Capitolo 32.

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Sono passati quattro giorni da quello che è successo.
Benjamin è sempre uscito con me per essere sicuro che 'Christopher non si rifaccia vivo'.
Da quello che so, è in ospedale.
Se poi lo hanno o dimesso o altro, non ne so nulla.
E sinceramente non m'importa più nulla di lui già da tanto.
Rimanendo Ben con me in questi quattro giorni, non ho concluso nulla su Kevin.
Dovevo andare dalla Fletcher, ma ho chiamato dicendo che non ci sono stata ieri.
Vuole vedermi oggi.
Certo, se Benjamin mi lascia andare.
Altrimenti no.

Raggiungo la porta dell'entrata prendendo le chiavi senza farmi vedere quando sento una piccola tosse.
Chiudo gli occhi sbuffando e, appena mi giro, noto Ben a braccia incrociate: "Dove vai?"
Muovo una mano sbuffando ancora una volta scocciata: "Vado solo in libreria, Ben."
Lui rimane inizialmente in silenzio poi fa un sorriso: "Bene, allora vengo con te. Devo solo prendere la felpa da sopra."
Ecco.
Lo sapevo.
Roteo gli occhi scuotendo la testa tenendo le chiavi in mano: "Non c'è bisogno, dai. Rimani qui, torno subito."
Raggiunge le scale fermandosi sul primo gradino: "Certo, avevi detto così anche quattro giorni fa. Ed ecco che hai un segno sulla fronte e sulla guancia come promemoria del tuo ex."

Rimango in silenzio incrociando le braccia e lui sale di sopra.
È inutile ribattere.
Questa volta ha avuto ragione.
Gli dissi così anche quando lo avvisai di farsi trovare giù dalla Fletcher perché 'avrei finito subito'.
Invece ho, come ha detto lui, i promemoria sul viso.
Però per fortuna sono meno visibili di prima.
Stanno passando.
Lentamente.
Ma stanno passando.
Mi toccherà andare girando con Benjamin, di nuovo.
E dire alla Fletcher che non sto bene.
Maledizione.

(...)

*La sera..*

Siamo in macchina.
Mi ha accompagnato in libreria.
E già che ci stavo ho preso due libri che mi interessavano.
Ora ha deciso di voler prendere la macchina e andare a mangiare qualcosa.
Almeno la giornata passerà.
In qualche modo.
Mi sto 'divertendo' però.
A Ben non è mai piaciuta la libreria.
E vederlo soffrire dicendomi 'Quando andiamo via?', mi faceva ridere.
Tiro un sospiro guardando fuori dal finestrino pensando.
Sto pensando a Kevin.
Sono quattro giochi che non lo vedo.
E in un certo senso..
Mi manca.

Guardo Ben facendo una smorfia incrociando le braccia: "Allora, sai già il posto?"
Lui annuisce continuando a guardare avanti: "Diciamo di sì, sperando abbiamo tavoli liberi. Altrimenti cambieremo piani."
Faccio un leggero sorrisino sollevando le spalle.
Prendo una molla dalla tasca legandomi i capelli in una coda e sospirando.
Passa qualche minuto e Ben indica verso un posto: "Poco più avanti è, meglio se ci mettiamo qui così troviamo subito la macchina dopo."
Annuisco gettando la busta con i libri sui sedili di dietro e preparandomi per scendere.
La cosa strana?
Benjamin non rallenta.
Ha cambiato idea?

Lo guardo confusa facendo una smorfia: "Ben, abbiamo superato il posto, dove stai andando?"
C'è qualcosa che non va.
Lo capisco dalla faccia di Ben.
È decisamente agitato.
Lo guardo ancora una volta alzando la voce: "Ben! Che succede?!"
Lui spalanca gli occhi guardando ancora avanti: "I Freni.. Non vanno, Lau."
Sto per parlare quando subito dopo torno seria senza dir nulla.
Chris.
Ha deciso di farci fuori?!
Ma veramente?!
Guardo avanti mettendo una mano sulla spalla di Ben: "È stato di sicuro Chris!"
Ed ecco che anche Ben inizia a gridare dalla rabbia: "Maledizione, è in ospedale, Lau!! Basta con questo Chris!!"
Sposto l'attenzione su di lui alzando anch'io di più il tono della voce: "È uscito quattro giorni fa e non puoi uscire ora?! Ragiona, maledizione!!"

Lo vedo spingere ancora, inutilmente, sui freni e tiro un sospiro cercando di mantenere la calma.
Slaccio la cintura tenendo la mano sulla maniglia dello sportello: "Ben, saltiamo fuori." poi lo guardo seria.
Lui mi guarda prendendomi di sicuro per pazza.
È l'unico modo.
Preferisco raschiarmi che morire.
Questo è poco ma sicuro.
Sta per parlare quando ad un tratto sentiamo la macchina fermarsi di scatto.
Balzo in avanti mettendo le mani coprendomi, almeno ora, il viso.
Rialzo lo sguardo e notiamo di fronte a noi un'uomo incappucciato.
Un lungo mantello.
Col buio è decisamente inquietante vederlo così.
Chi è questo ora?!
Tiene ancora fermo la macchina guardando fisso verso di noi: "Scendete."
Non me lo faccio ripetere due volte, eh.
Apriamo entrambi gli sportelli scendendo e l'uomo, subito dopo, riesce a mettere l'auto di lato fermandola definitivamente.

Lo guardiamo in silenzio e, appena sto per ringraziarlo, sentiamo un verso familiare.
Oh no.
È di nuovo lui.
La Bestia.
Si sta vedendo decisamente spesso ora.
Mi giro e lo vedo guardare verso l'uomo serio.
Guardo i due e, l'uomo misterioso, rimane fermo: "Chi è lui? Un problema?"
Vedo Kevin, La Bestia, che sta per fare qualche passo avanti e mi metto in mezzo fermandolo mettendo le mani sul suo petto.
Mi guarda visibilmente nervoso e io faccio un sorrisino: "Ci ha aiutati. Non è lui il cattivo."

Rimane fermo a guardarmi e io rimango con le mani appoggiate sul petto.
Tanta sicurezza non la ho a rimanere così.
Potrebbe innervosirsi e lanciarmi via senza problemi se vuole.
Abbassa lo sguardo chiudendo gli occhi e tirando un sospiro.
Indietreggia dopo un po' per poi riaprire gli occhi guardandomi in silenzio.
Lo fisso non capendo e lo vedo fare un piccolo sorrisino: "Laurel."
Alzo le sopracciglia un po' sorpresa abbassando le mani: "Kevin..?"
Lui annuisce facendo ancora una volta un sorriso.
Mi giro ancora una volta verso l'uomo prendendo con una mano la mano di Kevin.
L'uomo continua a fissarci senza dir nulla e faccio un piccolo sorriso: "Grazie per averci aiutato."

Lui si aggiusta il cappuccio annuendo per poi fare un cenno verso Kevin: "È tutto apposto con lui?"
Annuisco senza aggiungere nulla e Ben tira un sospiro raggiungendomi.

L'uomo annuisce ancora una volta per poi girarsi e incamminandosi andandosene.
Mi rigiro verso Kevin e Ben e, quest'ultimo, fa una smorfia serio: "Ma chi diavolo era?"
Alzo le sopracciglia tenendo ancora la mano di Kevin: "Non.. Non lo so sinceramente. Ma era forte."
Ben si guarda intorno per poi fare un'altra smorfia: "Io è meglio se torno a casa.. A piedi.." infine indica leggermente sia me che Kevin: "Tu vai da-"
Lo interrompo annuendo e lui si incammina.
Guardo verso Kevin e lui mi tocca la guancia rimanendo in silenzio.
Mi avvicino a lui abbracciandolo e lui ricambia parlando: "Christopher.. Il tuo ex.."
Annuisco appoggiando la testa sulla sua spalla: "Si, ma non sarà più un problema.. Troverò una soluzione."
Mette una mano sulla mia testa toccandomi i capelli: "Gli altri.. L'orda.. Vogliono fargliela pagare a Christopher per tutto quello che sta facendo."

Mi stacco leggermente guardandolo attentamente lasciando poca distanza tra noi: "Anch'io voglio fargliela pagare, però voi.. Tu.. Dovete stare fermi, ci penso io. Lui lo fa apposta perché vuole farvi del male e non lo permetterò."
Mi guarda scuotendo leggermente la testa facendo un sorrisino debole: "Sono loro che non permetteranno più a Chris di toccarti."
Lo guardo rimanendo inizialmente in silenzio per poi sospirare cambiando argomento: "A-Andiamo a casa tua ora, okay? Sono stanca."
Lui annuisce rimanendo in silenzio e, subito dopo, ci incamminiamo.

Se trovo Christopher, saranno problemi suoi.
Ci ha tagliato lui i freni oggi, poco ma sicuro.
E questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ha detto che non ho coraggio di ucciderlo?
Vedremo se mi capita di nuovo a tiro.
Quando avrò qualcosa in mano.
Domani andrò dalla Fletcher per parlare di Kevin ma se me lo trovo davanti..
Saranno problemi suoi.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora