48.Namjin

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Doppio aggiornamento questa sera perchè domani sono ad una fiera qui a Ferrara e la sera viene mia cugina da noi~
Spero vi piaccia♡
~Ely❤

La vita con Namjoon e Jin era davvero diversa da quella che conduceva a casa sua.
Non che gli dispiacesse, anzi, si trovava molto bene. Spesso Taehyung passava a trovarli, per tirare su il morale al castano e aiutarlo a studiare in vista degli esami. Aveva dipinto lui quei bellissimi murales, e il suo impegno aveva dato ottimi risultati.
Possedeva anche una pagina Instagram che gli mostrò, dove faceva vedere al mondo i suoi bellissimi lavori.
Quel pomeriggio in particolare, il ragazzo dai capelli grigi aveva convinto tutti gli occupanti della casa a guardare Rapunzel, uno dei film più belli della Disney secondo il padrone di casa, che approvò la scelta.
"Vorrei pure io quei capelli!" Sospirò Jin, osservando quelli della protagonista, lunghi e biondi che si illuminavano quando quest'ultima si metteva a cantare mentre la madre le spazzolava i capelli.
"Se tu avessi quei capelli potremmo risparmiare le spese per la luce, non credi?" Rise il suo ragazzo, mentre il maggiore dei quattro si appoggiava con la testa sulla sua spalla per stare più comodo.
"Beh, una principessa Disney più o meno lo sei, Jinnie." Ridacchiò Taehyung, anche lui era autorizzato a non usare l'onorifico, anche se a volte lo faceva, così come Jungkook.
"Con questo cosa vorresti dire, TaeTae?"
"Prima di abitare qui i tuoi volevano che stessi chiuso in casa a parte per le uscite con loro, ami il rosa, utilizzi le padelle come armi di difesa, canti molto bene... oh santo Gucci, sei davvero una fottuta principessa Disney!" Esclamò il grigio.
"Jinpunzel, aw" Namjoon sorrise, mentre la scena delle lanterne si avvicinava.
"Non so se amare oppure odiare questa parte." Commentò Seokjin, pensieroso.
"Amore ed odio sono due facce della stessa medaglia, hyung." Replicò Jungkook, che era rimasto in silenzio per tutto il tempo e non aveva mangiato nemmeno un po' dei pop-corn che i ragazzi avevano preparato.
"Kookie..." Taehyung gli accarezzò delicatamente i capelli, sapeva a cosa si riferiva, lo sapeva perfettamente.
"Cerca di essere felice, almeno oggi." Il castano annuì. "Scusa, Tae."
Il grigio sorrise. "Non devi scusarti con me, io ti sto solo aiutando perchè sei mio amico, come stanno facendo Seokjin e Namjoon-hyung. Gli amici non chiedono nulla in cambio, mh?"
Jungkook annuì. "Grazie, ragazzi."
Inutile dire che Jin pianse durante la scena delle lanterne, usando circa un intero pacchetto di fazzoletti che i drama spagnoli potevano solo e solamente farsi da parte.
"Eddai che cavolo!" esclamò il maggiore dei quattro, ad un certo punto.
"Hyung, non hai bisogno di urlare. Avrai visto questo film almeno 15 volte-"
"Sedici, Taehyung, se-di-ci!" Specificò Seokjin, con un sospiro.
"E appunto, sai già come va a finire..."
Ovviamente, questo non risparmiò altre lacrime da parte dell'《eomma》 verso la fine della storia.
"Oh, Jin, sei sempre così sensibile." sorrise Namjoon, lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte.
"Non pensare che io ti dia il culo se tu fai tutto il cucci cucci cu~" rispose Seokjin, arrossendo visibilmente.
La stessa sera, la cena fu a base di carne, e Jungkook venne tenuto costantemente sotto controllo dal cuoco, che si premurò di farlo mangiare per essere certo che stesse bene. Con nostalgia, il minore ricordò come lui aveva aiutato Jimin, chiedendosi cosa sarebbe accaduto al rosa da quel momento in poi.
"Ragazzi, io vado. Vi ringrazio per tutto." Verso le 22, Taehyung lasciò l'appartamento, ed i ragazzi si prepararono per la notte.

Furono giorni piuttosto calmi, Jungkook imparò anche a cucinare molte cose grazie a Seokjin, che era ormai davvero diventata una madre. Le loro serate passavano in compagnia di videogiochi come supermario o maratone di serie tv, siccome Namjoon aveva ricevuto il famoso divieto da parte di Jin, ma finalmente era passato il suo periodo di astinenza ed ormai scopavano come conigli, appena pensavano che il castano si fosse addormentato. Invece, faticava a dormire.
Tutti i suoi pensieri erano rivolti alla salute del suo ex ragazzo: Jungkook era molto preoccupato, ormai erano 7 giorni che Jimin non si faceva vivo in università, e lui continuava a pensarci.
Il giorno successivo avrebbe chiesto ai suoi hyung Hoseok e Yoongi se per caso sapevano qualcosa, siccome probabilmente erano stati a casa del ragazzo dai capelli color confetto per controllarlo.

"Scusi, lei è il signorino Jeon Jungkook?" Un uomo dai capelli laccati era davanti alla porta dell'appartamento di Seokjin, sembrava molto triste.
"Sì, sono io." Rispose il castano, quasi spaventato.
"Questo è per lei."
Era una lettera.
La persona che gliela mandava era la nonna di Jimin, ed il suo cuore ebbe un sussulto.
Nella missiva si diceva che il ragazzo era morto, si era lasciato morire lentamente a causa della depressione. E la colpa probabilmente anzi, sicuramente, era sua, anche se non veniva menzionato nella lettera.
Sotto erano riportati la data ed il luogo del funerale, con l'orario per la celebrazione.
Calde lacrime scesero sul volto del ragazzo, che avrebbe voluto cambiare ciò che era stato.
Abbracciarlo ancora una volta.
Baciarlo ancora una volta.
Tenerlo così stretto a sè da sentire i lividi fargli male ed il cuore battere forte come un'auto in corsa.
Amarlo come mai aveva fatto prima, più di ieri e molto più di domani, accarezzare quei suoi capelli rosa e promettergli che sarebbe andato tutto fottutamente bene.
Che sarebbe stato tutto perfetto, insieme. Ricordargli ogni piccolo momento, confessare la verità a proposito di sua sorella.
Amarlo.
Ancora e ancora.
Sussurrarglielo dolcemente, cullandolo tra le sue braccia fino a farlo addormentare con un bacio.

"Jungkook, svegliati, è solo un incubo." Il castano non smise un attimo di piangere, abbracciato al suo hyung.
"J-Jin era... era così reale, potrebbe succedere davvero! E se... e se è già capitato?!" Il ragazzo raccontò il sogno, singhiozzando.
"Shhh, Jungkookie, calmati." Le mani di Seokjin passarono tra i suoi capelli castani, cercando di tranquilizzarlo.
"Non è morto, Kookie, okay?"
"Hyung, io lo amo." Sussurrò, con la testa poggiata al petto del maggiore.
"Lo so benissimo. Perchè non vai a riprendertelo?"
Jungkook sospirò. "N-non ho il coraggio, Jinnie."
Seokjin sorrise. "Lo troverai. Ma devi sbrigarti."

𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora