Jimin passò anche i giorni seguenti a casa.
Non mangiò, bevve quanto bastava per sopravvivere e non fece altro che piangere, sua nonna non poteva far nulla per quei sentimenti di dolore.
Lui amava Jungkook, con tutto sè stesso, e appena gli aveva confessato che quella relazione per lui non era valsa niente, il mondo del rosa era crollato totalmente.
Scrisse ai suoi amici di avere la febbre, ma non si aspettava certo la visita di uno di loro.
"Jiminie, ti ho portato qualcosa per farti sentire meglio..." era Hoseok, che bussò alla sua porta il suo sesto giorno di assenza.
Aprì la porta, trovando il padroncino di casa sul letto, accanto a lui il cestino pieno di fazzoletti. "Hey, Jiminie, stai molto male, mh?"
Il più piccolo annuì, non riuscendo a guardare l'amico negli occhi.
"Jimin, puoi usare qualsiasi scusa con me, ma non quella di un'influenza. Sono stato io a portarti a casa con Yoon dopo la rottura con Jungkook, ricordatelo. È per questo che stai male, vero?"
Il minore si arrese all'evidenza e annuì, avvolto in un abbraccio dal suo hyung.
"Sono sicuro che Jungkook non ha detto la verità, mi sembra troppo strano, si vedeva lontano un chilometro la verità dei suoi sentimenti per te. E comunque ti ho portato da mangiare, il mio istinto da futura eomma mi sta dicendo che tu non hai toccato cibo, mh? Jimin, tu non stai bene e hai bisogno di aiuto, okay? Lascia che lo hyung si occupi di te, mettiti comodo. Ho portato dei mochi al cioccolato e del latte."
Preparò il tutto, sistemandolo su un vassoio rubato alla cucina, per poi portarlo a Jimin.
"Come ti senti?" domandò poi, quando il ragazzo ebbe finito di mangiare.
"Peggio, hyung. L'unica cosa che ho bevuto è stato del brodo. Il cibo mi fa stare male...sono giorni che Jungkook non è qui ad aiutarmi, ora lo odio ma io dev-" rispose il rosa, sentendo la nausea quasi subito, e la necessità di espellere ogni singola molecola di quel cibo.
"Jiminie, non puoi non prendere seriamente questo problema. Percbè non me ne hai parlato?! pensavo che stessi meglio, che fossi migliorato, anche quando siamo usciti per andare a mangiare stavi bene!" lo redarguì Hoseok, serio. Quando si arrabbiava, il più grande lo spaventava decisamente.
Nonostante fosse arrabbiato, il maggiore lo aiutò ad andare verso il bagno, accarezzandogli la schiena per calmare il suo corpo tremante, mentre Jimin era chino sul water.
Il rosa si sciacquò il viso, stremato.
"Su, hai bisogno di riposare."
Una volta a letto, il ragazzo chiuse gli occhi, e il suo hyung lo coprì con una coperta. "Jiminie, appena possibile parla con uno psicologo; non va bene che tu stia così, rischi solamente di distruggere il tuo corpo lentamente." gli consigliò. "Io ora devo andare, cerca di rimetterti. Mi dispiace averti fatto star male... passerà Yoongi più tardi, ti teniamo d'occhio." aggiunse.
Jimin riuscì a sorridere. "È okay, hyung, tutti pensavano che io stessi meglio, non fartene una colpa. Tu e Yoongi-hyung sembrate i miei genitori." commentò, per poi addormentarsi.Si svegliò verso sera, trovando questa volta lo hyung dai capelli turchini accanto a sè.
"Buonasera e ben svegliato, fatina." Min Yoongi era accanto al suo letto, seduto su una sedia. "Il mio cavallino rosso di capelli voglioso di pi... PIPISTRELLI, ecco, mi ha incaricato di controllarti."
Jimin annuì, con voce flebile. "Non ho bisogno di avere un controllo di 24 ore, hyung, presto tornerò in università."
Yoongi sospirò. "Jimin, hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a stare meglio, lo capisci questo, vero?"
Il rosa utilizzò un tono più serio. "Yoongi, davvero, non ti preoccupare. Starò meglio. L'ho detto anche a Hoseok..."
"Beh, questa sera avrai compagnia. Ma se hai bisogno, per favore, chiama o scrivi a me o ad Hobi. Non si scherza con queste cose, okay? Anche se ti serve qualcosa apparentemente banale tu chiama. Di notte contatta me, è più probabile che io sia sveglio e Hoseok sia già nel mondo dei sogni."
Jimin annuì.
Parlò un po' con Yoongi di vari temi, sapeva che l'intento dell'amico era distrarlo da quanto era accaduto nei giorni precedenti, sia lui che il rosso volevano semplicemente farlo star meglio, come potevano.
"Hyung, come sta Jungkook?"
Yoongi impallidì. "T-ti importa ancora di lui?!"
Jimin annuì, affranto. "Purtroppo sì. Non riesco a togliermi dalla testa l'immagine... di lui che si allontanava da me quel giorno." spiegò.
Vide il turchino mordersi il labbro. "Beh, viene in università ogni mattina, non parla mai con noi tranne in caso di estremo bisogno. Vive con il suo amico Seokjin-hyung, a casa sua nessuno sa niente, ha detto di essere stato invitato dallo stesso Seokjin a stare da lui per un po' di giorni ed i suoi genitori si sono fidati, conoscendo molto bene quello hyung. Non ci rivolge quasi più la parola, sembra un ragazzo totalmente diverso. Ma... Jimin, non ti deve importare. Lui ti sta facendo stare male, tu non devi fregartene di lui, mi hai capito?"
Il rosa annuì, in silenzio.
"Hai mangiato qualcosa?" chiese poi il più grande, ricevendo la stessa risposta che aveva dato ad Hoseok con spiegazione annessa.
"Te lo ripeto: ti serve assolutamente un aiuto esterno, pensavamo tutti che stessi finalmente meglio, ma tutto quello che è successo con Jungkook ti ha fatto ricadere in questa trappola, non è così?"
Jimin annuì.
"Oh Jimin... mi stupisco di come tu non sia ancora finito in ospedale. Io ed Hoseok ti vogliamo bene..." era raro vedere Yoongi cercare di non piangere, davvero molto raro. "Per favore, cerca di riprenderti." lo incoraggiò il ragazzo dai capelli turchini, poi si alzò e lo prese per le spalle, costringendolo a guardarlo. "Jimin, sei un uomo. Sei cresciuto, so che puoi riuscire a superare tutto questo. Ormai ti stai riducendo a fare da camera tua al bagno ma tu non meriti di avere questa vita, lo capisci? Devo darti da mangiare personalmente mentre il mio cavallino ti tiene fermo per non farti scappare?"
Il rosa si buttò tra le braccia dello hyung, piangendo.
"H-hyung io... io..."
Min Yoongi era come un fratello in quel momento, lui ed Hoseok erano le sole persone capaci di calmarlo almeno un po', a parte sua nonna.
"Promettimi che mangerai qualcosa, fatina, okay?"
"Te lo giuro, ci proverò." annuì Jimin.
"Prometti anche che cercherai di non vomitarlo subito dopo, mh? Sei davvero troppo magro, Jimin..."
Il ragazzo dai capelli turchini lo strinse forte a sè.
"Scusami, Yoongi-hyung. Cercherò di fare come hai detto tu. Ora vai, immagino che tu ed Hoseok abbiate affari in sospeso."
Yoongi arrossì. "M-ma cosa dici..." Jimin si lasciò scappare una risatina, per poi mettersi sotto le coperte, provando a dormire.
"Ci sentiamo, fatina."
"A presto, hyung."
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𝐏𝐥𝐞𝐚𝐬𝐞, 𝐬𝐭𝐚𝐲 𝐟𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 ✔
Fanfiction[Completata] 𝐃𝐮𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐨𝐧𝐳𝐞, 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭à...