39.Fight

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Jimin aveva paura, una paura tremenda.
Entrare in casa Jeon fu quasi una sfida per lui, soprattutto perchè ad accoglierlo vide la madre di Jungkook.
"B-buongiorno signora."  Sussurrò, molto imbarazzato.
"Vieni pure, Jimin. Chiamo Jungkook, così saprà che sei arrivato. Accomodati, lascia pure il cappotto qui, la sala da thè invece è da questa parte."
Qualche minuto dopo, la figura del castano apparve nella saletta, seguita da Miles che reggeva un vassoio con del thè. Dopo aver salutato il maggiore, la donna uscì chiudendo la porta per lasciarli soli.
"Hey..." sussurrò il maggiore, sentendo una sensazione non troppo nuova nel petto.
Nostalgia.
"Hyung." Il castano cominciò a parlare, e l'altro fu grato di questo, siccome era troppo nervoso ed in ansia per riuscire a parlare. "Riconosco di aver sbagliato. L'ultima volta... non intendevo essere così scortese nei tuoi confronti, avevo solo tanta paura per la tua salute. Sai, forse non avrei dovuto immischiarmi in affari che non mi riguardavano."
Il biondo annuì, prendendo la parola con la voce che tremava leggermente, cercando di controllare le sue emozioni come poteva.
"K-Kookie, ho sbagliato io. Mi sono permesso di toccarti, di farti del male. Ho commesso un grave errore a darti quello schiaffo, ma più di tutto sappi che non era mia intenzione farti cadere, volevo solo allontanarti da me, non sapevo come fare... sarei semplicemente caduto tra le tue braccia e mi sarei messo a piangere c-come un bambino, perchè sono incredibilmente stupido." Confessò, con gli occhi pieni di lacrime. "Ti ho fatto fin troppo male, per colpa mia ti sei ferito alla schiena e ti fa male una guancia... Io dovrei solo tornare a casa mia, per quale motivo mi hai chiamato? Vorrei saperlo, ho fatto solo un disastro ma tu mi hai comunque voluto qui, a casa tua nonostante tutto..."
"Jimin." La voce di Jungkook era incredibilmente seria.
"Sì...?"
"Se tu te ne andassi, sarebbe il dolore più grande. Resta, questi lividi non sono niente in confronto al male che mi faresti andandotene da qui."
Senza probabilmente far caso al dolore che sentiva alla schiena, Jungkook lo tirò verso di sè e lo abbracciò con dolcezza.
"Jimin, ascoltami bene." Lo pregò. "Io e te siamo due incredibili, grandissimi disastri. Anche io ho una situazione familiare difficile ed un passato brutto alle spalle, siamo fragili. Piccolo, tu sei il mio cristallo di neve, non vorrei lasciare che tu ti facessi del male sciogliendoti volutamente accanto al calore. So che sei abbastanza forte da affrontare te stesso con coraggio, ed io ci sarò sempre per qualsiasi cosa. Non ti costringerò a far nulla ma amore, prometti che non attenterai alla tua vita? Che lotterai per provare a mangiare di più?"
Jimin annuì.
"Perchè forse non ti rendi conto di quanto essere umani possa rendere delicati, idioti, stupidi, emotivi e dannatamente sensibili. Tutto questo io lo trovo bellissimo e orribile, dannato e benedetto, un susseguirsi di conseguenze delle nostre azioni. Se è vero che la nostra esistenza qui è limitata, perchè sprecare l'occasione di vivere davvero? Combatti, Jimin, ed io sarò accanto a te per proteggerti e per darti tutto il mio appoggio. Non crollerai, perchè non sarai solo, ti aiuterò a rialzarti ogni giorno, vorrei insegnarti ad essere la bellissima persona che sei. Meriti di amare te stesso, hyung."
Lo baciò, mentre Jimin si sentì libero di lasciar andare quelle lacrime che da troppo tempo nascondevano i suoi sentimenti.
"K-kookie." Singhiozzò, stringendolo a sè.
"Va tutto bene, Jimin. E andrà tutto bene, credimi... almeno fino a quando resterò con te. Se staremo insieme si risolverà ogni cosa, lo prometto.."
Le loro mani si intrecciarono, il biondino avrebbe voluto rimanere in quella posizione per sempre, con la testa sulla spalla del ragazzo che amava e le sue piccole mani strette in quelle più grandi e forti del minore.
"Sono perdonato?" Chiese, in un sussurro.
"Certo che lo sei. Ti amo troppo per restare arrabbiato con te, piccolo."
Jungkook si staccò dall'abbraccio, lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte.
"Anche io ti amo..."
Il castano sorrise. "Vorrei sapere una cosa, posso?"
"Che cosa?"

Il biondo non si aspettava quella domanda, ma rispose volentieri.
"Quindi vuoi sapere da dove ho preso quella frase." Disse; ridendo.
"Esatto, la conosco davvero bene!" Jungkook sorrise dolcemente.
"Avevo 17 anni, quando la sentii la prima volta. Stavo passeggiando verso il parco, quando sentii qualcuno cantare nel grande giardino della villa, mi fermai ad ascoltare, senza sapere chi fosse a cantare. Mi innamorai di quella canzone, mi rimase subito in testa la frase... "you make me Begin" e mi ha ricordato tanto i miei genitori.
Il castano annuì.
"La composi per la mia sorellina, a dir la verità. Fu lei a spingermi a cantare, a prendere lezioni di disegno e a fare palestra. Voleva che diventassi quello che sono ora, desiderava la mia felicità ed io la sua, semplicemente questo." Spiegò, con un lieve velo di nostalgia nella voce.
"È una cosa dolce, Kookie. Sono sicuro che lei apprezza ogni volta che tu canti questa canzone, la sentirà. Magari anche ora, mi piacerebbe sentirla ancora una volta."
Jungkook fece come chiesto, cantò senza alcuna base sotto, c'era solo il biondino che teneva il ritmo con le dita e gli occhi chiusi, persi nella melodia che la sola voce del castano poteva creare in quella stanza così grande, ma troppo piccola per tutti i sentimenti che fuoriuscivano dalla voce di Jungkook.

Ora ho emozioni, sono diventato me stesso.
E adesso sono me stesso.
Sono me stesso,
mi hai fatto iniziare

Era così bello vederlo e sentirlo cantare, sembrava molto più felice in quel momento, avrebbe voluto fermare il tempo e tenere quel bellissimo ricordo per sempre.

Mi hai fatto iniziare
Mi hai fatto iniziare
Sorridi con me, sorridi con me
sorridi con me

Si sentì preso in causa da quelle frasi così dolce, un sorriso spontaneo comparve sul suo volto.

Voglio piangere anch'io,
ma non ci riesco
Mi hai fatto iniziare
Mi hai fatto iniziare
Mi sento morire quando ti vedo piangere.
Quando ti vedo piangere, mi fa più male di quando mi faccio male.

I suoi sentimenti erano così veri, così puri... si vedeva tutto l'amore che aveva messo in quelle parole.
"La sai una cosa, Kookie?"
"Eh?"
"Anche tu mi hai fatto iniziare. Ad essere nuovamente felice."

𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora