41.Pink

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"Cosa? Vuoi andare al Luna Park?" Chiese Jungkook, al telefono con il suo ragazzo.
"Ci siamo stati assieme quando ancora non eravamo fidanzati, sarebbe carino tornarci." Il biondino era felicissimo.
"Allora andiamo. Ti passo a prendere questa sera, che ne dici?" Propose Jungkook, ed il maggiore sorrise: sarebbe stata una bellissima serata.
"Allora ti aspetto, Kookie."
Dopo aver concordato l'orario, il biondo mise in carica il cellulare ed avvisò sua nonna dell'uscita programmata per quella sera.
"Vestiti abbastanza pesante, non fa caldissimo fuori." Si raccomandò la donna, mentre preparava la cena: arrosto con i funghi, siccome secondo lei la temperatura era ideale per quel tipo di pietanza.
"Va bene, nonna, tranquilla." Il ragazzo lasciò un bacio sulla guancia alla donna più importante della sua vita ed andò in bagno, pronto per un bagno rilassante nella vasca.
Dopo essersi privato dei vestiti, si lasciò cullare dal tepore di quel momento, nell'acqua che aveva fatto arrivare fin quasi all'orlo.
Il suo corpo, ben nascosto dalle bolle di sapone, non lo turbava, siccome era momentaneamente fuori dalla visuale del ragazzo.
Dopo circa una mezz'oretta, uscì e si asciugò, per poi svuotare la vasca dall'acqua. Ancora con solo il telo da bagno avvolto attorno al corpo, prese dal cassetto quello che desiderava da tanto: voleva tingersi i capelli.
Con molta calma, li decolorò e applicò il colore, curioso del risultato.
Una volta pronto, li asciugò e spazzolò con cura e si diresse nella sua stanza per vestirsi. Dopo aver preso l'intimo e le calze, scelse che cosa indossare per l'uscita con il suo fidanzato.

La cena fu molto tranquilla, lui e sua nonna parlarono del più e del meno.
Il ragazzo finì poco più della metà di ciò che aveva nel piatto, e vide gli occhi di sua nonna illuminarsi.
"È così bello vederti mangiare felice, mio piccolo Jimin, non vedo l'ora di poter ammirare un intero piatto finito da parte tua; ma sono comunque davvero orgogliosa di te." sussurrò la donna, mentre il giovane le dava una mano a mettere in lavastoviglie quanto utilizzato durante il pasto.
"Il merito è tutto di Jungkookie. Mi sta pian piano aiutando, nonna." spiegò il biondo, rivolgendole un sorriso.
"Anche tuo, piccolo mochi di nonna. Vieni qui, fatti abbracciare. Questa sera il tuo Jungkook rimarrà shockato da quanto sei bello così, e con questo colore che ti sta davvero bene."

Si controllò un'ultima volta, velocemente: indossava una maglia a righe, una felpa super-mobidosa e un paio di jeans con sfumature bianche. Ai piedi, un paio di normalissime converse, il tutto in perfetto contrasto con i capelli: rosa, uno dei suoi colori preferiti tra quelli 《felici》.
Sorrise al proprio riflesso, prendendo con sè anche il giubotto e mettendo nella cover del cellulare i soldi che avrebbe utilizzato per le attrazioni del parco divertimenti.
Non vedeva l'ora di vedere il suo ragazzo.

A snack Jiminie😏 *dies in Spring day*

Sentì un clacson suonare: era arrivato Jungkook, lo aspettava nella sua limousine

