50.Phone call

717 55 28
                                    

Quel mattino, Jungkook si svegliò con un brutto presentimento, ed aveva dannatamente ragione, solo che ancora non poteva saperlo.
Si lavò e si vestì, confessando a Seokjin e Namjoon i suoi pensieri.
"Andrà tutto bene, Kookie, forse hai solo sognato qualcosa di brutto." La sua 《eomma》 gli scompigliò i capelli, con un sorriso gentile. "Andrebbe ancora meglio se Namjoon non avesse bruciato i pancakes, ma ci teneva a cucinare la colazione questa mattina." Spiegò il più grande, mentre il fidanzato lo guardava storto.
"Ne ho bruciati solamente la metà!"
Tutto normale, quel giorno.
Il giorno in cui tutto cambiò, e quella strana sensazione che aveva avuto Jungkook si rivelò vera.
Finite le lezioni, tutto successe con una velocità impressionante.
"Jungkook, vieni qui." L'unico e il solo Min Yoongi stava correndo verso di lui, ed era raro vederlo arrivare così velocemente.
"Cosa succede, hyung?" Il castano gli si avvicinò, mentre l'amico prese dalla tasca del giubbotto il proprio telefono.
"Ecco, guarda qui. Questa foto è di ieri sera, ma l'ho vista solo questa mattina" sussurrò affranto, e subito Jungkook sentì gli occhi riempirsi di lacrime.
"Potete... per favore, passate da lui, io non voglio che-" i singhiozzi coprirono la sua voce, costringendolo a mettere le mani davanti al suo volto, per non mostrare le lacrime.
"Jungkook, hey." Yoongi lo strinse a sè. "Va tutto bene, io ed Hoseok ci occuperemo di lui, starà bene. Stasera andiamo da lui, okay? Prima non possiamo, ma faremo in tempo ad andare a controllare che vada tutto bene."
"Io voglio sapere di J-Jimin..."
"Kookie, calmati. Calmati, respira. Se non lo farai perderai il controllo, tu hai bisogno di stare tranquillo."

Jungkook era nervoso, quella foto lo aveva fatto davvero sentire male, ma le sue gambe si rifiutavano di muoversi per andare a casa Park

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Jungkook era nervoso, quella foto lo aveva fatto davvero sentire male, ma le sue gambe si rifiutavano di muoversi per andare a casa Park.
Ne parlò con Namjoon e Jin, decidendo che sarebbe andato la stessa sera con gli hyung Hoseok e Yoongi, ricevendo l'approvazione dei ragazzi che erano suoi coinquilini.
"Finalmente ti sei deciso." Sorrise Seokjin, preparando del riso per il pranzo.
"Sono fiero di te anche io." Aggiunse Namjoon, che cercava di affettare le cipolle, con ben poco successo.
"Ricordami perchè ho deciso di diventare il tuo fidanzato." sospirò il più grande dei tre facendogli vedere la tecnica giusta, mentre Jungkook tagliava a cubetti della verdura.
"Perchè sono bellissimo, le mie fossette ti piacciono un sacco, il mio amico qui sotto ha bisogno di un posto per stare al calduccio ed al tuo culo piace essere penetrato dal mio cazzo." Namjoon smise di affettare le cipolle, abbracciando il proprio ragazzo da dietro.
"Ti prego Namjoon, non fare come quella volta..."
"C'è un bambino qui, ti pare che io voglia scoparti mentre stai con il culo ad un centimetro dal mio pene?"
"NAMJOON! INTENDEVO DI NON FARMI DISTRARRE DALLA COTTURA DI QUALCOSA..." Jin arrossì.
Jungkook rise, quei due hyung erano davvero divertenti, ma soprattutto molto carini insieme.
Mentre il pranzo si cuoceva, messaggiò per un po' con suo fratello Junghyun, parlando di lezioni ed esami. Il ragazzo più piccolo aveva finito un'ora prima rispetto al suo orario scolastico, ed era molto felice.
Nel pomeriggio, andò a casa di Taehyung per vedere un film, lasciando ai due ragazzi che lo ospitavano la possibilità di fare un po' di sesso in pace. Li aveva sentiti parlare di robe come il bondage, ma preferiva non pensarci: a lui quella roba faceva semplicemente schifo, la reputava roba da matti.
Finito il film, il ragazzo dai capelli grigi gli chiese se voleva mangiare una pizza con lui e gli altri a casa sua, così Jungkook telefonò a Namjoon.
"J-Jungkook, sei tu?"
"Hyung, Tae mi ha chiesto se vi va di mangiare una pizza qui da lui questa sera."
"V-va bene... DIO, BABY BOY, QUANTO AMO IL TUO CULO!" rispose Namjoon; chiaramente intento a fare altro.
Jungkook sentì anche Jin chiamare l'altro 《daddy》 o qualcosa del genere, così decise di riattaccare, leggermente shockato.
"Stanno scopando?" Domandò Taehyung, come a chiedere la cosa più normale del mondo.
"Credimi, Namjoon lo sta uccidendo..." Jungkook era leggermente preoccupato.
"Quando non ci sei è capace di fare sesso con lui anche sul piano di marmo della cucina, o sul tavolino del soggiorn-"
"Basta così TaeTae-hyung, grazie." Il castano era rosso in volto, mentre l'amico rideva, divertito. Dopo poco, chiamò la palla di pelo a quattro zampe a rapporto.
"Yeontan, vieni qui! Dobbiamo provare il collarino nuovo. Guarda, Kookie, gli ho preso il collare di Gucci, non è adorabile?"

La sera, dopo aver cenato, Jungkook ricevette una chiamata da parte di Yoongi.
"Hyung? Hai ricevuto il mio messaggio quindi? Sì... sono a casa di Tae, hai l'indirizzo?"
Il maggiore disse di no, così Jungkook gli fornì via e numero civico.
"Devo dirti una cosa, Kookie, voglio che tu sia preparato per quello che succederà quando saremo a casa di Jimin."
Mentre parlava, il castano indossò il giubotto e abbracciò gli amici, promettendo loro che li avrebbe richiamati appena finita l'ispezione a casa Park per fargli sapere l'esito.
"Dimmi, ti ascolto."
Fu lì che il suo sesto senso tornò in gioco, quella sera
"Jimin mi ha chiamato prima, Jungkook. Mi ha detto... -Hyung, sto morendo.-"
Jungkook rimase un momento in silenzio.
"Dimmi che scherzi, per favore."
"No, piccolo feto, io non scherzo mai. Preparati, io ed Hoseok saremo sotto casa tua tra qualche minuto."
Jungkook riattaccò, spiegando agli altri quanto detto da Yoongi.
"Lo salverete, Jungkook." promise Taehyung, mettendogli una mano sulla spalla.
"Contiamo su di voi, ma soprattutto su di te. Lo ami, giusto?" Seokjin indicò l'anello al dito del castano.
"Sì, hyung."
"Vai e riprenditelo prima che la morte se lo porti via, Kookie." Namjoon lo accompagnò alla porta. "Sono arrivati, a più tardi!"
Jungkook corse giù dalle scale, cercando di non inciampare come suo solito.
Yoongi era al volante, Hoseok era accanto a lui ed entrambi lo osservavano con espressione piuttosto preoccupata.
"Siamo ancora in tempo?" Domandò, salendo ed allacciandosi la cintura.
"Non lo so, piccolo feto. Io e il mio cavallino abbiamo fatto il più in fretta possibile..."
Hoseok lo interruppe. "Non parlare, Yoongi, guida. Se esiste un qualcuno in grado di salvare Jimin e darci una speranza, allora quello è solo e solamente Jungkook."
Il castano sospirò.
Sarebbe riuscito a salvarlo, o era già troppo tardi?
Jimin ti prego, aspettami.
Verrò a salvarti prima che tu ti sciolga, mio piccolo cristallo di neve.

𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora