Sbatto contro la porta di schiena e, subito dopo, cado a terra facendo una smorfia di dolore.
Avvicino una mano al lato del viso stonata notando un po' di sangue appena la allontano.
Maledizione.
Che colpo.
E che male.
Chiudo gli occhi cercando di alzarmi sforzarmi.
Il colpo preso alla schiena non ci voleva.
È stato così improvviso che mi fa ancora male.
Sto riuscendo a sollevarmi quando mi sento alzare dal braccio.

Giro lo sguardo e noto ancora lui, La Bestia, tenermi bloccata serio.
Lo guardo senza muovermi iniziando a spaventarmi decisamente: "K-Kevin.."
Lui mi interrompe girando la testa di scatto e alzando la voce: "Zitta. È inutile che ci provi."
Cerco di tirarmi indietro per liberarmi ma inutilmente.
Ha una presa così salda.
E non lo smuovo nemmeno di due passi.
Lo vedo avvicinarsi lentamente e chiudo gli occhi stringendoli.
Non so cosa vuole farmi.
Maledizione, non dovevo fermarlo così.

Sento la sua presa rallentare leggermente e apro lentamente gli occhi tenendoli socchiusi.
Giro la testa verso di lui e lo vedo che mi fissa.
Ma non con lo stesso sguardo di prima.
Non è piu lui.
Qualche personalità lo avrà fermato in tempo.
Sto per aprir bocca quando si guarda intorno lasciandomi il braccio per poi rifissarmi: "Hey."
Non ci credo.
È veramente Kevin?
Spero non sia uno scherzo.
Lo guardo spalancano leggermente gli occhi: "K-Kevin?"
Lui fa un leggero sorrisino forzato annuendo senza dir nulla.

Come..?
Come ha fatto?
È riuscito a fermarlo veramente in tempo?
Allunga leggermente una mano toccandomi al lato del viso: "Hai una ferita.." poi mi rifissa decisamente preoccupato: "Sono.. Sono stato io?"
Lo guardo in silenzio non sapendo che dire e lui gira la testa chiudendo gli occhi.
Mi dispiace vederlo così.
Lui non ha fatto nulla.
È stata La Bestia.
Gli tocco la guancia facendo un sorrisino: "Ehy, non è colpa tua. Non eri te stesso."
Mi guarda attentamente negl'occhi e noto i suoi lucidi.
Abbassa leggermente la testa scuotendola: "Non.. Non volevo. Non riesco a.."
Gli alzo il viso leggermente interrompendolo: "Kevin, tranquillo. So che non eri tu. Non fartene una colpa."

Mi guarda senza dir nulla annuendo leggermente.
Ora è meglio che entriamo.
Così lo tranquillizzo.
E decisamente mi medico la ferita.
Sono decisamente felice che è riuscito a bloccarlo.
Non voglio sapere che mi avrebbe fatto altrimenti.

(...)

*Qualche ora dopo, a casa di Luke..*

Benjamin POV:

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora