44.Seokjin

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Jungkook non aveva mai visto Seokjin arrivare così velocemente a casa sua dopo una telefonata.
Solitamente Jin impiegava secoli, tra pettinare i capelli e scegliere la felpa del giusto rosa per la giornata, anche se doveva solamente andare a comprare qualcosa per la cena nel negozio a due passi da casa sua.
Eppure, quel pomeriggio, dopo avergli telefonato, si era presentato a casa Jeon in pochi minuti: non abitavano molto distanti.
Aveva i capelli scompigliati, sembrava arrivato di fretta, e subito Jungkook capì che qualcosa non andava.
"Vieni, sali, è successo qualcosa di brutto? È andato male l'appuntamento con quel ragazzo, Jinnie?"
Il figlio del poliziotto scosse la testa, frugando del proprio zaino e prendendo ciò che cercava.
"Jungkook, io non volevo dirtelo." Jin era praticamente in lacrime.
"Ho trovato finalmente i fogli che cercavo." disse, tremando. "So la verità sui genitori di Jimin."
E poi; ci fu la frase che il castano non avrebbe mai voluto sentire.
"Purtroppo, quando tua sorella finì fuori strada, investì due persone, moglie e marito: la notizia venne tenuta segreta, così come i nomi delle vittime, per volere della madre della donna, nemmeno il figlio dei due sa nulla sull'esatta dinamica... il loro unico figlio, Park Jimin."
Il più piccolo scoppiò a piangere, prontamente abbracciato dal maggiore, che non potè fare a meno di versare qualche lacrima.
"Mi dispiace, Kookie, mi dispiace tanto." Seokjin lo strinse a sè, in parte si sentiva uno stronzo per avergli detto la verità, ma era proprio il castano ad avergliela domandandata.
"È colpa mia... gli ho rovinato la vita. Gli ho tolto la felicità, Jin!"
Era solo colpa sua.
Colpa sua, sua sorella aveva protetto lui; e aveva investito quelle persone.
Aveva rovinato la vita del ragazzo che, dentro di sè, sapeva di amare.
Doveva interrompere lì qualsiasi sentimento, la relazione con Jimin, lo avrebbe odiato di sicuro una volta scoperta la verità.
Con quale coraggio gli avrebbe detto che lo voleva lasciare?

Il mattino seguente, Jimin lo aspettava davanti al cancello, con un grande sorriso. "Buongiorno, piccolo."
Jungkook prese un profondo respiro. "Devo... ecco, parlarti." Il tono con cui lo disse fu tetro. "Jimin, io e te non possiamo più stare insieme."
Il rosa sgranò gli occhi. "C-come? Stai scherzando, vero? Jungkook..."
Il castano rimase calmo, cercò di essere più freddo possibile, nonostante le lacrime agli occhi. "Hai sentito molto bene. Io non ti amo Jimin, non l'ho mai fatto. M-mi dispiace, ma è il momento di finirla qui, mi sono stancato di questa recita." dopo quelle parole, il maggiore si mise a piangere, e Jungkook corse via; anch'egli piangendo.
S-scusa, Jiminie. Pensò, rifugiandosi in un angolo. Ti ho rovinato la vita. Ma... l'ho fatto molto tempo fa, questo è un addio. Un addio, piccolo, per non farti soffrire più. Mi dimenticherai, andrai avanti e tutto ciò che riguarda i tuoi genitori forse non lo scoprirai mai." disse, tra sè e sè. Nonostante tutto, io ti amo, lo farò ogni giorno della mia vita. Sarai felice con qualcuno che ti merita, che non ha rovinato nulla della tua preziosa esistenza. Ora sai come lottare per amare te stesso, lascia che io sparisca lentamente dalla tua vita... non aveva il coraggio di parlargli apertamente, di dirgli le stesse cose che aveva appena pensato.
Vide Jimin in lontananza piangere tra le braccia di Hoseok-hyung, che gli accarezzava i capelli color confetto con dolcezza.
Yoongi, invece, era davanti a lui.
"Cosa cazzo è successo, Jungkook?"
Il castano alzò il viso per guardare negli occhi il ragazzo dai capelli turchini.
"Non lo amo, hyung, e gliel'ho detto." rispose, freddo, era riuscito a far sparire dal suo viso i segni del pianto ed ora sembrava uno stronzo in tutto e per tutto, senza sentimenti.
"Jungkook, che diavolo ti succede? Non sei più il feto che ho conosciuto, non ti facevo così bugiardo. Quel povero ragazzo non ti merita, quindi ora se permetti è un addio, da parte mia e di Hoseok. Idiota."
Jungkook rimase solo quel giorno, l'unica persona che poteva confortarlo era Seokjin.
Andò a casa sua, trovando con lui un ragazzo alto, sembrava simpatico e molto intelligente.
"Jungkook, lui è Nam... oddio, Kookie, vieni qui. Cosa ti è successo?!"
Il più piccolo riusciva a malapena a parlare, ma si fece capire.
"Ti sei messo in un bel casino, dopo quello che ti ho detto, mh? Siediti, ti preparo un thè caldo."
Il ragazzo accanto a lui sorrise. "Mi dispiace presentarmi in una situazione così triste, davvero. Il mio nome è Kim Namjoon, Jin mi ha parlato di te."
Jungkook annuì, stringendogli la mano. "È un piacere, hyung. M-mi scuso se... sono stupido e p-puoi pensare ciò che vuoi di me, non mi offenderò."
Accorgendosi che tremava, Namjoon lo avvolse in una coperta. "Sicuro di stare bene? Tremi..."
Jungkook scosse la testa. "M-mentre arrivavo qui ho a-avuto un attacco di panico, mi è mancato il respiro..."
Seokjin arrivò dopo un paio di minuti con una tazza di thè caldo.
"Credo che tu debba riposarti un po'."
Jungkook bevve tutto quanto era nella tazza, per poi accoccolarsi sul divano accanto a Jin.
"S-sono stato proprio uno stupido, ma ho avuto tanta paura, Jinnie. Gli hyung Hoseok e Yoongi ora mi odiano, me lo ha detto Yoon prima... ma hanno ragione, perchè voi non mi odiate?"
Seokjin gli accarezzò i capelli. "Io non ti odio, Jungkook. Tutti facciamo delle scelte per un motivo o per l'altro, tu avevi paura di farlo star male. Suppongo che ora non starà benissimo, ma tu hai supposto che fosse meglio così per la sua felicità e perchè non volevi rovinargli la vita?"
Il più piccolo annuì.
Namjoon intervenne nella conversazione.
"Dovresti proprio parlare con Hoseok e Yoongi-hyung, lo sai? Sono sicuro che loro in parte ti hanno capito e possono darti un consiglio. Jin mi ha parlato anche di Jimin, è un ragazzo fragile e ha bisogno di qualcuno che si prenda cura della sua felicità."
Jungkook sentì il respiro venir meno, le lacrime solcare il suo viso, i pensieri che lo tormentavano. "Avrei voluto tanto prendermi cura della sua felicità, era il mio o-obiettivo!"
Grazie alle carezze di Jin e alle successive parole rassicuranti di Namjoon, il ragazzo si addormentò, mettendo momentaneamente fine a quel dolore.

>>Spazio me<<

Gente vi giuro che ci ho messo tutto il mio amore per cercare di far capire questa cosa dell'incidente, so che alcuni già lo avevano capito, ma non ho potuto dire nulla (sappiate che vi adoro ahahahaha) anche se magari sembrava tipo una partita a Cluedo ed io dovrei smettere di guardare Criminal Minds ed NCIS
Ora mi odiate dopo questo cambio di trama, vero? *faccia da cucciolo innocente*
~Ely❤

𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora