Capitolo 1.

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Mi chiamo Laurel Amber.
Ho 25 anni.
Capelli biondi e occhi azzurri.
Ho un fratello che si chiama Benjamin di 29 anni.
E una migliore amica di nome Caroline Roger di 26 anni.
Ho un fidanzato.
Christopher.
È due anni più grande di me.
Ci frequentiamo da qualche mese e all'inizio era tenero e gentile.
Adesso, non so perché, è cambiato.
È perennemente geloso.
Ogni minima cosa che faccio, gli dà fastidio.
Se non fosse per mio fratello e la mia migliore amica, anche se non sanno nulla, sarei andata via da questa città.

Mi sento chiamare e esco dalla mia stanza andando al piano di sotto.
Mi fermo vedendo Benjamin tirare fuori l'aranciata dal frigo: "Laurel, finalmente. Ti sto chiamando da un po'."
Mi guardo intorno pensando che dire mettendo le mani nelle tasche.
Sollevo le spalle non trovando una risposta e lui fa un sorriso: "Non dovevi uscire con Christopher 10 minuti fa?"
Maledizione.
Ha ragione!
Cavolo!!
Vado verso di lui salutandolo e prendendo di corsa il cellulare e la giacca di pelle per poi uscire di casa.
Spero che non sia ancora arrivato al posto d'incontro.
Altrimenti sarà un problema.
Inizierà a farsi film mentali su un possibile tradimento.

(...)

Scendo dall'autobus continuando a correre con l'affanno.
Sono quasi arrivata.
Ha dato appuntamento fuori dal bar dove lavora.
Continuo a correre evitando di urtare la gente per sbaglio.
Faccio spazio a una persona all'improvviso ma, non vedendo, vado a sbattere ad un'altra persona.
Maledizione.
La fretta.
Cado a terra e vedo cadere anche il cellulare.
Mi sollevo leggermente toccandomi il collo facendo una smorfia di dolore: "Mi scusi."
Sollevo leggermente lo sguardo e noto una mano verso di me.
Alzo ancora un po' la testa e noto che è un uomo.
Alto e rasato.
Occhi blu chiari.

Una maglia nera con un giacca lunga scura.
Dei guanti senza dita alle mani e dei pantaloni della tuta grigi.
Prendo la mano e lui mi aiuta ad alzarmi, dopo che ho ripreso il telefono.
Lo guardo inizialmente in silenzio per poi scuotere leggermente la testa tornando in me: "Scusi, non volevo.."
Non finisco di parlare che lui fa un piccolo sbuffo ironico sorridendo: "Nah, tranquilla. Non è successo nulla.."
È.. Simpatico.
Qualcun'altro mi avrebbe mandato decisamente male.
Ma lui sembra simpatico.
Rimetto il cellulare in tasca allungandogli ancora una volta la mano sorridendo: "Mi chiamo Laurel."

Si tocca la testa guardando la mano sorpreso per poi ricambiare la stretta fissandomi: "Sono.. Barry."
Faccio un sorriso e, appena ricordo di Christopher, abbasso lo sguardo sbuffando: "Scusami, dovrei andare ora."
Lui fa un sorriso annuendo e indicando dall'altro lato: "A-Anch'io dovrei. Ho.. un impegno serio."
Annuisco mettendo le mani nelle tasche della giacca: "Bene, ci rivediamo, no?"
Lui esita per un momento e, subito dopo qualche secondo, annuisce facendo un leggero sorriso.
Riprende a camminare dopo avermi salutato e io rimango a fissarlo.

Era strano, ma simpatico.
È raro trovare gente che non ti manda male dopo che vai a sbattere.
E lui è stato stranamente gentile.
Mi giro per camminare quando vado a sbattere a qualcun'altro.
Mi fermo prima di cadere e noto il mio fidanzato.
Christopher.
Rimango in silenzio e lui mi fissa serio indicando dietro di me: "Chi era quello?"
Roteo gli occhi sbuffando e incrociando le braccia: "Ero andata a sbattergli per venire correndo qui e mi stavo scusando. Non lo conosco, okay?! Non fare il geloso!"

Sto per camminare quando mi blocca dal polso stringendomelo.
Faccio una smorfia di dolore cercando di farglielo mollare e lui mi fissa alzando la voce: "Ascolta, ora lascio scivolare questo tuo modo di rispondermi. Ma fallo di nuovo e la prossima volta non sarò così buono, okay?!"
Riesco a fargli mollare il polso e lo tocco fulminando Christopher con lo sguardo: "Non mi va più di uscire, grazie lo stesso. Torno a casa."
Non voglio vederlo più oggi.
È impazzito solo perché parlavo con Barry.
Ma è serio?!
Non ho parole.

Sto per camminare quando mi gira dal braccio indicandomi: "Vabbene, torna a casa. Ma se vengo a scoprire che sei andata dietro a quel tizio strano, sai che succede."
Gli faccio mollare il braccio alzando la voce dal nervoso: "Smettila!! Non lo conosco nemmeno, devo solo tornare a casa da Benjamin!!"
Annuisce guardandomi e riprendo a camminare toccandomi ancora il polso.
Sposto leggermente la manica dalla giacca notando il segno rosso.
E ora che dico a Benjamin?
Maledizione.
Se dico che è stato Christopher impazzisce.
Troverò una scusa.

(...)

*qualche ora dopo..*

Entro a casa senza far rumore e, appena chiudo la porta, sento dei passi dietro di me.
Mi giro leggermente e noto Benjamin che mi fissa confuso: "Già sei tornata? Sei andata via una mezz'oretta fa solo."
Mi tolgo la giacca sospirando e chiudendo gli occhi: "Non mi sentivo molto bene."
Mi prende leggermente la mano e, appena apro gli occhi, indica il polso: "Come te lo sei fatta?"
Mi ero dimenticata.
E ora che dico?
Mi guardo intorno abbassando la mano: "Sono andata a sbattere, non è nulla di grave. Passerà."
Mi tocca la guancia guardandomi serio: "È stato lui?"
Rimango in silenzio e, come realizzo chi intende per 'lui', scuoto la testa.

Esco il cellulare appoggiandolo sul mobile e notando che è rotto lo schermo.
Benjamin lo fissa confuso per poi incrociare le braccia: "E ora quello?"
Roteo gli occhi sbuffando e allargando le braccia: "Sono andata a sbattere ad un uomo mentre cercavo di raggiungere Christopher e sono caduta, abbiamo finito l'interrogatorio?"
Sta per parlare quando noto una chiamata in arrivo da Caroline.
Mi ha salvato.
Almeno non ricevo altre domande.
Riprendo il cellulare andando al piano di sopra e rispondendo alla chiamata.

Non credo ancora a quello che mi ha fatto Christopher.
Non è la prima volta che si innervosisce, si..
Ma ha esagerato.
Non voglio vederlo.
E sapete che dico?
Oggi pomeriggio uscirò senza dirgli nulla.
E andrò in giro.
Chissà, può essere che incontro di nuovo quel Barry?
Almeno passerei la giornata in compagnia di qualcuno di gentile.
E non antipatico.
Anche se è uno sconosciuto.
Chissà, può essere che diventiamo amici, no?

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora