43.Gwangju

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"Com'è andato l'esame, fatina?" Min Yoongi era fuori dall'università, Jungkook era andato via prima per una visita medica e il ragazzo dai capelli rosa aveva appena finito le lezioni.
"Bene direi, grazie hyung." Spiegò, felice.
"Che ne dici se tipo, oggi usciamo insieme? Intendo, con i nostri fidanzati, le uscite a 4 che si vedono nei film americani. Me lo aveva chiesto Hobi tempo fa."
Il castano annuì. "L'idea mi piace. Devo chiedere a Kookie, poi decidiamo il posto; tu cosa pensavi?"
Il ragazzo dai capelli turchini ci pensò su un momento. "Se avete voglia e tempo possiamo andare a Gwangju, il cugino di Hobi gestisce un locale che si chiama Hope World. Anche Hoseok ci lavorava part-time prima di trasferirsi qui, hanno scelto insieme il nome del posto. Fanno sia cucina tradizionale che cucina internazionale, va molto di moda tra gli universitari di Gwangju."

Detto, fatto.
Dopo svariati chilometri in macchina con Yoongi ed Hoseok che si turnavano alla guida, i ragazzi arrivarono all'Hope World.
Era un locale stupendo, sia fuori che dentro, con colori vivaci e una grande insegna rossa.
"Che posto figo!" Esclamò Jimin, mentre prendevano posto in uno dei tavoli all'interno.
"Vi piace? Io e mio cugino abbiamo disegnato il progetto iniziale, poi la famiglia ci ha dato una mano."
Jungkook annuì, mentre Jimin si sedette davanti a lui, con Hoseok al suo fianco, mentre Yoongi si mise davanti al proprio ragazzo.
"Hoseok, Yoongi!" Un giovane che doveva avere sui 25 o 26 anni si avvicinò al gruppo, per prendere le ordinazioni.
"Ragazzi, lui è mio cugino Leeyang. Lee, loro sono Jimin e Jungkook."
Ci fu un breve momento di presentazione, poi i quattro scelsero cosa volevano mangiare.
"Arrivano il prima possibile." Promise Leeyang, tornando in cucina.
Poco tempo dopo, un cameriere arrivò con ciò che i ragazzi avevano richiesto e subito dopo anche le bevande.
Subito, Jungkook sembrò preoccuparsi per lui, ma il rosa riuscì senza problemi a cominciare a mangiare il suo piatto di kimichi.
Hoseok-hyung aveva chiesto una zuppa a lui sconosciuta che non sembrava male dal profumo, mentre Yoongi aveva scelto della carne come al solito. Il suo fidanzato invece aveva ordinato del pollo marinato; era tutto decisamente perfetto.
"Jiminie, stai bene? Ti piace?" Chiese il castano, tra un boccone e l'altro.
"È molto buono Kookie, rilassati, va tutto a meraviglia." lo rassicurò, ed era davvero così: si sentiva tranquillo mentre mangiava, tutto l'aiuto di Jungkook era servito davvero.
"Yoongi, ti prego." Stava dicendo Hoseok, cercando di non ridere.
"Che cofa fè?" domandò il maggiore dei ragazzi, ancora con la bocca piena di cibo.
"Come puoi chiedere 《Che cosa c'è》, hyung?" il rosso non riuscì più a trattenere le risate.
"Sembra che tu stia avendo un orgasmo mentre mangi, è davvero così buona quella carne?" Jungkook si unì alle risate, mentre le gote del ragazzo dai capelli turchini si colorarono. "N-non è vero, è la mia solita faccia!" Protestò, e d'un tratto sembrò piccolo e tenero come un gattino, soprattutto agli occhi del suo fidanzato, che si alzò per abbracciarlo. "Yoon, dai, stavo solo scherzando, ed anche Jungkook." lo rassicurò, mentre il più grande si lasciava abbracciare.
"Non sto dicendo che siete da diabete eh." Intervenne il castano. "Solo... che lo siete, ecco."
Il pranzo si concluse tra battute e racconti vari, per poi continuare con un giro per la città di Gwangju.
"Mi mancava, sapete?" Hoseok respirò a pieni polmoni l'aria che per lui era quella così familiare, di casa.
"Come a me manca Daegu." Yoongi intrecciò la sua mano con quella del ballerino.
"Avete finito con queste robe zuccherose?" chiese Jungkook, sorridendo con i suoi incisivi da coniglietto ben in mostra.
"Sei antipatico. Anche tu fai così con Jimin!" ricordò il maggiore dei quattro, dandogli una pacca sulla spalla.
In quel momento, il rosa cercò con lo sguardo quello del fidanzato, sembrava perso nei suoi pensieri.
"Kookie, qualcosa non va?"
Jungkook scosse la testa.
"Piccolo, nei sei certo?"
Il castano gli prese la mano, sembrava quasi spaventato dal lasciarlo andare.
"È che sono così grato di essere nato nella tua stessa città, di poterti stare vicino e sentirmi a casa ovunque io vada con te, ecco tutto. Solo che... mi vergogno a dirti queste cose, ho la sensazione di sembrare stupido."
Il ragazzo dai capelli color confetto gli lasciò un bacio sul collo. "Non sembri stupido, tu lo sei. Quando ti vergogni per queste cose, mh?"
Davanti a loro, Yoongi si fermò, per poi guardarli.
"Hoseok, chi era ad essere diabetico?"
Il rosso rise. "Hai ragione, Yoon."
I quattro ragazzi girarono nel centro della città, per poi tornare a Busan solo verso sera in macchina.
Jungkook dormiva con la testa appoggiata al poggiatesta del sedile, riscaldato dal giubbotto che aveva portato con sè e usato come coperta.
Yoongi guidava tranquillo, ed il suo ragazzo era altrettanto calmo, osservavano entrambi la strada con attenzione.
Jimin, dal canto suo, era in silenzio, con le cuffie che riproducevano le sue canzoni preferite.
Osservò il suo anello per un momento: davvero meritava quell'amore da parte del giovane dai capelli castani che era accanto a lui?
Si convinse di sì, eliminando i pensieri negativi e lasciandosi trasportare dai bellissimi ricordi insieme. Uno in particolare gli tornò alla mente: la loro gita al mare.
Doveva ancora raccontare a Jungkook il motivo delle cicatrici sulla schiena, lo avrebbe fatto la sera stessa.

Arrivati a Busan, Jimin e Jungkook si fecero lasciare davanti a casa del maggiore, per stare assieme anche durante la notte, siccome il castano aveva portato lì tutto il necessario.
Prima di dormire, il maggiore parlò con il ragazzo che amava, seriamente.
"Jungkook, devi sapere una cosa. Da quando stiamo insieme, entrambi ci stiamo confidando l'uno all'altro perchè la sincerità è essenziale. Ho un'ultima cosa da dirti, perdonami se ti ho tenuto nascosto tutto questo."
Il rosa si tolse la maglia con delicatezza.
"Vedi questi segni sulla schiena?"
Jungkook annuì, in silenzio.
"Sono le cicatrici dei maltrattamenti che i miei ex amici mi riservarono. Mi vergogno a mostrarli, ma sono parte di me e del mio passato... così come i tagli sulle mie braccia che mi feci allora. Cosa pensi di me, adesso che sai la verità?"
Il castano gli prese le mani, sorridendo. "Rimani sempre bellissimo, questo è ciò che penso. Non devi avere paura di me, non potrei mai giudicarti, piccolo."
Lo baciò, con una delicatezza inaudita, che presto si trasformò in passione. Fu una di quelle notti che il rosa si sarebbe ricordato davvero, la notte nel quale Jungkook aveva fatto l'amore per la seconda volta con lui, questa volta conoscendo ogni suo segreto, e la stessa cosa valeva per il maggiore.

>>Angolo autrice<<
Volevo prendermi un momento per fare gli auguri a quel raggio di sole di Hoseok♡
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
~Ely❤

𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora