Tornato dall'ospedale dove andava ogni giorno cercando di entrare in quella fottuta stanza, Jungkook si diresse in camera sua, evitando accuratamente la cena che Jin-hyung aveva preparato, dopo che il castano gli aveva detto che sarebbe tornato tardi, giusto per quell'ora.
Chiuse la porta, tirando fuori la scatolina che aveva comprato in farmacia, con una ricetta completamente falsificata, ma che sembrava aver funzionato, visto che quanto richiesto gli era stato dato dalla farmacista.
Aveva le lacrime agli occhi, mentre preparava tutto il necessario.
"Jungkook, vieni a cena!" Chiamò Seokjin, ma il ragazzo lo ignorò.
"Kookie, cosa succede?" Il maggiore aprì la porta, praticamente urlando.
"Che cazzo hai..." si avvicinò al ragazzo, che ormai aveva ingerito la terza pillola.
"Namjoon! Vieni qui, chiama il centro antiveleni. Come ti salta in mente, queste sono cazzo di pillole di mercurio, lo sai?!" Prese il castano in braccio, accompagnandolo in bagno.
"Ora tu farai ciò che è giusto fare." Ordinò, e poco dopo Namjoon li raggiunse. "Hanno detto che siccome hai rigettato ogni cosa, le sostanze contenute nelle pillole che sono rimaste nel tuo corpo risultano praticamente innocue. Si può sapere che stavi cercando di fare? Vuoi finire pure tu all'ospedale?"
Jungkook si lavò il viso, cercando conforto tra le braccia di uno sconcertato Seokjin, ancora colpito da quando era accaduto.
"V-volevo... morire." Spiegò, piangendo. "Sarebbe stato giusto, hyung, lo sai anche tu. La colpa di ciò che è successo è mia, era la mia punizione."
"Non avresti dovuto farlo, lo sai. Tu devi trovare il coraggio dentro di te, non puoi lasciare questo mondo ora, mi hai capito? Io so che tu puoi sistemare la situazione, so che già ci stai provando con tutto te stesso."
Una volta tornato in camera, il castano si sdraiò sul proprio letto.
"Ma non ho la forza nonostante io provi ogni giorno ad entrare in quella cazzo di stanza, Jin!"
Namjoon arrivò poco dopo con un piatto di carne e verdure, che miracolosamente non si era rovesciato.
"Dovresti mangiare." Spiegò, come un bravo padre degno di eomma Seokjin.
"Non riesco." sussurrò il castano. "Vorrei solo dormire e dimenticare ogni cosa. Non ho coraggio, la mia codardia è più forte di qualsiasi sentimento di autoconservazione e orgoglio personale. Io amo Jimin, con tutto il cuore, ma nonostante tutto non riesco a rimediare al cazzo di casino che ho combinato." Spiegò. "Jin, io vorrei essere stato al suo posto, aver subito tutto ciò che ha subito lui perchè davvero... non merita di stare male, non ha bisogno di questo. Perchè non mi avete lasciato morire?"
Namjoon gli sorrise. "Perchè tu non hai lasciato che Jimin morisse?"
Jungkook si morse il labbro, nervoso, ma non esitò nemmeno un po'. "Il motivo è che lo amo così tanto che lui è diventato parte della mia anima. E credetemi, s-se dovesse andarsene per sempre da questo mondo io mi ammazzerei, vi impedirei di salvarmi."
Il ragazzo sorrise. "Ecco, vedi? Io e Jin ti abbiamo salvato perchè teniamo a te... Jimin avrebbe fatto lo stesso. Lui per te prova ancora dei sentimenti, ma come avrai capito l'amore è un'arma a doppio taglio. Devi raccogliere il coraggio e farlo germogliare, la tua anima è pronta ad accogliere la primavera. Ma se l'inverno è ancora disposto a congelare la tua forza, allora devi intervenire. Devi lasciare che la neve nel tuo cuore si sciolga, che il ghiaccio diventi acqua, che i rami si riempiano di boccioli e finalmente ci riuscirai. Le persone sono come i fiori, Kookie, sono delicate ma anche fortissime. Ci sono fiori che nonostante siano piccoli resistono alle intemperie."
Il castano era in lacrime. "H-hyung..." Namjoon lo strinse a sè. "Ora smetti di piangere e mangia, devi rimetterti in forze per poter parlare con il tuo Jiminie."
Il ragazzo mangiò con calma ciò che riusciva, mentre i due più grandi lo tenevano sotto controllo per verificare che stesse effettivamente mangiando."Sai cosa, Namjoon?"
Seokjin era seduto su una sedia, in camera.
"Dimmi." I due parlavano piano mentre il più piccolo mangiava, seppur controvoglia.
"Penso che Jungkook stia ancora crescendo come persona, dobbiamo aiutarlo a trovare la fiducia in sè stesso, anche se ora mi sento un po' una madre."
Namjoon rise. "Un pochino lo sembri, Seokjinnie." Gli lasciò un bacio sulla fronte, con dolcezza.
"E tu sei il padre?"
"Lo sono, sì."
Appena Jungkook finì di mangiare, Seokjin portò in cucina ciò che aveva usato, per mettere il tutto in lavastoviglie.
Nel frattempo, il castano fece una doccia calda e pensò al suo ex.
Ricordò quella sera, quando aveva preparato tutta la sorpresa per Jimin, quando aveva raccolto sufficiente confidenza in sè stesso per chiedergli di diventare il suo ragazzo in modo ufficiale e piuttosto romantico.
Aveva passato giorni a pianificare il tutto, facendosi aiutare da suo fratello minore. Si chiese come stava la sua famiglia, ormai era praticamente in casa da Jin a vivere; aveva voglia di vedere Junghyun almeno per fare quattro chiacchiere.
Immaginò anche la sofferenza della nonna di Jimin, pensò che era davvero stato uno stupido a non fargli le sue scuse, e si ritrovò nuovamente in lacrime.
"Kookie, che hai?" Chiese Seokjin, quando il ragazzo uscì dalla doccia, andando in camera con gli occhi rossi di pianto.
"Niente." Rispose il castano, nervoso.
"Jungkook-ssi, non mentire alla tua eomma. Dimmi subito cosa succede."
Sospirando, il minore confessò i suoi pensieri al più grande.
"Non puoi fare così." Spiegò il castano.
"Rifugiarsi nei sensi di colpa e nel dolore non cambierà le cose, devi essere tu a cambiare! Devi lottare per non avere paura di te stesso, quante volte te lo devo dire?!" Seokjin fece qualcosa che Jungkook non si sarebbe mai aspettato: gli tirò uno schiaffo sulla guancia.
"Hyung..."
"Non piangere, è inutile farlo. Non rimuginare, o pensare al passato. Quello che è stato non può cambiare, ma tu puoi modificare quello che sarà. E sì, non mi pento di averti fatto aprire gli occhi in quel modo. Non mi pento delle mie azioni come fai tu, perchè per ogni cosa che fai esiste un motivo!" Il tono del ragazzo era duro, severo, non era il solito Kim Seokjin: sembrava una madre incazzata con il ciclo, ma aveva ragione.
Come sempre, del resto.
![](https://img.wattpad.com/cover/165525591-288-k943950.jpg)
STAI LEGGENDO
𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] 𝐃𝐮𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐨𝐧𝐳𝐞, 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭à...