Il pomeriggio successivo, Jungkook suonò il campanello dell'appartamento di Yoongi, ricevendo un: "Hai cinque minuti, poi puoi andartene." e sentendo Hoseok che chiedeva a Yoongi di calmarsi un momento.
Una volta seduto di fronte ai suoi hyung, il castano parlò.
"Non è come sembra." Sussurrò, affranto. "J-Jimin... io lo amo."
Hoseok lo osservò, con gli occhi lucidi. "Lo sappiamo, Jungkook. O meglio, io l'avevo intuito, Yoongi chiaramente no."
Il suo ragazzo gli diede un piccolo pugnetto sul braccio, ma sembrò rilassarsi.
"Lo amo, ma ho deciso di lasciarlo andare solo per il suo bene. Siccome sono stato io a rovinargli la vita dopo l'incidente, vorrei che vivesse felice senza di me. Senza il colpevole di quel brutto giorno, ecco tutto. Continuerò ad amarlo, non potrei mai amare nessun altro come ho fatto con lui. Vi prego di comprendere la mia scelta... per favore, prendetevi cura di lui."
Per far capire meglio la situazione, Jungkook spiegò bene i dettagli dell'incidente, e come si sentiva a riguardo. Chiese anche agli hyung di non dire nulla a Jimin, sarebbe stato peggio.
Yoongi annuì. "D'accordo, feto. Io capisco le tue ragioni, ma se un giorno dovessi cambiare idea sarò pronto a darti una mano."
Il rosso accanto a lui annuì. "Yoongi ha ragione; hai tutto il nostro sostegno. Non sei obbligato, so che è un momento difficile per te."I giorni seguenti, Jungkook disinstallò tutti i social, senza far menzione dell'accaduto ai suoi genitori, ne parlò solo con Junghyun, che rimase neutrale e non fornì un giudizio nè negativo, ma nemmeno positivo; lo sostenne semplicemente quando era molto giù e aveva bisogno del suo aiuto.
Ormai la vita del castano era tutta uguale, monotona: università, casa, studio, ancora università... un ciclo continuo, l'unica musica che sentiva era la sua disperazione. Anche prima della rottura era così, ma allora era diverso, era felice.
Pensò che forse sarebbe stato meglio andarsene di casa, e la chiamata di Jin sembrò avergli letto nel pensiero.
Si trasferì da lui, la casa era abbastanza grande per ospitare il suo amico d'infanzia-eomma, Namjoon-hyung e anche lui, e finalmente si sentì compreso.
"Jungkook, ora ci occuperemo noi di te." Promise Seokjin, supportato dal ragazzo che era andato a vivere da lui dopo aver capito di amarlo follemente da molto tempo e di non poter stare senza la sua compagnia.
"Mi credi se ti dico che l'ho conosciuto mentre provavamo lo spettacolo?" Rise Jin, mentre cenavano.
"Il famoso cavaliere?"
Seokjin annuì, arrossendo leggermente. "E-era prevista anche la scena di un bacio, ci avevano detto di baciarci a stampo siccome ancora non stavamo insieme ed era solo uno spettacolo ma..."
Namjoon, i cui capelli avevano una curiosa sfumatura sul viola, scoppiò a ridere. "Abbiamo reso la scena più realistica, nessuno si è lamentato! Dopo quella volta siamo usciti un sacco di volte, senza maschere o vestiti da scena."
Jungkook si lasciò sfuggire un: "aww", nonostante avesse gli occhi pieni di lacrime.
Jin si accorse subito che qualcosa non andava nel castano.
"Kookie, non mangi più? Stai male?"
Il più piccolo dei tre si mise le mani davanti al viso, lasciandosi andare ad un pianto liberatorio.
"Sai Jin, credo che sarebbe stato meglio non parlare della nostra relazione..."
Seokjin strinse l'amico tra le braccia. "Va tutto bene, Jungkookie, ci siamo noi qui. Sfogati pure, ne hai tutto il diritto, okay?"
Il castano annuì, senza riuscire a smettere di piangere. "J-Jin io ho tanta paura, lui non viene più in università, non so dove sia..."
Namjoon gli passò un fazzoletto, con un sorriso triste. "Presto tornerà, vedrai. Ora però devi finire di mangiare, poi ti fai una bella dormita. Domani è domenica, hai tutto il tempo per riposare."
Jungkook si asciugò le lacrime.
"Va bene, hyung."
Jin lo accompagnò in camera, assieme al suo fidanzato.
"Hai freddo o il riscaldamento va bene così?" Chiese Namjoon, armeggiando con il termosifone.
"Nonono non toccare le manopole, Joonie, vuoi rompere il decimo termosifone di questo mese?! Per amor del cielo..."
Jungkook riuscì a sorridere. "Va bene così, hyung, grazie."
Namjoon sospirò. "Perchè distruggo ogni cosa? PERCHÈ?!"
Seokjin lo abbracciò da dietro. "Rilassati, tesoro, il mio culo è ancora intero."
Jungkook si mise sotto le coperte, divertito dalla situazione.
I ragazzi gli augurarono la buonanotte, ma non si aspettavano certo il commento di Jungkook.
"Notte, appa ed eomma~ siete i migliori genitori di questo mondo, prima o poi mi farò adottare da voi."Jungkook si svegliò intorno alle 10 del mattino, trovando Namjoon in sala, che guardava qualcosa sul cellulare.
"Jin è nello studio, ti ha lasciato la colaz-" prima che potesse finire di parlare, una voce lo interruppe.
"KIM FOTTUTO NAMJOON, HAI SCARICATO ANCORA ALTRI PORNO?! E NON PROVARE A NEGARE, IL PC È INTASATO DI VIRUS!"
"Jinnie, cosa stai dicendo?"
"Se ti prendo, ti ammazzo." Decretò il più grande, e il suo ragazzo subito impallidì.
"Mi lascerà di nuovo in astinenza per una settimana..."
Jungkook sorrise leggermente, ciabattando in cucina ancora mezzo addormentato: in una padella erano impilati alcuni pancakes, la sua colazione che era stata anticipata da Namjoon-hyung poco prima.
Mentre i due fidanzati litigavano, il ragazzo mangiò i propri pancakes aggiungendovi sopra della marmellata di albicocche, probabilmente lasciata dallo stesso Seokjin appositamente lì accanto.
Si versò dell'acqua in un bicchiere, e finalmente fece colazione.
La sua 《eomma》 era davvero una stella della cucina, qualsiasi cosa cucinasse usciva perfetta.
Alla fine di tutto, Jin promise al fidanzato 3 giorni di pura astinenza, pc sequestrato (utilizzabile solo per lavorare alle canzoni, sotto lo stretto controllo del maggiore.)
"Hai mangiato, Jungkook?" La sua eomma mancata entrò in cucina, sorridendo dolcemente.
"Sì. Grazie, Jinnie. Sei davvero sicuro che non disturberò?"
Seokjin annuì. "Non sarà fantastica, nè enorme come la tua villa, forse non sono bravo quanto i tuoi cuochi ma... questa per me è casa. Niente robe sfarzose come piacciono ai nostri genitori, semplicemente quello che ci basta per essere felici."
Il castano annuì. "È un bellissimo posto, Jin-hyung, lo avete arredato insieme?"
Seokjin sorrise. "Portare lui nei negozi di arredamento? Dovrei pagare ogni cosa che rompe... nah, ho arredato tutto io, cioè, non si nota? Chi se non il Worldwide Handsome aka me potrebbe mai mettere gli sportelli rosa ai mobili della cucina?"
"Effettivamente... oh, a proposito, adoro il murales di Rapunzel e quello di Toy Story nella mia camera." Rise il più piccolo dei tre coinquilini, con un sorriso.
"Prima di essere la stanza per gli ospiti avevo pensato... a-ad una possibile stanza per un figlio o una figlia." confessò il più grande dei tre, arrossendo.
"Un giorno, Jin. Quando saremo entrambi con un lavoro stabile, adotteremo un bimbo. Ora abbiamo Jungkook, quindi possiamo star tranquilli."
Lo stesso Jungkook sorrise.
Nella sua testa in quel momento, c'era solo una canzone: Crystal Snow.
E non capiva il perchè.
Non poteva reprimere i suoi sentimenti? Perchè stava pensando ad un futuro con Jimin, loro due e due bambini, qualcosa che non sarebbe mai successo?>>Angolo autrice<<
Ciao a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Scusate se gli aggiornamenti non sono regolari ma ho alcuni problemi in famiglia e quando posso pubblico.
Al prossimo capitolo, gente.
~Ely❤
STAI LEGGENDO
𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] 𝐃𝐮𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐨𝐧𝐳𝐞, 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭à...