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Sentì un clacson suonare: era arrivato Jungkook, lo aspettava nella sua limousine.
L'autista della famiglia Jeon lo salutò cordialmente, lasciando che anche i due ragazzi si salutassero come da manuale, prima di cominciare a guidare verso il centro della città.
Li lasciò a pochi passi dal parco divertimenti, ed i due uscirono dall'auto felici come non mai di poter passare quella serata insieme.
"Sei... sei stupendo, Jimin. Il rosa ti dona davvero, sembri un piccolo mochi alla fragola." Il castano gli lasciò un bacio a fior di labbra.
Anche il rosa guardò il proprio ragazzo, lo trovò bellissimo: la sua giacca nera con un motivo a macchie bianche era molto bella, le stesse tinte si potevano trovare rispettivamente anche nei pantaloni e nella maglia, sul quale era anche presente un disegno arancione.
"Stai molto bene anche tu. Ti sei truccato? Piccolo copione, guarda che a Busan sono nato prima io." Rise Jimin, indicando l'ombretto del ragazzo.
"Era di mia sorella. L'ho fatto di nascosto dai miei genitori, magari mi avrebbero trovato ridicolo, mi sarebbe arrivata una bella sgridata."
Il maggiore scosse la testa. "Kookie, è solo un po' di trucco leggero, dove sta il problema? Non è scritto da nessuna parte che solo le ragazze hanno diritto di truccarsi, soprattutto quando tu stai benissimo in questo modo!"
Il castano si morse il labbro. "Forse hai ragione, ma voglio fare un passo alla volta, già forse possono aver trovato difficile accettarmi come gay, anche se non mi è sembrato..."
Il più grande gli prese la mano.
"Odio il termine accettare, sai? A questo mondo siamo tutti abituati ad ascoltare le opinioni altrui, quando gli unici a fare scelte rispetto a come ci sentiamo di apparire e di essere dovremmo essere proprio noi, solo e solamente noi stessi. Dimmi, Kookie, tu ti senti bene così?"
Jungkook annuì.
"Allora non temere, amore. Ricordi la settimana scorsa, quando mi stavi aiutando a mangiare il pesce ed io avevo paura? Hai detto una frase che mi è rimasta impressa. Ora sono io a ricordartelo. -Il primo ad amare te stesso per come sei dovresti essere tu.- ed è questo che ho capito e che vorrei farti capire. Io ci sto provando ogni giorno, credici anche tu e sarai più sicuro di te stesso."

Snack Kookie (choco kookie😏) *dies another time in Spring day*

Il castano annuì, stringendosi nella giacca leggera dopo che una folata di vento ebbe scompigliato i capelli di entrambi

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Il castano annuì, stringendosi nella giacca leggera dopo che una folata di vento ebbe scompigliato i capelli di entrambi.
"Cerca di non ammalarti." Lo redarguì Jimin, porgendogli il suo giubbotto.
"N-non è necessario, Jiminie..."
Il rosa non ascoltò le sue proteste.
"La mia giacca è parecchio pesante, Kookie. Metti questo, mi è abbastanza grande e dovrebbe comunque andarti. Hai freddo, le tue mani sono congelate."
Jungkook fece come richiesto, per poi stringere le mani di Jimin nelle sue. "Sono le tue ad essere bollenti, Chim. Ora che ti sei comportato come faceva mia nonna quando mi costringeva ad uscire con 619361 vestiti per il freddo, andiamo? Voglio andare sulla ruota panoramica!"
Fu il rosa a comprare i biglietti per entrambi, voleva pagare di tasca sua siccome la volta prima ci aveva pensato Jungkook per quasi tutto.
La vista era magnifica, Busan era piena delle luci che provenivano dalle insegne o dalle case di chi era ancora sveglio, dai negozietti aperti la sera e i lampioni. Accanto a lui, Jungkook sorrideva felice mostrando i suoi incisivi da coniglietto.
Quando la ruota si fermò, i due si ritrovarono nel punto più alto, e il maggiore vide Jungkook voltarsi verso di lui, con un'espressione chiaramente agitata e gli occhi lucidi.
"Jiminie?"
"Dimmi, qualcosa non va?"
Il castano scosse la testa. "Vorrei solo ricordarti una cosa, piccolo. Ti amo tanto, e vorrei che il mondo sapesse che ora sei mio." Lo convinse a chiudere gli occhi, e il rosa sentì sulla sua mano qualcosa: era un anello.
Quando aprì gli occhi, lo guardò per un momento, era stupendo.
Argento, doveva essere davvero costoso, secondo lui.
"È... stupendo."
Jungkook gli porse l'anello gemello, e lui lo mise sul dito anulare della mano destra del minore, arrossendo leggermente.
"Ti amo, Jiminie." sussurrò quest'ultimo.
"Anche io ti amo, Kookie. Non scordarlo mai, nemmeno se un giorno dovesse finire il mondo."
Si baciarono con sentimento, mentre la ruota scendeva lentamente.

>>Spazio autrice<<
ME = SOFT.
Anygay, al prossimo capitolo
~Ely❤

𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora