12.Jia

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Avvertenza: Ho ascoltato Spring Day scrivendo (non è stato volontario, avevo la musica in riproduzione casuale uwu) so is non consigliato farlo se non volete causarvi dolore :D

Jungkook riuscì a convincere Jimin a farsi accompagnare a casa dal suo maggiordomo, e poi optò per fare un giro in un posto che non visitava da un pezzo.
Jia lo stava aspettando.
I fiori che aveva comprato nella bancarella lungo la strada erano belli, i suoi preferiti. Fin da bambina, aveva sempre apprezzato la bellezza dei girasoli, che seguivano il movimento lento e costante dell'astro del giorno.
Sua sorella, più piccola di lui di esattamente due ore, era la sua dolce e amata gemella, con la quale aveva condiviso tante cose.

"Quando diventeremo grandi compreremo una grande casa, Jungkookie! E poi, la divideremo in due e tu starai da una parte con la tua famiglia e io dall'altra con la mia!" diceva, a 7 anni.

Avevano un bellissimo rapporto, ed insieme a Miles accudivano il loro fratellino minore, erano momenti che non avrebbe mai scordato.
Quelle giornate di primavera, quando i fiori sbocciavano e loro si perdevano per interi pomeriggi a salire sugli alberi, cercando di non cadere, sotto gli sguardi severi della bambinaia e inserviente della villa, che spesso e volentieri doveva mettere cerotti e disinfettare ferite dei piccoli scalatori di alberi.

Poi, a 13 anni, aveva cominciato a diventare più chiusa in sè stessa, quasi spaventata dalle persone. Era violenta con lui, e con il fratello minore, ma nessuno capiva il motivo.
Una sera, la vigilia del loro quattordicesimo compleanno, sua sorella non tornò.
"Ha avuto un incidente d'auto." disse il poliziotto, quando seppero che era stata trovata morta.
"Quella macchina non è di mia figlia, non ha guidato lei, era troppo giovane per avere la patente. Non c'era nessun'altro?" aveva chiesto sua madre.
"Sappiamo a chi appartiene l'auto, ma non riusciamo a rintracciarlo. Mobiliteremo le squadre."
Era morta così, trovata in quella macchina troppo grande per lei, con le mani sul volante e la macchina contro il guard-rail.

"Gemellina, mi manchi tanto. È come se mi avessero rubato un pezzo della mia anima, lo sai, vero? Io so che troveranno il vero colpevole, piccola. È sicuramente scappato... io non so, come hanno fatto a non trovarlo ancora? Cosa hai dovuto subire per colpa sua? Come sei finita qui, Jia?"
Sistemò i fiori nel vaso, aggiungendo dell'acqua per tenerli il più possibile belli e non farli appassire.
"Continuerò a fare queste stupide domande ogni volta, fino a quando non mi daranno una risposta soddisfacente, perché tu mi manchi davvero troppo. Litigavamo, è vero, ma il nostro era un rapporto speciale. Ti ricordi quando giocavamo a fare i genitori di Junghyun, o quando scalavamo gli alberi? Io proprio non posso accettare di starti lontano... eppure, non sono passati molti anni, ma mi manchi tanto."
Con il dito accarezzò la foto sulla lapide, per poi sentire qualcuno posare una sua mano sulla sua spalla.
"Jungkook, non piangere." era uno dei suoi migliori amici, Taehyung, assieme ad una ragazza.
"Tae..." il castano corse ad abbracciarlo, in lacrime. "Hyung, mi manca tanto."
Sua sorella era stata la prima cotta di Taehyung, il ragazzo conosceva i gemelli fin da quando erano bambini.
"Kookie, so che il tempo è passato in modo bastardo, tu avevi quasi 14 anni quel giorno, io 16. Fu un duro colpo per tutti, ma per te in particolare. Avere un gemello è qualcosa che in pochi possono comprendere, è un legame speciale e davvero, mi dispiace. Ero venuto con la mia ragazza a trovare la sua bisnonna, ma a quanto pare anche tu hai avuto l'idea di passare di qui."
Parlarono un po', poi si salutarono, e Jungkook pensò che sarebbe stato meglio tornare a casa: troppo tempo in quel luogo lo faceva star male.

"Jungkook, sei in camera?"
Suo fratello Junghyun aprì la porta, rivelando la figura del castano, intento ad osservare un album di foto.
"Junghyun, com'è andata oggi a scuola?" domandò, poggiando sul tavolo l'album.
"Io, tutto bene. Ma quell'espressione... tu sei andato da Jia, non è vero?"
Il maggiore si alzò, per poi avvicinarsi al fratello più giovane e abbracciarlo.
"Mi manca, nonostante sia passato del tempo, io ho ancora la stessa, dolorosa sensazione di incertezza su quanto è accaduto. Fratellino, quel ragazzo sta ancora a piede libero, te lo giuro, me lo sento. Non è possibile che sia riuscito a scappare per tutto questo tempo, è colpa sua se nostra sorella è morta, probabilmente ha solo cercato di salvarsi tentando di guidare l'auto in un posto sicuro... ma ci sono tante cose che ancora non sappiamo, non comprendo il motivo."
Junghyun si asciugò una lacrima. "Probabilmente ci prenderebbero per pazzi, direbbero che non accettiamo la realtà dei fatti e basta. Loro non arrivano a comprendere il valore che per noi aveva nostra sorella." disse.
'Troveremo una soluzione, promesso." Jungkook lo invitò a scendere in cucina. "Che ne dici, ci prepariamo qualcosa da mangiare?"

Mentre mangiavano i biscotti al cioccolato che avevano cucinato, Jungkook raccontò al fratello minore di come aveva fatto amicizia con Jimin-hyung, e dei dubbi che aveva su di lui.
"Beh, non vi conoscete da tanto." Junghyun prese un biscotto e lo inzuppò nel suo bicchiere di latte freddo. "Forse quando avrà più confidenza ti dirà tutto, non credi?"
Il castano annuì. "Vero, forse hai ragione. Dici che dovrei invitarlo ad uscire con me?"
Suo fratello per poco non si strozzò con il biscotto che stava mangiando e spalancò gli occhi, shockato. "Aspetta... ti piace?!"
Jungkook rise, senza poter evitare di arrossire leggermente. "No, non quel tipo di uscita. Sai, un'uscita tra amici. E poi, mamma e papà non approverebbero se io uscissi in senso romantico con un ragazzo, o meglio, avrei paura di una loro possibile reazione negativa." specificò.
"Aish, e io che speravo in una travagliata storia d'amore tra due uomini il cui sesso sfrenato come conigli darà origin-" Jungkook lo fermò, con un secco: "NO." che fece zittire il giovane fanboy. "Ma io volevo i Jikook..." sospirò, bevendo il latte che aveva lasciato nel bicchiere.
"Sta zitto, Junghyun, Jimin è un amico, okay? E comunque pensavo che potrei portarlo al Luna Park."
Il fratello annuì. "Porto la mia ragazza allora, facciamo un'uscita a 4... sempre che non ti lasci a fare il terzo incomodo."

𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora